Dopo il GP del Belgio, Charles Leclerc si aggiudica anche quello d’Italia, apponendo il suo nome nell’albo d’oro di Monza e dei... tifosi, alla prima partecipazione con la Rossa. Ed entrando così di diritto nella storia della F.1 e dell’autodromo brianzolo. In passato, al primo tentativo in Ferrari, c'erano riusciti solo Clay Regazzoni (1970), Jody Scheckter (1979), Michael Schumacher (1996) e Fernando Alonso (2010), con l’ultimo che ha trionfato con la Rossa prima di Leclerc. E così il piccolo principe Charles è diventato già re d’Italia, ha parlato dal podio al suo popolo vestito di rosso, quella marea umana piena di passione che, per fortuna, deteniamo in esclusiva. L’asso monegasco colpisce per la sua determinazione, a partire dalla “furbata”, realizzata insieme ai colleghi nelle qualifiche del sabato, con cui ha neutralizzato l’ultimo tentativo di migliorare i tempi in Q3 (spettacolo che a molti non è piaciuto), durissimo nel contenere in gara nientemeno che sua maestà Lewis Hamilton, bravissimo nel saper gestire da solo una situazione da doppio stress Mercedes che forse nessuno, alla sua età e su una Ferrari, avrebbe saputo chiudere allo stesso modo. Nell’Olimpo dell’odierna F.1 è entrato anche lui. Certo, Leclerc è Leclerc, è non è uguale a nessun altro, però nel suo modo di correre abbiamo intravisto alcune doti appartenute ad altri, precoci grandi campioni del passato A voi ricorda qualcuno?