
Adesso che è iniziato il conto alla rovescia verso il 2035 ci dobbiamo preparare a differenti parametri per misurare le prestazioni. Il caro vecchio 0-100 che spesso lasciava a bocca aperta andrà in pensione (le elettriche accelerano spaventosamente) e tutto si misurerà in percorrenza chilometrica effettiva.
Inutile girarci troppo attorno, e senza entrare qui su tutte le opinioni pro e contro le auto elettriche, l’argomento che tiene sempre banco alla presentazione di una nuova vettura alla spina è quanta strada sarà in grado realisticamente di percorrere con un pieno di corrente.
L’accelerazione o la ripresa che sono stati per un secolo quelle informazioni che facevano dire oh! agli appassionati, compresi quelli che dalla loro auto si aspettavano ben altre caratteristiche, sorprenderanno sempre meno. Le vetture elettriche demoliscono tutti i termini di raffronto perché rispetto alle loro omologhe a benzina sono sempre più performanti, in quanto alle hypercar ormai stare sotto la barriera dei 2 secondi è diventata una regola che semmai si scontra soltanto con i limiti fisici delle gomme che devono scaricare a terra tutta la potenza quasi istantanea.

Quindi i nostalgici delle discussioni da bar dovranno ripiegare, volenti e soprattutto nolenti, sulla percorrenza dichiarata e su quella reale delle vetture nuove che si presentano sul mercato. Li leggete gli avvisi pubblicitari? 400 chilometri di autonomia, anzi no 500, ma la mia ne fa 600…
E da qui al temutissimo 2035 (anche se magari non sarà poi così, ma qui si entra in un discorso più vasto) i nuovi termini di discussione diventeranno le distanze possibili con una carica al cento per cento. Siete pronti alle dispute, vi state preparando? Che vi piaccia o no, in campo automobilistico terra-terra, ormai si parlerà sempre di questo e soltanto di questo.
COMMENTI(13)
Concordo del tutto con Cavicchi. Le auto elettriche diventeranno interessanti quando:
- costeranno come un turbodiesel
- si ricaricheranno in un quarto d’ora con colonnine disponibili ovunque (come i distributori dì benzina)
- percorreranno almeno 1000 km.
Prima d’allora tenetevele.
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+ Inserisci un commentoConcordo del tutto con Cavicchi. Le auto elettriche diventeranno interessanti quando:
- costeranno come un turbodiesel
- si ricaricheranno in un quarto d’ora con colonnine disponibili ovunque (come i distributori dì benzina)
- percorreranno almeno 1000 km.
Prima d’allora tenetevele.
Caro Direttore, cari amici,
Credo che o 0-100 non si misuri più nelle auto elettriche perché non ha senso misurarlo.
La differenza tra una moderna full electric da 35/50 K Euro e una hypercar non si misura più in secondi e frazioni, ma solo in frazioni e penso che noi comuni mortali non siamo in grado di percepire questa sottile differenza.
La spinta che dà il motore elettrico e l’effetto “incollato al sedile” la si può provare su qualsiasi auto elettrica anche senza spendere tutta l’eredità della nonna con il conseguente appiattimento delle sensazioni. Quindi perché misurarle?
Sussiste poi un problema di marketing che deve essere efficace al fine di infinocchiare i tordi che, appassionandosi alle auto elettriche attuali sospinti da non si sa quale frenesia di “green what ever it takes”, si accingono a comprare auto tecnologicamente delicate, acerbe nello sviluppo potenziale e contemporaneamente vecchie in proiezione di un futuro prossimo e della vita media di un’auto.
Come possono gli esperti di comunicazione solleticare gli appetiti dei potenziali acquirenti fanatici green puntando sulla prestazione dell’auto se quella stessa prestazione è corrosa irrimediabilmente dal limite stesso insito nella tecnologia full electric e cioè la famigerata batteria? Più spingo e più consumo e più vado in ansia perché mi creo il problema (o meglio lo disvelo e me ne rendo conto toccandolo con mano) dell’autonomia limitata e della possibilità di ricarica.
Quindi hanno semplicemente buttato nel cesso oltre cent’anni di storia dell’automobile e del mondo delle prestazioni motoristiche sostituendolo bellamente con quanto c’è di antitetico nel mondo elettrico: l’autonomia!!!
Il messaggio subliminale è molto chiaro: elettrico è bello, elettrico è green, ma devi andare piano e no puoi sgasare al semaforo o fare sorpassi a tavoletta.
Purtroppo credo che l’aggressione militare ora in corso in Europa con le conseguenze energetiche che da ciò stanno derivando ci porteranno anche ad un’accelerazione della transizione alla propulsione elettrica (che negli ultimi 6/12 meso aveva fortemente rallentato e generato dubbi a tutti i livelli) per carenza di carburante a seguito del possibile embargo dei prodotti petroliferi Russi che verrà probabilmente messo in atto nel prossimo futuro, gasolio per autotrazione compreso.
Ahimé!
Un caro saluto a tutti
Dario G.
Hai ragione al riguardo del fatto che l'avvento delle full electric annulli i progressi fatti in 150 anni nei motori a combustione. Il problema delle elettriche non per nulla il motore (molto più semplice ed economico da produrre) ma le batterie con il loro peso, la capacità di immagazzinare energia, i tempi di ricarica. Le full electric (ma anche le plug-in) fra 3/4 anni potranno ricevere batterie di nuova generazione e, si spera, molto meno costose. Ti ricordo che solo 5/7 anni fa tanti piccole apparecchiature elettriche avevano le pile "stilo", le stesse oggi hanno le pile "a bottone" per cui sono fiducioso in un'evoluzione ancora più veloce soprattutto oggi che vi sono grandi compagnie petrolifere le quali fanno parte integrante di gruppi per lo sviluppo e la produzione di batterie. Basti vedere la ACC in cui oltre a Stellantis e Mercedes-Benz c'è un colosso del petrolio come Total. Ma il problema poi sarà dove reperire le materie prime, le terre rare per produrle perché saremo anche "dipendenti" da Cina o comunque dall'Oriente. Con il petrolio ci sono state guerre ora chissà per tali materiali di cui nessuno viene estratto in Europa. E la crisi dei semiconduttori (di cui "patiscono" in modo ancora più elevato proprio le full electric) sarà ancora peggio nel 2022 visto che il gas neon fondamentale per la loro produzione viene prodotto dell'Ucraina.... si parla del 45% /54% delle forniture mondiali!
Speriamo in una fine quanto più veloce possibile di questo inutile massacro.
non ne sarei così sicuro. Stiamo tornando al carbone per produrre energia ed inoltre molti materiali per produrre auto saranno meno reperibili. Quindi nel mucchio di "meno auto prodotte" ed "energia scarsa" (da produrre con il carbone) penso l'elettrico verrà rinviato.
Mi spaventa il problema alimentare.... ma questo è un capitolo che trascende dal blog.
Che senso ha oggi basarsi su uno 0-100? Le Case lo dichiarano come unico dato sulle prestazioni dell'auto, velocità massima a parte. "In pratica" dove serve? Ai semafori può essere un dato per "uno scatto" migliore rispetto ad un'altra auto ma massimo che puoi arrivare, sono i 50 se non i 30. Al casello? Ma un'auto che ha 10.000 funzioni (tanto che per poterle "studiare" ci sono manuali di centinaia di pagine e di conseguenza si è arrivati ad enormi touchscreen per poterli utilizzare), può essere che non abbia ancora il Telepass? Allora perché le Case non dichiarano un 70/100 che è un valore "che serve" nella realtà? Con le full electric, ma anche plug-in, ripresa e accelezioni sono più alte a parità di potenza (e una coppia quasi istantanea) e, di conseguenza, il loro problema non sono loro ma è quello di fare un viaggio (di breve raggio) tipo quello mio di stamattina 350km tra andata e ritorno "senza essere costretto" a cercare un colonnina elettrica per, rispettivamente, "tornare" a casa o consumare di meno.
Personalmente, al contrario della maggior parte (o la quasi totalità) degli assidui frequentatori di questo blog, per la mia auto ho cercato prima di tutto il confort di tutti gli occupati mentre il piacere di guida, le prestazioni le ho messe in secondo piano soprattutto se queste vanno ad inficiare nel trascorrere al meglio i chilometri. Oggi si sta prendendo molto più di prima in considerazione "la vita a bordo" perché questo è "il valore" di un'auto; uscire dall'auto dopo 4/500km bene, non stanchi e con la schiena "a posto", per me non ha valore. Parlo di auto che possono permettersi il ceto medio, quello che oggi ha non poche difficoltà a porter acquistare un'auto nuova, soprattutto se full electric.
Appunto, con l'avvento delle full electric, purtroppo, diventa primario vedere quanti chilometri possa fare realmente l'auto, i suoi consumi i quali, però, sono molto "dipendenti" da fattori come il riscaldamento/clima acceso/spento, salita o discesa, clima esterno (si arriva a percorrere anche oltre il 30% in meno). Spero che ci sia un'evoluzione veloce sulle batterie perché oggi, nel 2022, è inconcepibile che io devo essere soggetto alla mia auto. Possibile che mi devo creare il problema per solo 350km tra un'andata e ritorno? L'auto è libertà e le full electric non lo sono (ancora).
Molto probabilmente ci sarà la stessa obsolescenza precoce come avviene da anni con TV e smartphone. Una full electric di oggi, tra 3/4 anni sarà già vecchia con meno autonomia, maggiore tempo di ricarica, maggiore consumo, maggiore peso e con altri 4 anni "di vita" perché dopo 8 anni, a scadenza garanzia sulle batterie, il loro valore cadrà a picco.
Ma poi, tutta 'sta corrente con cosa si produrrà, le accise (che "solo momentaneamente" hanno tagliato), chi le pagherà?
Lasciateci "scegliere" ancora per un bel pò, grazie!
Gentile Direttore, confesso che da molto tempo guardavo solo a titolo di pura curiosità dati come il tempo 0-100 o quello sul km da fermo, così come la velocità massima, dati ormai privi di significato pratico. Oggi una Golf GTI, ma anche semplicemente anche una Polo GTI, così come tanti altri modelli simili, hanno prestazioni equivalenti a quelle di una Ferrari od una Maserati degli anni '60, allora al top. Ma nelle attuali condizioni di limiti di velocità e traffico, ben diverse da allora (e dovrei aggiungere le condizioni precarie di tante strade), queste prestazioni hanno perso da tempo significato ed utilità, malgrado le auto moderne abbiano dotazioni di sicurezza attiva e passiva un tempo inimmaginabili. Di conseguenza, egualmente di scarsissima utilità sono le indicazioni circa valori di potenza bulimici, e che p ri BEV sono ulteriormente inutili e fuorvianti perchè si riferiscono alla potenza, se non erro, di picco, e quindi, in pratica, utilizzabile solo per chi desidera fare un abbonamento dal gommista. Giustissima a la sua osservazione sull'autonomia, cui però va, a mio avviso, associata quella sui consumi, che dovrebbe valere per ogni tipo di trazione: elettrica, benzina, diesel. L'energia, di qualunque tipo, diventerà sempre più costosa, temo, e, dati per scontati ormai certi livelli di prestazioni anche in semplici utilitarie, la differenza e le discussioni saranno su quanto costerà ottenerle
Guardavo lo 0-100 (e la velocità massima o la ripresa) quando aveva un senso. Nell’epoca in cui una Duster o un arnese equivalente possono sfrecciare in corsia di sorpasso al pari di un’Alfa o di un’Audi o di una BMW meglio lasciar perdere. L’autonomia di un’elettrica però mi interessa ancora di meno: è un dato del tutto teorico, cioè non oggettivabile come lo 0-100, perché soggetto alle infinite variabili note agli appassionati, foriere di conseguenze talora ridicole nell’uso pratico.
Letto l’articolo sui consumi delle full hybrid penso che la partita migliore la stiano giocando i marchi che, senza trascurare l’elettrico, continuano ad investire su soluzioni tecniche più solide, in particolare le giapponesi e, mi pare, BMW : lì l’autonomia si misura, non si ipotizza con inaccettabile approssimazione.
Il progresso è inarrestabile, ma come dice l' amico Lucio che tristezza! L' unica considerazione che mi vien da fare è che si è gettata la croce addosso al motore termico perchè è facile, quando i bambini di certe zone continuano ad ammalarsi di tumore a causa di quel barbari che sotterrano i rifiuti. Poi tutta sta corrente come la produciamo? Con i generatori diesel ?
A me, questa "evoluzione" del mondo auto mette solo tanta tristezza.
Non mi viene altro da aggiungere.
Concordo poi nel 2035 avremo veramente stop ai motori termici?Si ventila ipotesi di razionare energia elettrica e anche gas e chissà nel 2035.
Giusto che si parla dello 0 a 100, non ho mai capito bene le pagelle di quattroruote. Esempio, accelerazione da 0 a 100 alfa 75 1.6 ie 10,9 s 3 stelle discreto, accelerazione da 0 a 100 alfa 156 1.6 16v 10,9 s 4 stelle buono. Ma non è lo stesso tempo? Perché avete valutato in modo diverso se erano vetture dello stesso segmento? Con che criteri valutate? Curiosità!
In realtà, almeno per quel che mi riguarda, lo 0-100 è parametro poco indicativo da diversi anni, e mi riferisco alle supercar a benzina. Le elettriche non le considero, è roba che non ha senso (vedasi la Pininfarina da 2000 cv) sia per eccesso di cavalleria, sia per ansia da autonomia, peso e assenza di trasmissione (manuale). Con tutta l'elettronica vista negli ultimi anni, abbinata a maxi potenze, lo 0-100 è divenuto irrilevante. 2,9 secondi, 3,1 secondi, 2,85...i limiti sono più o meno quelli, usando il launch e avendo il fegato di tenere giù tutto, potendo. Bravura del pilota? Poca roba, niente frizione, niente cambiata (anche perché a certi livelli i 100 li fai in prima). E' stato più interessante, di conseguenza, vedere i risultati sui 400 metri e sul km. Quando ero giovinetto, le cose erano bene diverse. Ricordo bene i 4,56 della F40, peraltro non facili da ottenere (ma ai tempi era già più impressionante il km in 20'98'' con uscita a 263,6, per anni inavvicinabile. Neanche dalla F50), quando le migliori stavano un po' sotto i 6'. Ma erano risultati che, per quanto notevoli e frutto anche di bravura del pilota, rimanevano nell'ottica della fattibilità, e anche della sopportabilità fisica. Ho parecchi dubbi sul fatto che un guidatore normale riesca a reggere accelerazioni attorno ai 3 secondi sul breve. Così come un pilota di normali capacità riesca, aiutato dal launch, a bissare il notevole 3,6 della 911R manuale, mio riferimento assoluto dei tempi contemporanei: ma siamo su performance abbondantemente in grado di soddisfare e spaventare chiunque, direi.
Aggiungo, ma mi era già capitato di scriverne, qui, il livellamento prestazionale di molte auto, ben più elevato di una volta. Ora con una vettura C da 130 cv o poco più, come la Tipo o la Ceed, parlo di diesel, gli 0-100 si assestano sotto i 9,5 secondi. E', più o meno, il tempo ottenuto dall'ultima Alfetta due litri provata nel 1983 da Quattroruote. Ai tempi, buona, anche se inferiore alle versioni precedenti. E chissà quanti discorsi tra patiti di Alfa e BMW, riguardo le prestazioni della 75 e della 320, entrambe ben sotto i 9 secondi a giocarsi il primato. Ma quante, ora, fanno meglio senza essere oggetto di desiderio come le berline citate? Tante. Anche suv. Anzi, sono questi ultimi a farla da padrona, e poco conta se penalizzati (prestazionalmente parlando) rispetto alle berline. E' cambiato tutto da diverso tempo. E' rimasto, per qualcuno, ancora il gusto di guidare, in certi frangenti e lungo alcune strade piacevoli: e, in quel caso, il cronometro passa in secondo piano.