Le nuove normative europee sulla sicurezza impongono nel giro dei prossimi tre o quattro anni sistemi sofisticati su ogni vettura nuova. Il risultato è che, dando per scontato che con la sicurezza non si può scherzare, le auto nuove costeranno sempre di più. Soprattutto, va da sé, le utilitarie.

Saranno ben 18 i nuovi sistemi che diventeranno obbligatori, a partire dal monitoraggio degli angoli ciechi con le luci di avviso sugli specchietti laterali per arrivare al rilevamento della sonnolenza del guidatore. Troppi morti sulle strade e troppi feriti, per questo l’Unione Europea impone il massimo sforzo per ridurne il numero valutando che al centro di tutto resta sempre l’essere umano con i suoi errori e la sua distrazione. Pertanto tutto quello che può venire in aiuto deve essere adottato nel senso più stretto del termine, quindi imposto. Poco importa se ogni aggiunta farà lievitare il costo della vettura.

Quattroruote per molti anni si è battuta perché il montaggio dell’ESP diventasse obbligatorio per legge, un intervallo che è stato incredibilmente lungo e dove capitava che la quasi totalità dei clienti in concessionaria era disposta a un sovrapprezzo per la vernice metallizzata ma era restia a spendere il controllo della stabilità pur sapendo che poteva salvare la vita di quelli a bordo.

Il problema è che per ogni costruttore qualsiasi aggiunta per la sicurezza può costare da un minimo di 100 Euro a un massimo che può spaventare. Il riferimento per esempio è al controllo della velocità con i collegati sistemi di frenata automatica che per poter funzionare avrà bisogno di un navigatore satellitare e delle indispensabili telecamere. Però anche questo sta diventando obbligatorio gravando soprattutto sulle vetture di livello base, le entry level che vanno per la maggiore fuori dai nostri confini, per non parlare delle utilitarie che riuscivano (almeno un tempo) a costare poco giocando sulla loro frugalità.

Chi ne sa, attribuisce a questa difficoltà di mettere in strada vetture aggiornate al livello più alto della sicurezza, e i costi per soddisfare le normative Euro 7 con conseguenti listini che esploderanno, l’addio dai mercati della pur amatissima Ford Fiesta che uscirà per sempre di produzione. Questa vettura, che può vantare il più grande livello di affezione da parte dei clienti visto che oltre il 70% dei compratori avevano già posseduto un modello Fiesta precedente, vantava tra i suoi punti forti un listino accessibile. Negli anni a venire però non sarebbe stato più possibile e troppi fedelissimi l’avrebbero giudicato un tradimento.

Quanti costruttori si allineeranno? Se è vero com’è vero che ormai sulle vetture dei due segmenti più piccoli i margini sono sempre sotto i 1000 Euro, con le nuove norme si dovrà salire di tanto per mantenere gli stessi risicati utili, col risultato che sempre più costruttori scapperanno preferendo auto più grandi e più redditizie lasciando campo libero a chi può produrre con costi molto inferiori.

Vi vengono in mente i cinesi?