
Le rivendite di auto sono molto cambiate negli ultimi anni, con spese esagerate per adeguarsi alle pretese estetiche dei vari costruttori di auto, ma non sempre sono andate nella direzione auspicata dai clienti. Voi come le vorreste, che cosa vi aspettate che vi debbano offrire?
In nessun Paese come in Italia le concessionarie offrono una gamma così completa di prodotti in esposizione, sul piano estetico la cura dei particolari è a un livello altissimo e il ricambio generazionale dei venditori propone addetti sempre più preparati pur con il limite, ovvio, che sono lì per firmare dei contratti e non per perdere tempo.
Eppure, molto più che una volta, il potenziale cliente si lamenta perché vorrebbe di più anche se spesso non sa bene che cosa intendere con quel più. Di sicuro oggi chi entra per concludere l’acquisto top dell’anno (a meno che non abbia comprato casa, aereo o una barca di dimensioni generose) vorrebbe confrontarsi con un addetto che ne sa più di lui, ma ormai molti arrivano preparatissimi e con idee molto precise su costi, optional, colore, motorizzazioni e quant’altro; soluzioni o scelte che spesso cozzano con quello che la rete di vendita può proporre in tempi brevi, mentre i casa ci sono in giacenza vetture che bisogna piazzare così come sono, altrimenti marciscono nei piazzali.
Non meravigliatevi che succeda con le automobili, perché è esattamente quello che fanno i ristoratori con il vino, i negozianti con i capi d’abbigliamento, i fiorai con le piante e comunque tutti quelli che hanno prodotti con la data di scadenza.
Però l’auto costa di più e si è giustamente più esigenti. I colleghi di Quattroruote Professional inquadrano questo momento con l’etichetta “phygital”, sottintendendo che oramai l’acquisto si divide tra l’ingresso fisico in concessionaria e lo studio attento e compiuto sul web.

Questo significa che si andrà verso l’acquisto in rete? Ogni tanto qualcuno ci prova ma i problemi che si sommano sono complessi, il primo di tutti è la valutazione dell’usato da dare indietro. Poi c’è la voglia di molti di effettuare prima un test di guida che è un processo fisico, mai sostituibile con un filmato per quanto spettacolare e interattivo. Così la sensazione è che si vada sempre più nella direzione di un compromesso tra le due cose, con la concessionaria, ancor più che il costruttore, a gestire il tutto anche perché il web non consentirà mai la trattativa diretta per quello che riguarda lo sconto che, a parere di chi scrive, rimane il peccato più grande delle compravendite attuali.
Perché se un tempo ormai lontano, almeno mezzo secolo fa, il prezzo era quello e si poteva trattare semmai sui tappetini in regalo, oppure sul triangolo e altre amenità del genere, adesso uno deve lottare a lungo, girare più concessionarie anche fuori zona, per arrivare ad un prezzo finale tiratissimo che non sarà mai il meglio, perché resterà sempre il dubbio che magari, nelle città vicina o anche fuori regione si sarebbe potuto strappare un 2% in più.

L’ideale sarebbe prezzo fisso e nessuno è fesso. Purtroppo, però, non è così. E allora vai con le luci bianchissime, con i pavimenti lucidissimi, con le poltroncine per l’attesa comodissime e con i venditori elegantissimi preparati soprattutto a trattare gli scontissimi.
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Premessa doverosa: io in una concessionaria non entrero' mai piu' per acquistare una vettura nuova. Ormai il periodo degli sprechi è finito, e ci sono tante di quelle vetture praticamente nuove che costano almeno un terzo in meno di una nuova... quindi perchè buttare i soldi? E anche per l'ultimo modello... basta aspettare qualche mese ed ecco le aziendali. Pero' posso fare un discorso piu' generale che coinvolge un po' tutti i settori commerciali. Dal momento che le caratteristiche tecniche o costi sono effettivamente note a quasi tutti, il venditore dovrebbe in realtà essere un consulente. Ovvero una persona in grado di consigliarcisulla base di quelle che sono le nostre esigenze. Come succede quando si acquista una casa, quando si va in un negozio di abbigliamento e una persona ci porta i vari vestiti e suggerisce gli abbinamenti. Insomma, un "personal shopper" che anche in campo automobilistico puo' avere il suo senso.
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+ Inserisci un commentoPremessa doverosa: io in una concessionaria non entrero' mai piu' per acquistare una vettura nuova. Ormai il periodo degli sprechi è finito, e ci sono tante di quelle vetture praticamente nuove che costano almeno un terzo in meno di una nuova... quindi perchè buttare i soldi? E anche per l'ultimo modello... basta aspettare qualche mese ed ecco le aziendali. Pero' posso fare un discorso piu' generale che coinvolge un po' tutti i settori commerciali. Dal momento che le caratteristiche tecniche o costi sono effettivamente note a quasi tutti, il venditore dovrebbe in realtà essere un consulente. Ovvero una persona in grado di consigliarcisulla base di quelle che sono le nostre esigenze. Come succede quando si acquista una casa, quando si va in un negozio di abbigliamento e una persona ci porta i vari vestiti e suggerisce gli abbinamenti. Insomma, un "personal shopper" che anche in campo automobilistico puo' avere il suo senso.
@adriano. Eh si', non hai tutti i torti. So solo che quando ero in Italia mi sono progressivamente disamorato dei concessionari. Soprattutto quando poi al momento del prezzo saltavano fuori magicamente (dopo lo sconto "eccezionale" .. secondo loro) il pacchetto messa in strada. Ad esempio quando ero andato a vedere una Countryman (all'epoca run-out visto che già c'era la nuova serie della Mini clubman compresa). Lo sconto (16%) veniva fatto solo dietro permuta (e per la 500 che avrei dato la quotazione era piu' bassa di 1500 euro rispetto a quanto offerto dalla Fiat). Ma dopo lo sconto ecco apparire 1600 euro di pacchetto messa in strada, il che portava lo sconto reale attorno al 10%. Per una run-out, ovvero quelle auto che per me dovrebbero essere scontate almeno del 30% (vabbè, per una Mini anche 20% va bene). Il tutto ovviamente senza un briciolo di spiegazione sugli accessori presenti, su alternative... nulla di nulla. Le dovevano sbolognare. Direi che l'ultima volta che mi è capitato un venditore "consulente" come si deve è stato nel 2007 quando ho preso la 320d coupè. Mi ha dato consigli anche sull'abbinamento dei colori interni/esterni ed era preparatissimo oltre che simpatico. Sic transit gloria mundi
@Lucio. Si' beh, pero' anche in questo caso si è trattato di prendere un modello che poteva essere venduto con quella formula. Ottima formula peraltro, ma a patto di volere una RCZ. Probabilmente se tu avessi voluto una TT una formula simile te la saresti scordata... :-)
ho sempre sperato di trovare dei consulenti nelle concessionarie che capissero le tue esigenze e ti consigliassero ma il mondo (non solo dell'auto) commerciale è invece sempre più popolato di persone dallo scarso baglio culturale e a cui interessa + piazzare (o sbolognare) per ragioni economiche personali senza spesso avere un know how diciamo almeno medio del prodotto che vendono. Per loro l'importante è fatturare anche a costo di tirare un "pacco" al cliente (perdendolo poi). La sensazione avuta andando nei concessionari è sempre stata di aver di fronte una persona + arrogante che comprensiva. Altra cosa che odio è il prezzo finale: girando x acquistare la mia Golf TGI un concessionario mi ha richiamato e si è lamentato xche non ero tornato da lui dato che a sua detta il prezzo era ancora trattabile ......... (cazzarola fate i prezzi chiari da subito perchè neanche al mercato del pesce vedi ste robe !!) Quindi per me se non spariscono devono essere almeno rivoluzionate
od hai fortuna come è capitato a me con la RCZ. Configurata, scelta, attesa... e pagata come km.0.
e anche le Km0 a volte nemmeno convengono, visto che ne trovi di un anno di vita e con massimo 15000 km anche al 40% meno del prezzo di vendita... comunque sia km0 che usate rendono la nostra "scelta" molto piu' vincolata, dal momento che non è possibile configurare una vettura secondo i nostri gusti. Nè come motore nè come allestimento nè come optional. Si sceglie tra quello che c'è...
del resto il 30% del prezzo sono tasse... quindi robaccia che svanisce al momento che si gira la chiave.
Forse è su questo che dovrebbero pensare i governanti. Infatti anche per me è inammissibile acquistare una vettura nuova se non scontata di almeno 22% (l'IVA). Quindi alla fine km0.
Pensando a cosa è diventata l' automobile oggi vorrei esistessero max 1 mega concessionario ( Village) per provincia, col quale si possa fare anche tutto on line; se lo si desidera, organizzare un appuntamento al proprio domicilio per provare la vettura; tutte le strutture attuali convertite all' assistenza che deve essere capillare.
Ho acquistato un auto a settembre.Ho visitato diverse concessionarie Mazda e Renault e alla fine ho scelto quella che mi piaceva di più(motore,allestimento, colore),in pronta consegna.Ho trovato molta impreparazione nei venditori,se non ti studi prima tutto rischi di farti fregare.
Tre recenti esperienze: in un concessionario Suzuki dove ho trovato un venditore molto preparato sia nell’illustrare le caratteristiche tecniche che gli allestimenti, uno della Fiat di Novara così triste e laconico da indurmi al congedo dopo 5’ e poi quello di fiducia dal quale, dopo 10 anni la Giulietta, ho acquistato la nuova Panda ibrida grazie al rapporto di fiducia mantenutosi nel tempo. È ovvio, si trova di tutto, ma l’acquisto in concessionaria risulta per me un piacere cui non intenderei rinunciare. L’impressione è che il livello di preparazione medio dei venditori sia finalmente più curato rispetto a qualche anno fa; quanto più lo sarà, tanto più lunga sarà la vita delle concessionarie: il rapporto diretto con le persone e l’ “oggetto” è insostituibile ed il legame fra rete di vendita e casa produttrice offre a mio parere garanzie e maggiore tranquillità rispetto ad altre soluzioni (online non acquisterei nemmeno una bicicletta...).
nei forum di biciclette spesso il negoziante viene chiamato "si vende". Questo perchè anche li capita che passione e conoscenza ve ne sia poca ma tanta voglia di venderti il prodotto più costoso o da sbolognare. :P
Io che mi rivolgo all'usato, vorrei che nelle concessionarie fossero esposti per ogni auto prezzo e caratteristica, senza dover chiedere troppe volte all'addetto. Non sempre succede.
Vorrei parlarvi della mia esperienza con una concessionaria in Austria a gestione molto familiare. Concessionaria Fiat che, va beh, nel logo aveva la bandiera italiana girata (tanto in pochi sanno che il verde va a sinistra).
Vado a chiedere un preventivo per una Tipo ed il proprietario mi da le chiavi di una Tipo e mi dice che nel frattempo potevo andare a provare la macchina, purtroppo in quel momento era occupato. Io ero un po’ sorpreso, ma lui ha aggiunto che sapeva che ero “l’italiano che è venuto ad abitare nel paese vicino”. Sapeva dove lavoravo ma non cosa facevo (la rete informativa era da migliorare).
Al ritorno parliamo un po’ della macchina e poi mi da un foglio e mi dice che quelli sono i prezzi per le versioni e per gli accessori. Potevo calcolarmi il costo, applicare X di sconto e così avevo il prezzo. Cioè, il preventivo me lo sono fatto io a casa.
Quando ero tornato, mi ha detto che non poteva vendermi la macchina perché il tipo di residenza con cui mi ero registrato non mi permetteva di targare la macchina in Austria.
In Italia, il venditore, dopo una sceneggiata del tipo “sto togliendo il pane ai bambini per farti un prezzaccio” mi presenta un preventivo 50 (cinquanta) euro più basso di quello austriaco. Notare che non avevo detto niente che avevo cercato di comprarla in Austria e quindi non aveva nessun prezzo di riferimento. Il preventivo ottenuto era completo di tutto.
Per i tagliandi e per le altre cose ho continuato ad andare dall’austriaco, e mi sono sempre trovato benissimo.
A me non piacciono i venditori che non sono preparati o che sono aggressivi/teatrali con il cliente, ma questo aveva un’aria così familiare. E sicuramente conosceva bene il prodotto, essendo meccanico. Non me la sento proprio di valutarlo negativamente.
chiuse.
Quando ho comprato le ultime auto ho dovuto chinarmi a questa pressi di dover essere accolto da un agente intermediario non richiesto, utile solo a farmi perdere un'ora come allo sportello postale per ordinare quello che ho già ben in mente. Nessun valore aggiunto, solo un pizzo da pagare in termini di tempo e denaro. Come fai una domanda su un'informazione non scritta sul sito della casa solo scene mute o ostentata sicurezza a dire una falsità.
Inutili.
A proposito di prezzi, abolirei il costo di messa su strada.
Oggi è molto difficile che in concessionaria sia presente l’auto che desideri da farti provare ,sopratutto bifuel ma ultimamente anche le disel non ci sono più . Il personale ti accoglie con un sorrisone ed è pronto a stamparti il preventivo ma ,se poni qualche domanda in più ,mostri qualche riserva o semplicemente vuoi uno sconto, quel sorrisone si spegne ed incominci a dare fastidio.E se poi non accetti il finanziamento da loro proposto le cose peggiorano.
Vorrei le concessionarie come sino agli anni '80:un grande negozio con vetrine per vedere le vetture oggi:effetti speciali dove la vettura è un accessorio.D'altra parte oggi quasi tutti scielgono una vettura per il brand che è di moda o perchè ha un infotaiment ultima versione e non si interessano se le sospensioni sono multilink o ponte torcente cose che invece guardo subito per fare una prima scrematura:ovviamente il modello mi deve piacere.
Concessionaria? E chi ci va più? Comprare un'auto nuova oggi è a dir poco anacronistico, per me. Si cercano le km0 o l'usato che interessa su internet e poi si chiama. Niente pellegrinaggi, niente "voglio il milledue - no guarda ho qui il millequattro che ti faccio lo sconto". Basta. L'altra grande categoria è il noleggio. Sinceramente non vorrei fare quel mestiere. E difatti i concessionari son spariti come le mosche, strozzati anche dai quantitativi imposti dalle case - ne ho viste di file di bisarche pronte ad inondare i pochi piazzali rimasti alla fine del lockdown primaverile!
concordo. Il problema nasce anche dal fatto che sul prezzo di una vettura, il 30% è costituito da tasse, quindi da un qualcosa che svanisce non appena viene girata la chiave.
Posso dare sfogo alla mia fantasia? Beh, lo farò.
Per me l'ideale sarebbe la vendita diretta dalle case. Le concessionarie, in numero minore probabilmente, mantenute e con gli addetti stipendiati direttamente dalle case automobilistiche. La loro funzione non sarà quella di contrattare un prezzo ma piuttosto quello di mostrarti le vetture, sapertele descrivere sia nella componente meccanica-dinamica che in quella dell'infotainment. in questi saloni vorrei poter trovare ogni motorizzazione e modello presente della casa per poterle provare. Non, quindi, auto da portare via direttamente (per quello ci sarebbe l'usato) ma solo per provarle.
L'eventuale acquisto avverrebbe tramite un loro responsabile che non dovrà contrattare ma solo illustrarmi gli optional (magari qua può esser bravo a convincermi ad acquistare cose in più).
A quel punto prezzi non negoziabili ma già più bassi perchè salta la rete di intermediazione. Del resto, come avevo introdotto, il salone è pagato e gestito direttamente dalla casa produttrice.
Ecco, questo per me sarebbe la vendita auto 2.0.
Rimarrebbe il discorso della gestione dell'usato. Li non riesco ad immaginare la possibilità di non spuntare un prezzo migliore in un posto piuttosto che un altro. Temo che rimarrebbe comunque una discriminante per scegliere dove e da chi acquistare la nuova vettura.
Come anche rimarrebbe il problema che per l'usato servirebbero venditori come adesso.
Peccato, ho corso con l'immaginazione ma mi sono scontrato contro la pratica.
Bisogna capire come farebbe la Casa a fare un prezzo più basso, dovendo comunque avere i costi della struttura fisica e i dipendenti!
Ps. Queste soluzioni sono sempre esistite, si chiamano filiali, non costano meno di una concessionaria indipendente ma di più
tutto cambia. in meglio? in peggio? non si sa e non importa: tutto cambia.
ritengo che gran parte delle concessionarie siano diventate luoghi un po' snob, si entra e ci si sente quasi a disagio, in una situazione di quasi inferiorità. nella migliore delle ipotesi si vede una macchina e si esce con un preventivo ed un biglietto da visita...
non sapremo come sarà il domani, di certo ci ricordiamo di come era ieri: un pò più "rustico" e amichevole, il sogno veniva coronato da un depliant con il quale i sogni proseguivano anche usciti dalla concessionaria......
e fermiamoci alle concessionarie: non iniziamo a ricordare cosa era il Salone di Torino e il Motor Show di Bologna....altri tempi....
Premesso che ho la patente dal 1972, vorrei sedi molto più sobrie delle attuali, spesso veramente assurde e di cui non comprendo assolutamente il significato (a volte ho avuto l'impressione che le direzioni commerciali fossero in combutta con i costruttori edili per fornire loro lavoro!) nonchè personale più disponibile, senza bisogno di attendere un'ora girando spaesati tra le auto a disposizione, e tecnicamente preparato