
Da sempre la F1 ha indicato il futuro all’industria automobilistica. E anche adesso c’è un progetto che potrebbe rivoluzionare gli scenari prossimi venturi: mantenere i motori endotermici ma muoverli con un propellente pulito a tutto vantaggio dell’ambiente. Ecco com'è il piano di Stefano Domenicali che potrebbe girare la storia.
L’idea è eccitante e piacerà molto ai detrattori dell’auto elettrica, quelli che nell’assenza del rumore, nel timore di una rete di ricarica non all’altezza delle aspettative in caso di grande diffusione dei veicoli alla spina, nei costi sempre troppo alti e nella paura dello smaltimento delle batterie, vedono di cattivo occhio il domani delle quattro ruote.
Dunque, dove vuole andare a parare la F1 nei prossimi anni? Questi sono i propositi della Commissione F1: al primo posto c’è la sostenibilità ambientale che dovrà dipendere da un carburante a inquinamento zero, inoltre i motori dovranno essere potenti, dovranno costare di meno e invitare così molti costruttori ad entrare in gioco.
La strada che si vuole battere è quella di un propulsore ibrido semplice (addio al turbo e alla MGU-H), un aspirato di 8 cilindri a V di tre litri e mezzo capace di 1000 cavalli di potenza come gli attuali. Un motore con lo stesso rombo di un tempo e la possibilità di girare a 18 mila giri per la gioia di quegli appassionati che si sono sentiti traditi negli ultimi anni. I costi sarebbero un quinto di oggi e questo invoglierà altre Case ad entrare. Ma la vera novità verrà dal combustibile che sarà l’idrogeno, la vera alternativa all’elettrico puro. La F1, quindi, potrebbe diventare il manifesto dell’automotive che difende quel propulsore endotermico che, altrimenti, sarebbe condannato a morte.

Perché la F1 potrebbe essere la chiave di una svolta epocale? Perché si sa che nelle competizioni i tempi di progetto e sviluppo si accorciano incredibilmente ed è quello che tutti i costruttori invidiano al Circus. L’uso dell’idrogeno approfitterebbe di una vetrina mondiale e aprirebbe una vera alternativa alla transizione in atto verso il full-electric che si rivela ogni giorno più complessa, costosa e difficile.
Con i motori tradizionali, ma comunque “puliti”, tirerebbero un sospiro di sollievo anche tutte quelle maestranze oggi a rischio di perdere il lavoro, sia nell’industria automobilistica che nell’indotto, mentre gli investimenti delle Case nella ricerca potrebbero orientarsi verso motori innovativi a basso costo.
La squadra di tecnici e addetti ai lavori comandata da Stefano Domenicali, il nuovo Bernie Ecclestone della F1, è al lavoro a testa bassa per affinare tutto, approfittando soprattutto del congelamento degli attuali motori. E si sa che niente viaggia veloce come nella massima Formula. Ricorderete, per stare in tempi recenti, la velocità con cui John Barnard affinò il rivoluzionario cambio elettrattuato con comandi al volante di cui tutti diffidavano e che invece oggi è presente su quasi tutte le auto, i progressi fatti sulla sicurezza, l’adozione del carbonio nelle scocche, i comandi senza fili, l’evoluzione esasperata dell’ibrido con consumi ridotti al minimo in rapporto alle prestazioni. La storia è lunga e felice: chissà che l’ultima intenzione non apra davvero orizzonti davvero rivoluzionari e amici dell’ambiente.
COMMENTI(94)
Capisco la pulsione di andare contro l'elettrico “puro” percepito come l’Armageddon dell’emozione motoristica, e quindi di raccogliere ogni notizia buona anche solo per esorcizzarlo, e capisco anche il piacere dell’urlo del pistone a 18000 giri (anche a me piaceva assai), ma quale sarebbe il vantaggio di un motore ENDOTERMICO a idrogeno? Il fatto che nessuno pensi nemmeno più lontanamente di provarci seriamente (dopo il fallimentare progetto sperimentale BMW Hydrogen 7) è perché semplicemente non si può andare contro i principi della termodinamica, e scalare una montagna di problematiche tecniche per ottenere il nulla più totale in termini concreti (ovvero efficienza ed ecologia, che sono due facce della stessa medaglia). Presumo che non si andrà oltre a qualche iniziativa più che altro pubblicitaria visto che superficialmente l’idrogeno è associato a una cosa green. Se l’obiettivo tecnico primario del motorista è l’efficienza, come insegna bene l’ottimo ing. Massai, e la F1 è il santuario dell’efficienza motoristica, allora lasciamo perdere, oppure teniamoci il benzina (possibilmente di sintesi e da fonte energetica rinnovabile), con o senza sistema ibrido sofisticato, che certo ha più senso se vogliamo essere ecologici e davvero è il sound che ci manca.
COMMENTI
+ Inserisci un commentoCapisco la pulsione di andare contro l'elettrico “puro” percepito come l’Armageddon dell’emozione motoristica, e quindi di raccogliere ogni notizia buona anche solo per esorcizzarlo, e capisco anche il piacere dell’urlo del pistone a 18000 giri (anche a me piaceva assai), ma quale sarebbe il vantaggio di un motore ENDOTERMICO a idrogeno? Il fatto che nessuno pensi nemmeno più lontanamente di provarci seriamente (dopo il fallimentare progetto sperimentale BMW Hydrogen 7) è perché semplicemente non si può andare contro i principi della termodinamica, e scalare una montagna di problematiche tecniche per ottenere il nulla più totale in termini concreti (ovvero efficienza ed ecologia, che sono due facce della stessa medaglia). Presumo che non si andrà oltre a qualche iniziativa più che altro pubblicitaria visto che superficialmente l’idrogeno è associato a una cosa green. Se l’obiettivo tecnico primario del motorista è l’efficienza, come insegna bene l’ottimo ing. Massai, e la F1 è il santuario dell’efficienza motoristica, allora lasciamo perdere, oppure teniamoci il benzina (possibilmente di sintesi e da fonte energetica rinnovabile), con o senza sistema ibrido sofisticato, che certo ha più senso se vogliamo essere ecologici e davvero è il sound che ci manca.
Rispondo qui al Direttore Cavicchi che è stato così gentile da spendere il suo tempo per me. Io comunque rimango dell'idea che i cosiddetti "profili di missione" della F1 e di un'auto di tutti i giorni siano talmente diversi le cui evoluzioni, magari sì, si intrecciano ma rimangono indipendenti. Ma...gli pneumatici radiali non risalgono a molto prima? anni 50 con Michelin? Su vetture di serie...poi per il resto Lei ne sa più di me e mi arrendo. Però il fondo piatto...è un concetto aerodinamico più che una prerogativa F1 adottata dalla serie (supercar o hypercar, che hanno poco col quotidiano. O elettriche). E' come se dicessi che la F1 ha adottato le quattro ruote dalla prima Benz messa in strada. Giusto per omaggiare la rivista eh... saluti e cordialità.
Ha ragione la Ferrari per prima montò in F1 nel 1978 la Michelin radiali mentre la Goodyear aveva le gomme a"tele incrociate" mentre io nella mia vettura avevo i radiali prima della F1(e anche le Ferrari stradali avevano già i radiali prima delle corse).Poi la Citroen DS aveva il fondo carenato e le prese aria radiatori
sotto il paraurti per ridurre al minimo il cx quando le F1 sino a inizio anni 70 avevano radiatori ben in vista davanti ruote posteriori.
Solo per chiarezza. Gli pneumatici radiali e a basso profilo (ribassati nel gergo corrente) sono apparsi nel 1979 sulle vetture di F1 e poi sulle vetture sport prototipo. Un anno dopo sono apparse anche su alcune vetture stradali Gran Turismo e poi via via su tutte le altre auto. Prima c'era stata la sperimentazione ma mai l'adozione.
Tutti ci raccontano quello che fa comodo o che è"politicamente corretto".Adesso ci dicono che la sonda su Marte è per verificare se si potrà andare a vivere.Ma se non hanno ancora fatto una"colonia" sulla Luna che è "lì"a due giorni di viaggio.Ma per favore e mi meraviglio di chi ci crede ancora.
Un'ultima nota. Avevo avuto una chiaccherata in merito alla F1 con un gruppo di progettisti dell'Alfa, usciti ancora da quella fucina che era la scuola motoristica di Arese. Io, alle prime armi, credevo ancora che la F1 fosse un bacino di travaso per la serie. Loro mi smontarono subito, dicendo che tra gli sport automobilistici la F1 è quella da cui la produzione di serie non ha mai tratto nulla. Quando le case affermano il contrario è puro marketing. In effetti è così. Le scocche delle F1 non hanno nulla a che vedere con le automobili per la sicurezza. Rispondono ad altri criteri di costi e materiali, e di requisiti ai vari test di omologazione. L'ibrido è un primato Toyota. L'ibrido in commercio risponde ad una precisa richiesta: ridurre i consumi. E si traduce in motori a ciclo Atkinson, utilizzo, per quanto possibile, dell'endotermico in zone attorno alla massima PMI per aumentare il rendimento, funzionamento in idle eliminato, e poi ovviamente facendo intervenire l'elettrico secondo precise leggi. La F1 lo utilizza per tutt'altra cosa che non risponde sicuramente a questi requisiti. Il drive by wire è nato come tecnologia aeronautica. Quindi non penso che le F1 questa volta siano in grado di dare lezioni di idrogeno. E' un mondo completamente svincolato dalle reali necessità quotidiane di noi utenti. Buona giornata.
Le ho già risposto al suo primo intervento...
Da La Gazzetta dello sport di ieri: - "l Ceo del Gruppo Volkswagen Herbert Diess in un recente tweet ha espresso una posizione molto critica sull’auto a idrogeno. Queste le sue parole: “È ora che i politici accettino la scienza: l'idrogeno verde è necessario per l'acciaio, la chimica, l'aeronautica... e non dovrebbe finire nelle automobili. Troppo costoso, inefficiente, lento e difficile da distribuire e trasportare. Dopo tutto: all’orizzonte non c’è nessuna auto a idrogeno” - Se manco loro ci credono...
Buongiorno. Non ricordo di ricadute tecniche dalla F1 alla produzione di massa. Se si riferisce ad esempio al cambio elettroattuato, la conoscenza di tale metodo era nota a tutti, il problema semmai erano i costi e l'industrializzazione, cosa che la F1 non affronta. Lo sviluppo dell'elettronica e le linee guida sulla riduzione delle emissioni sono stati i principali fattori di sviluppo per gli endotermici di massa. Per quanto riguarda l'idrogeno, attualmente il reforming catalitico (si chiama così?) che permette estrazione di H dal metano immette una notevole quantità di CO2 nell'ambiente, penso che sia una delle fonti primarie di immissione di tale gas. O no? Quindi farsi passare per green non è il caso. Non per me. Saluti. WF.
Il discorso è molto lungo, ma dire che il cambio elettroattuato esisteva già non significa nulla. Nessuno era in grado di farlo funzionare e nemmeno si osava. John Barnard quando progettò la "papera" sapeva benissimo che al terzo o quarto ritiro consecutivo in Ferrari sarebbero tornati indietro, proprio per questo progettò la vettura in modo che non fosse possibile sistemarci dentro il cambio manuale. Alla fine ebbe ragione lui e tutti i concorrenti si sono adeguati. Poi la Ferrari l'ha adottato anche sulle sue vetture stradali e di lì è arrivato su tutte le auto di oggi.
Non ho voglia di fare il maestrino, ma di getto le ricordo le prime cose che mi vengono in mente e che sono state sviluppate prima in F1 e poi arrivate sulle vetture di serie. Eccole un veloce elenco: gomme radiali (1979), Scocca in fibra di carbonio (1981) una scelta che generò grande panico e che volevano vietare perché si pensava prendesse fuoco anche se poi è arrivata in fretta ad un uso anche stradale, sospensioni attive (1986 e sulla Mercedes Classe S nel 1999), i freni by wire (1990), l'iniezione elettronica (1963), il fondo piatto (prima auto di serie la Ferrari 355)...
Le corse sono un ottimo banco prova e servono per convincere della bontà delle soluzioni. Una volta dimostrato che l'idea funziona anche nelle situazioni più esasperate poi l'industria viene dietro. Anche il concetto di barre di torsione esisteva in teoria, ma soltanto dopo che furono montate per la prima volta sulle Auto Union nel 1933 qualcuno (Citroen) ha osato montarle di serie, poi seguita in fretta da tutti gli altri.
Al Gp di Lione del 1924 la Bugatti montò per la prima volta le ruote leggere e nemmeno volevano che le vetture blu prendessero il via. Dopo i cerchi di lega sono diventati la regola. Anche la struttura auto-portante debuttò prima nelle corse (Voisin al Gp di Francia del 1923), e sempre le Bugatti misero le ruote interne alla carrozzeria per ragioni aerodinamiche (1923) e dovettero passare 10 anni prima che la Maibach copiasse l'idea e seguisse l'esempio.
@Federico: perché dici che Domenicali come team manager in Ferrari ha fatto abbastanza pena? Se ci pensi ha perso 3 mondiali per 8 punti complessivi. Il primo, 2008, con il sorpasso di Hamilton a Glock, che non aveva cambiato le gomme, a una curva dalla fine del Mondiale (e senza dimenticare il Singapore-gate). Il secondo, 2010, caduti nel tranello Red Bull, e oltre metà gara dietro a Petrov senza riuscire a sorpassarlo. Un errore di strategia (di cui non si occupa il team manager) incredibile. Ed infine il 2012, anche qui all'ultima gara, con Vettel che, sempre a Interlagos, viene speronato ma la monoposto non subisce danni, o quantomeno tali da impedirne la rimonta. Alonso da parte sua, veniva da un doppio zero per incidenti al via a Spa e Suzuka. Nonostante questo, e con un'auto inferiore come prestazioni alla Red Bull (ma più affidabile), la Ferrari arrivo comunque a giocarsi il Mondiale all'ultima gara. So bene che con i se e con i ma non si fa la storia, però ci sono molti fattori di cui tenere conto. Se anche uno solo di quei campionati fosse andato in maniera diversa, e viste le circostanze poteva benissimo, il giudizio sarebbe stato diverso.
beh, perchè aveva una macchina comunque che se la poteva giocare E aver perso tre campionati alla fine è la conseguenza di non aver saputo essere costante durante la stagione, o non ci si sarebbe ridotti a dover vincere all'ultimo. Todt era ben diverso. E proprio con Domenicali è iniziato il declino che non si è ancora arrestato :-(
Anche secondo me la gestione di Domenicali non è stata male. È vero, è mancata la vittoria di un titolo mondiale, ma si è arrivati almeno tre volte a giocarsela all' ultima gara... e potrei dire che entra un po' in gioco anche la fortuna, è come giocarsi il titolo di Coppa del mondo ai rigori, contro avversari che non sono certo degli stupidi... Ma la vettura in quel periodo era competitiva, la squadra pure, i piloti forti e motivati... E sono state vinte parecchie gare...
Mentre leggevo di un 8 cilindri a V di tre litri e mezzo capace di 1000 cavalli di potenza, con lo stesso rombo di un tempo e la possibilità di girare a 18 mila giri, mi sono accorto di avere un sorriso stampato sulla faccia. Gli attuali propulsori hanno un'efficienza straordinaria in relazione alla potenza, però, per chi ha ancora in mente il fragore del V12, e pur nella consapevolezza che i tempi cambiano, peccano un po' dal punto di vista emozionale. Motori molto meno costosi, poi, potrebbero attirare altri costruttori, rendendo la competizione più agguerrita. E' questo è un altro difetto dell'attuale generazione di motori (o power unit), la cui elevata sofisticazione ha ristretto il numero dei costruttori impegnati. Poi la F1 ribadirebbe il suo ruolo di apripista. E in questo caso specifico sarebbe una svolta epocale .
Direttore mi permetta ma l'incipit del suo articolo è un po fuorviante. I tempi in cui le tecnologie sperimentate in F1 passavano poi alla produzione di serie delle auto sono passati da un bel pezzo. Anzi direi che negli ultimi anni è accaduto il contrario complice la sempre maggiore attenzione ai temi ambientali, come ad esempio con i sistemi ibridi. Certo quelli usati in F1 sono lontani anni luce dai sistemi ibridi usati sulle auto di serie ma resta che il principio è nato prima sulle auto di normale produzione e poi è stato trasferito in F1. Ciò detto l'idea di Domenicali sull'uso dell'idrogeno come combustibile pulito da usare sui futuri V8 delle monoposto è intrigante e permetterebbe di non snaturare le corse, perché è inutile negarlo gli appassionati seguono le gare anche per sentire il famoso rombo dei motori!
Direttore,mi pare un po' difficile,per ora,ottenere certe potenze specifiche da un aspirato alimentato ad idrogeno.questo elemento ha un potere energetico molto inferiore alla benzina ed e' il piu' leggero in assoluto.si rischia di sostituire i propulsori attuali con altri molto piu' deboli che lo resteranno per anni(poi lo sviluppo potrebbe-potrebbe,appunto-recuperare).suggerirei a Domenicali ed ai suoi di considerare altri carburanti:alcool etilico e metano si possono ricavare dagli scarti dell'agroalimentare o dai rifiuti umidi,dunque si tratta a tutti gli effetti di energia rinnovabile,e la F.1 darebbe un impulso straordinario allo sviluppo di queste tipologie di carburanti.
Domenicali seguirà i dettami dei tecnici della F1. Se quelli propongono qualcosa è evidente che sapranno poi come fare.
Direttore,
ancora non trapela nulla di quale potrà essere l'eventuale linea del nuovo governo riguardo le auto? Mi riferisco all'attuale tassazione sulle vetture termiche tra ecotassa, superbollo, IPT e bollo.
quindi ideologia a gogo e pragmatismo zero :(
semplice: resterà tutto uguale, al massimo rimetteranno gli incentivi per le elettriche. Senza ovviamente nel contempo farsi due domande sulle infrastrutture necessarie
Che assurdità! Bruciare idrogeno nei motori termici non è per nulla pulito; è anzi assai inquinante, oltre che costoso e altamente inefficiente. Nessuno si è mai domandato come mai le uniche auto a idrogeno in produzione sono FCEV (ovvero Fuel Cells Electric Vehicle)? E già in questo caso si tratta di una soluzione estremamente svantaggiosa rispetto all'elettrico puro... Fa quasi sorridere che l'autore del post si preoccupi dei costi delle auto elettriche e della capillarità della rete di ricarica ed esalti poi l'idrogeno, in cui i problemi di prezzi e di rifornimento sono estremamente peggiori...
Vabbé... siamo al livello del terrapiattismo. Da quando un video su YouTube è una fonte scientifica? Comunque, io non ho certo paura di un'estinzione dell'uomo, che sicuramente non averrà nei prossimi secoli... Ma si tratta di far vivere meglio la gente adesso. O forse tu pensi che si viva bene a respirare aria inquinata da auto e impianti di riscaldamento? E' salutare trovarsi a ingerire microplastiche? E' piacevole un aumento della frequenza e della forza di tempeste tropicali e uragani? Io non penso a nessuna fine disastrosa, e non faccio certo il profeta apocalittico, ma ormai è assolutamente chiaro sia il fatto che l'uomo stia alterando profondamente l'ambiente, sia il fatto che questa alterazione danneggi l'attività umana. Tu dici che l'unico vero problema di oggi è il Covid, ma la questione è che anche la diffusione delle epidemie è legata all'alterazione degli ambiente naturali operata dall'uomo: in particolare si collega al danneggiamento degli ecosistemi e delle reti trofiche e all'introduzione di specie cosiddette aliene in ambienti estranei, oltre ovviamente alla penetrazione di esseri umani in modo sempre più capillare nelle aree più ricche di biodiversità. Quindi è difficile dire "Non mi riguarda, me ne posso fregare tanto morirò prima o poi". Poi, il resto del tuo commento è la solita storia "Ah, i giovani d'oggi! Ai miei tempi...", a cui si può rispondere con l'insinuazione che forse se i giovani di una volta non si fossero fregati altamente di certi problemi noi oggi non saremmo così. PS: purtroppo conosco molti giovani che invece hanno pensieri più "vecchi" di te...
perdo il mio tempo con te solo per dirti che il mondo mi dovrà sopportare (spero) ben più di 20 o 30 anni. Forse tra 30 sarò in pensione... forse.
Quando avevo 20 anni (20 anni fa) i giovani pensavano di spaccare il mondo. Adesso devo sorbirmi mandrie di giovani che temono per le sorti del mondo. Si, sarete fighi perchè viaggiate (pare te no) e sapete parlare le lingue, ma vivete nel terrore che dovrete crepare oggi per il clima e domani per qualcos'altro.
Da che esiste l'uomo si sente parlare di fenomeni che ci estingueranno. All'essere umano pare piacere pensare ad una fine disastrosa. Se ascoltiamo filosofi, religiosi ecc ecc dovremmo esserci estinti un anno si e quello dopo pure.
Di tutte le cose che si sentono ora, l'unica che realmente sta' colpendo il mondo è il Covid... e pure questo è ben lungi dal portare l'estinzione umana.
Quindi dormite sereni senza farvi tutte queste menate. Vivete civilmente evitando vari sprechi ma non crediate di salvare il mondo o che andremo a finire per chissà quale catastrofe climatica. Ci sono molti motivi più concreti che potrebbero portare alla tanto temuta catastrofe e "stai sereno" che non saranno il clima e la CO2 a portare a questo.
E poi fanculo... se il mondo dovesse un domani "finire" almeno voglio essermi goduto il tempo prima. La vita è uno schiocco di dita e la tua "armagheddon" personale potrebbe arrivare in qualunque momento. Altro che sprecarla con la paura di "domani moriremo tutti per una cosa reale ma non realmente quantificata e dimostrata come il cambiamento climatico".
https://www.youtube.com/watch?v=pM9JBsDRUgY&feature=youtu.be&fbclid=IwAR0_jUnyqf6kuwTO7kqSCviPH1xzvQeMFVXnmF1EPF9HOMk90dRRWkUfpsU
perdo il mio tempo con te solo per dirti che il mondo mi dovrà sopportare (spero) ben più di 20 o 30 anni. Forse tra 30 sarò in pensione... forse.
Classico commento di chi, per non fare nulla, dice che l'impatto zero è irraggiungibile e quindi possiamo fregarcene altamente. Peccato che questa frase non abbia senso logico, a prescindere dall'effettiva validità di premesse e conclusioni. Riguardo alla (anch'essa trita e ritrita) accusa di occuparsi solo delle auto, ti posso assicurare che non è così: il mio impegno vale per tutti gli ambiti in cui riesca a fare qualcosa: non compro bottiglie di plastica e neanche (quando è possibile) confezioni dello stesso materiale, cerco di acquistare prodotti con certificazione di basso impatto ambientale, evito di sprecare carta e in generale di produrre grandi quantità di rifiuti, e in casa abbiamo praticamente tutti gli elettrodomestici di categoria A+ o A++, non uso l'aereo o la nave per i tragitti che posso fare in auto eccetera. I disastri climatici stanno già avvenendo, anche se per fortuna non tanto qui in Italia, e se anche tu puoi stare tranquillo perché magari sarai morto fra 20 o 30 anni, io ne ho molti di più da vivere ancora (o almeno spero... ahahah) e quindi mi preoccupo decisamente. Io questi argomenti li ho studiati abbastanza approfonditamente per conto mio, e ti posso assicurare che i trasporti impattano notevolmente sui cambiamenti climatici e sull'inquinamento atmosferico, e che questi due problemi esistono veramente e sono tanto pressanti quanto la deforestazione o la cementificazione.
Non commento sulla "domanda 1". Meglio che evito.
Noto con dispiacere che in pratica hai deciso TE che auto IO dovrei comprare. Beh, è da una vita che sostengo che i " Correct" rappresentano una dittatura fatta di obblighi e divieti in nome di qualcosa di buono che in realtà è solo nelle loro teste.
Pian piano deciderete anche cosa dovremmo mangiare e come dovremmo vivere.
Bon, ci rinuncio. TI dico solo di informarti sul reale impatto delle nuove vetture sull'inquinamento e sul riscaldamento climatico e ti dico che se temi per la tua salute allora dovresti lottare per la merda che mettono nei cibi e per cosa viene buttato nei mari, bei fiumi e nei laghi.
La demonizzazione dell'automobile è solo uno strumento per ciucciare soldi e distrarre dal reale problema. Stessa cosa il clima. La CO2 è la distrazione dal reale problema industriale e soprattutto di disboscamento e cementificazione.
Siccome su questi non potrai farci nulla vivi sereno e stai tranquillo che la catastrofe climatica, se avverrà, arriverà dopo la morte tua e dei tuoi figli. Sono tutte fandonie che tra pochi anni saremo tutti morti. Nessuno scienziato ti dirà questo.. Quindi dormi tranquillo.
Domanda 1: Un po' sì, anche se non è certo come rapinare una banca (era un esempio volutamente esagerato); Domanda 2: Infatti io non fumo e sono abbastanza contrario al fumo, soprattutto in luoghi pubblici, e approvo completamente i nuovi provvedimenti a riguardo emanati dal comune di Milano; Domanda 3: Sono giovane e non vorrei passare i restanti 70-80 anni della mia vita in una serra inquinata, e non vorrei che migliaia di persone morissero ogni anno per l'inquinamento o le conseguenze dirette dei cambiamenti climatici. Riguardo alle altre questioni, la mia idea è che chi è nella tua situazione se non ha una vera necessità di cambiare auto dovrebbe tenerla per qualche anno (e dopo quel periodo probabilmente potrà prendere un'elettrica), altrimenti si dovrebbe prendere un'auto ibrida (full o plug-in a seconda dei casi) se le sue possibilità economiche glielo permettono (se invece non può proprio, ha tutto il diritto di prendersi un'auto termica economica o usata). E se uno è appassionato di auto termiche, si prenda una youngtimer da guidare nel weekend come seconda auto.
il tuo esempio ci incastra come il gorgonzola sul budino al cioccolato. Quindi se io volessi una Megane RS sarei un delinquente da punire?
Allora su chi fuma che mi dici?
Volete l'ecologia?
Possiedo un auto Euro5. Anche me la regalassero una elettrica è incompatibile con le mie possibilità di ricarica e le mie esigenze (la maggioranza delle persone fuori dai grandi centri urbani parcheggia in strada, non in garage od area privata).
Se con le tasse mi impediscono di acquistare ciò che mi piace, finisce che tengo la mia Euro5.
Come me stanno ragionando in molti che potrebbero rinnovare la propria auto pur non avendone stretta necessità (cioè non sono rimasti a piedi). Quindi non acquisteranno una nuova Euro6d e si tengono l'Euro 4 se non peggio.
Dimmi te se i governi ragionano in maniera pratica. A mio parere no assolutamente. Lo scopo deve essere quello di rinnovare il parco auto. Se non consenti di spendere i soldi come meglio credi ma obblighi a certe scelte ecco che il rinnovo viene procrastinato. Una delle più grandi vittorie che erano del mondo occidentale era il poter godere del frutto del proprio sudore liberamente.
Peccato che non funzioni così. E' come dire: non puniamo i ladri, ciascuno può fare quello che vuole e quindi anche rapinare una banca! (L'esempio è ovviamente molto esagerato per chiarire il mio pensiero sulla questione).
A me non interessa. Sono liberale, per me ognuno compri l'auto con l'alimentazione che desidera. Quello che trovo insopportabile è il trovarsi costretti alla scelta dalle tasse.
E credo che per tutti qua dentro valga questo concetto.
Non avete capito: il problema non è che un ristretto numero di persone si fa un giro nel weekend con una Mustang V8, ma che quel ristretto numero di persone vuole che anche le grandi masse girino tutte con auto a combustione per il proprio piacere personale. Se ogni appassionato avesse una secnda auto a benzina (magari d'epoca) con cui girare nel weekend non sarebbe un gran problema per l'ambiente... Non è questo che conta.
Lucio... credo che basterebbe vedere quanto consuma in termini di elettricità, quanto espella nell'ambiente di sostanze nocive un'azienda che sforna a pieno ritmo auto "pulite". Senza contare un indotto fatto da un lato dalle fabbriche che producono i componenti, dall'altro dal trasporto delle suddette auto, per capire che ogni giorno si produce piu' danno ambientale che cio' che tutte le Mustang che circolano nel mondo creano in un anno... ma quando uno oltre a cio' che esce dal tubo di scappamento non vede, non potrà mai capire. Per loro la salvezza del mondo sarà produrre, produrre, produrre possibilmente costringendo ogni anno ad avere l'auto nuova che inquina uno 0,1% in meno di quella che va a sostituire.
"E perché la passione di un ristretto numero di persone (me compreso) deve contare più della salute e della vita di altre? Dato che la nostra è una passione che può danneggiare significativamente l'ambiente"
Ma ti sei letto/a?
Quindi un ristretto numero di persone potrebbe danneggiare seriamente l'ambiente?
No vabbè, se il problema sono i "pochi" che circolerebbero con Civic Type- R o Mustang 5.0 allora state male davvero.
Alla fine la guerra alle auto sta danneggiando i pochi e riscuote i soldi (in Italia) dai tanti. Perchè pensate che se domani togliessero le tasse alla potenza dei veicoli ci riempiremmo di Golf R o vetture da 300-400cv?
Aumenterebbero ma sarebbero sempre un numero iniquo per "danneggiare l'ambiente".
@Federico. Visto? Stiamo parlando di idrogeno e questo/a inizia a rompere con le brum brum che rovinano la salute a tutti. Che già non è vero, in più non è oggetto dell' articolo visto che si parla di idrogeno. In più nn ha neanche la testa di capire che gran parte dei ns post sono scettici. Ripeto chiunque Ti sia, andate nei vs sito, ce ne sono a centinaia, grazie.
Davz... ah! E quindi sareste "voi" quelli che discutete tranquillamente. Strano, perché dal tuo commento non si direbbe. Detto questo, io sono appassionato di auto... e penso che un vero appassionato di un tipo di oggetti tecnologici (perché questo sono le auto) debba essere interessato al loro sviluppo e alle novità che li riguardano. Quindi non vedo perché un appassionato di auto dovrebbe odiare Tesla a priori. Che poi uno possa dire che la linea della Model 3 non è di suo gusto, è un altro conto: come si dice, il mondo è bello perché è vario, e quindi ciascuno ha diritto ad esprimere la sua rispettabilissima opinione personale o il suo gusto soggettivo. Infine, odio la contrapposizione fra "appassionati di auto" ed "ecologisti"... Perché non posso essere attento all'ambiente e appassionato di auto? E perché la passione di un ristretto numero di persone (me compreso) deve contare più della salute e della vita di altre? Dato che la nostra è una passione che può danneggiare significativamente l'ambiente, è sempre giusto tenerlo in conto, almeno per minimizzare i danni.
Eh be'...sono dei fanboy. Però quà siamo tra appassionati e ne stavamo discutendo tranquillamente e non certo entusiasticamente...anzi sono stato Io il primo a sottolinearne le difficoltà. Poi dico magari, con l'evoluzione, con gli investimenti. Solo che come avete detto Voi sotto..la politica ci sta mettendo lo zampone. E' dura.
@Davz. I Teslari poi sono quelli che quando si fa loro notare i limiti della situazione attuale ti dicono che "in futuro con l'aumento della diffuione di questi mezzi e il miglioramento della tecnologia sarà tutto sostenibile". Evidentemente per loro questo vale solo se si tratta di batterie, come vuole il Divino.
Utente_2133028595. Ennesimo Teslaro. Con tutti i siti che avete a disposizione devi proprio venire a rompere i maroni in un angolo di 4Ruote? L'ho già scritto Io che è dura l'idrogeno liquido..ma è evidente che stavamo parlando di passione, Utente_2133028595, sai cosa sia? Ripeto, avete i vs siti "green", vacci, grazie.
lucio bruschi, possono svilupparla quanto vogliono, ma sarà sempre per sua natura una soluzione inefficiente e sconveniente.
grazie alla F1 verranno fatte le dovute valutazioni ed eventuali sviluppi.
Secondo me l'idrogeno è abbastanza pericoloso. (Vale ovviamente anche per quanto riguarda le vetture a fuel cell, tipo la Toyota Mirai). Non so se in un incidente tipo quello che ha avuto Grosjean (e gli è comunque andata bene... ) le conseguenze sarebbero state le stesse. Ricordiamoci dell'Hindenburg e dello Space Shuttle Columbia. E ho un certo timore anche se questo tipo di "combustibile" dovesse prendere piede su vetture stradali, tipo la già citata Mirai, su larga scala. Poi, vedremo il futuro cosa dirà (sia per quanto riguarda le vetture stradali, sia la F1). Di fatto l'idrogeno usato come combustibile in motori endotermici è stata una soluzione sperimentata sia da BMW, sia (mi sembra) da Mercedes, poi abbandonata
@ Federico. Ok. Speriamo che quanto prima si possa tornare alla vita normale. Tienimi informato. Complimenti anche per il colore :)
Grazie a entrambi!
In epoca pre-Covid c'era quasi sempre ogni anno un incontro col Direttore, organizzato dal nostro grande Dario (alias Civile), adesso ci siamo dovuti giocoforza fermare... ma speriamo di riprendere quanto prima.
@Luca: Gialla anche la mia! :-)
Non ci avevo pensato alla 4C. Bell'acquisto, complimenti.
@Federico, e io voglio vedere la tua 4C! Bellissima! La mia Stilo è 3 porte (di Abarth 5 porte ne ho viste in tutta la mia vita, a parte quelle ai Saloni, solo 2: una in Spagna e una in autostrada in Italia), è gialla ed è del 2002. Tienimi informato per un meeting. Io peraltro ho partecipato a qualche raduno di "Youngtimer" (intesa come la rivista) con quella vettura
hai ragione anche tu Lucio... ha "solo" 240 cv in effetti.... :-D che poi sembrino il doppio visto il peso piuma, al fisco non importa. Ma in effetti è anche un toccasana per l'ambiente. Io in extraurbano con la 4c faccio anche 15 km/l
paradossalmente, qua in Italia, conviene acquistare una 4C piuttosto che una Focus ST. La 4C non pagando il superbollo passa come auto da poveri :P :P
Ahhhhh... la Stilo Abarth allora!! 3 o 5 porte? Ne avranno prodotte 3 forse... se un giorno faremo un nuovo meeting con gli amici del blog me la voglio vedere!!!
Io avevo una Velar, ma dopo che ho chiuso con la mia ultima compagna 1 anno fa ho deciso di cambiare completamente vita... automobilistica. Quindi ho sostituito la Velar con 2 auto. Una Captur 1.5 diesel 90 cv per i miei lunghi viaggi... e per divertirmi, una 4c spider. E da quel momento ho capito cosa vuol dire passione pura.
Presumevo. Anche perché il K 2.4 aspirato..insomma.
Era un "e sicuramente la Stilo" , nn "è sicuramente...". Dunque il Federico..il diesel mi par di ricordare avesse un Velar; 1.8 tb..mi vengono applicazioni Fca in Alfa e Renault. Ti sarai mica preso un Alpine?
Stilo, giusto
Mmm, dunque. Escluso la Thesis mi viene in mente la K, forse, è sicuramente la Stilo.
E quale è la tua 1.8 turbo per divertirti? E quale è la diesel per i viaggi?
@ Federico: ci hai quasi indovinato, perché è lo stesso motore, ma non è la Lancia Thesis
Da 20 anni... cioè intorno al 2000? Mi viene in mente qualche applicazione del 2.4 aspirato da 170 cv (tipo Lancia Thesis....) :-)
Io un bel 2.4 benzina aspirato... Ce l ho da quasi vent'anni, euro 4... Ma la passione per i motori benzina mi ha "salvato", altrimenti con un coevo motore diesel non potrei più circolare in quasi tutta la Lombardia
ahhhh! :-) Ecco qui. Beh... io ho risolto: diesel per i viaggi e un bel 1.8 turbo benzina per divertirmi :-)
@Federico: Quella sul gasolio è un po' una battuta, perché per me i motori delle auto (soprattutto se sportive) li preferisco a benzina... Anche se sono d'accordo che "demonizzare" il motore diesel (soprattutto dopo averlo fatto comprare in massa, stante le minori emissioni di CO2) è un po' un' ingiustizia...
@Luca Francesco. Si', non intendevo metterti in bocca quella affermazione, l'ho citata perchè sono in tanti a esprimerla pomposamente. In generale comunque ogni combustibile che brucia all'interno di uno spazio chiuso tenderà inesorabilmente a farlo esplodere... l'importante è infatti avere valvole di sfiato. Sul gasolio credo siamo d'accordo... non capisco pero' perchè ti scoccia dirlo. A parte il terrorismo mediatico, sinceramente il gasolio ha parecchie frecce al proprio arco... non è che la benzina dal tubo di scappamento faccia uscire estratto di lavanda ;-)
Federico, non dico che andando a idrogeno sei seduto su una bomba, però secondo me l'idrogeno (e anche il GPL) sono più pericolosi della benzina, non foss'altro per il fatto che per essere allo stato liquido devono essere sottoposti a basse temperature (nel caso dell'idrogeno) o ad alte pressioni (nel caso del GPL) ma una variazione di tali condizioni li riporta allo stato gassoso. La benzina brucia. Il combustibile meno pericoloso (e mi scoccia un po' dirlo) probabilmente è il gasolio (che è meno infiammabile della benzina)
Beh, comunque se anche il dirigibile Hindenbrug avesse avuto un serbatoio messo li' pieno di cherosene, sarebbe bruciato tanto quanto e il dirigibile sarebbe comunque precipitato. Quando capita un incidente o un'esposione su quei mezzi, puo' essere anche gasolio, ma si finisce comunque male. L'incidente a Grosjean non ha avuto conseguenze gravi per una gran dose di fortuna e perchè l'erogazione della benzina è stata bloccata, e il serfbatoio non ha ceduto. Si puo' fare anche con l'idrogeno. Non che sia semplice ovviamente... ma quando mi si viene a dire che se vado ad idrogeno sono seduto su una bomba... mi viene da chiedere se qualcuno ha mai visto un serbatoio di benzina esplodere...
Dai tempi di Bmw sono passati più di 20 anni, e i progressi tecnologici corrono veloci. Se poi se ne occuperà la F1 si correrà tanto di più.
Alimentare un motore termico con idrogeno è il sogno di tanti motoristi. Il sistema si chiama HICEV ed è terribilmente complicato, difficile e pericoloso. E costoso ancor di più delle attuali PU. Attualmente è il sisma FCEV che va per la maggiore e si usa l’idrogeno per fare elettricità con le fuel cell e poi alimentare motori elettrici. Tornando al sistema iniziale, HICEV, penso che molto prima si farà un passaggio con carburanti alternativi ed ecologici. I petrolieri ci stanno lavorando e probabilmente i nuovi motori di F1 saranno alimentati con questi nuovi prodotti.
Come si dice a Bologns"gliela hanno data su.."a queste power unit costosissime che MAI saranno travasate su auto di tutti se come pensavano,la F1 un banco prova per tecnologie un domani per tutti e alla fine è stato un esercizio tecnico per dimostrare che un benzina potrà avere un rendimento superiore al Diesel e la cosa è finits li.Ora ci riprovano con combustibili alternativi,idrogeno ecc e magari dopo di 10 anni dal 2025 diranno che non vanno bene neanche questi.Che blocchino navi con caldaie che vanno a nafta olio combustibile o motonavi con motori Diesel di 10 anni fa che se fossero su vetture,avrebbero già il blocco circolazione invece di prendersela con il trasporto su strada che tra vetture e autocarri incide non più del 10% tantè che durante il blocco lo scorso marzo con traffico -80% il PM10 non è calato nella medesima percentuale e ad aprile con un picco di Pm10(con traffico ancira bloccato) ARPA disse"per correnti dal Caucaso".A Dio piacendo attenderò i prossimi decenni per vedere come saranno i trasporti.
Ma se l'idrogeno lo ricavi dagli idrocarburi, come si fa ora, di che svolta verde stiamo parlando?
Ad ogni modo questo non è il vero problema; la transizione forzata verso l'auto a batteria ha molto a che fare con gli equilibri geopolitici e poco con l'ambiente
PS: non capisco perché appena uno sostiene tesi diverse dalle vostre (nonché supportate dai dati e da qualsiasi articolo scientifico sull'argomento) è "maleducato", è un "fascista" o un "fanatico". Io rispondo con decisione perché conosco l'argomento e perché non sopporto chi fa chiara disinformazione (volontaria? forse...). Ma non insulto, né manco di rispetto a qualcuno, né scrivo cose che non abbiano una base scientifica.
Non so di chi stiate parlando. Ho un problema con l'account e per questo mi esce questo nickname numerico. Volete nome e cognome? Ruben Comitini, non ho certo paura di firmarmi io né mi nascondo dietro stupidi giochetti da troll.
che poi forse sono pure la stessa persona. Comunque quando uno indipendentemente dal discorso che si sta facendo deve sempre entrare a gamba tesa su tutto cio' che non asseconda la narrazione del Divino si qualifica da solo. Dovrebbero essere contenti comunque di avere uno che riesce solo cianciando a far valere l sua azienda in borsa 100 volte il suo reale valore, e che basta che scriva "bitcoin" su un suo tweet per farmi guadagnare in un minuto il 20% grazie al fatto che tutti i somari del mondo si mettono in massa a comprare BTC. Se domani Musk scrivesse "Letame" su twitter stai pur certo che il prezzo della cacca di mucca salirebbe alle stelle.
Federico,
volevo proprio chiederti se l'Utente con quel numero fosse proprio la Milingo... o Katia Birniani o... sicuramente qualcos'altro.
Si', Clementina Milingo. Abbiamo capito. Grazie per essere riuscita a fare ancora piu' disinformazione di me in una semplice replica. Soprattutto grazie per aver come sempre mostrato il lato tifoso che crede che alimentare un'azienda che produce veicoli che poi vanno trasportati sia piu' eco-friendly che smetterla di produrre. Vai pure a farti fare le coccole dai Teslari.
Utente_2133028595. Per piacere, Utente_2133028595. Quì stavamo discutendo del tema con tranquillità e competenza, non abbiamo bisogno dei vs soliti toni da fascisti di Voi elettrofans. Ci sono centinaia di siti a vs disposizione, grazie.
Federico Caobelli, quanta disinformazione in un solo commento. Sappiamo tutti che in Italia tutta l'energia deriva dalla combustione di idrocarburi, che l'energia rinnovabile non esiste, che un'auto elettrica inquina più di un diesel euro 3 di 30 anni fa e che l'efficienza dei veicoli a idrogeno è pari a quella delle elettriche a batteria... Ma per piacere...
rivedo tanto fuel cell in questa notizia.. ovviamente concordo con la tua chiusura. Riguardo alla tua prima domanda, la svolta verde è pari a quella delle auto full electric che per ricaricarsi ricevono corrente alla spina prodotta bruciando idrocarburi. Nü piu' nè meno... si tratta in definitiva solo di spostare la produzione di inquinanti e gas serra. Ma non dirlo a chi è convinto che il rispetto per l'ambiente non sia consumare meno, ma produrre sempre piu' prodotti "green" per la cui produzione si consuma piu' risorse che a tenersi una vecchia diesel euro 3 per 30 anni
Io spero in ogni cosa che mi faccia continuare a guidare motori a combustione interna, permettendomi di fare il pieno rapidamente e poter lasciare l'auto tranquillamente parcheggiata in strada come adesso.
Tanto più che se volessi aprire una polemica...https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/photos/a.521128221306237/3773443766074650/
Sono contrario ai limiti, quindi sono contrario a limitare la fantasia dei costruttori obbligandoli a un'unica tipologia di motore, nonché il numero dei giri.
Per l'idrogeno occhio perché tende a scoppiare anche fuori dai cilindri.... Negli anni 70-80 debellarono il fuoco, con l'idrogeno è ancora peggio.
Confesso di essere perplesso. A suo tempo, direi nel primo decennio del secolo, BMW cercò di utilizzare l'idrogeno come combustibile in un motore termico, ma poi la strada venne abbandonata ed ora l'utilizzo dell'idrogeno medesimo è testato tramite le fuel cell.
Spero non sia una boutade per cercare di mantenere sveglio l'interesse sul mondo della F1
Un conto è la pila di combustibile, idrogeno in forma gassosa tenuto a 700bar e tramite una reazione chimica si ottiene elettricità che alimenta un motore elettrico; questa è la tecnologia attualmente in uso sulle auto, i camion etc tipo la Mirai per intenderci. Un altro è iniettare l'idrogeno in camera di combustione in forma liquida, cioè stoccato in vettura a -253°. E' più efficiente dell'altro sistema ma più complesso; ci provò la Bmw un 10/15 anni fa, con poco successo; magari cmq, sopravvivrebbe il motore a combustione, però vedo tante difficoltà. Certo la storia ci insegna che le difficoltà con soldi e ricerca si superano...però tutta l'industria è pancia a terra sulle batterie.
Non avevo compreso, prima di leggerlo qua, la portata del programma di Domenicali. Un altro italiano che, con De Meo, si fa onore nel mondo dell’automobile. Davvero un peccato che Elkann non sia riuscito ad intercettarne neanche uno, nemmeno per errore...
vorrei poi dire che un conto è chi si prende la paternità di un progetto (ovvero il cosiddetto direttore di dipartimento) un conto gli ingegneri che lavorano sotto di lui. Magari il buon Domenicali (che in Ferrari come team manager ha fatto abbastanza pena) ha semplicemente sostenuto l'idea di qualcun altro.
Ok per De Meo, ma mi sembra un tipo che ogni tanto voglia cambiare. E alla Fiat c'è già stato.
Domenicali invece, pur essendomi molto simpatico, bisogna dire che quando sostituì Todt, per la Ferrari iniziò il declino.
Idrogeno? Ma è possibile stoccarlo in vettura?
@ Lucio - da Omnifurgone.it 30 settembre 2020 - Come già accaduto per Renault il fornitore della tecnologia sarà Symbio la joint-venture fra Michelin e Faurecia che equipaggerà i primi 100 veicoli della flotta PSA con il suo StackPack a partire dal 2021: Peugeot Expert, Citroën Jumpy e Opel Vivaro. Come fanno sapere da Symbio non si tratterà di un flotta "dimostrativa" due società sono già al lavoro per trovare soluzioni tecniche che consentano la più ampia implementazione possibile dell’idrogeno fra cui anche serbatoi sempre di produzione Faurecia.
Un fornitore unico e affidabile
Symbio, si candida dunque come fornitore leader di sistemi a idrogeno per veicoli commerciali leggeri in Europa. Quasi 300 Renault Kangoo Z.E Hydrogen sono già in circolazione in Francia e in Europa. I veicoli commerciali leggeri a idrogeno, consentono di guidare a emissioni zero anche in città ricaricando velocemente (il "pieno idrogeno" si fa in 3-5 minuti) e senza vincoli legati all'autonomia che risulta il doppio circa di un equivalente a batteria. Rifornimento in casa
Case automobilistiche come PSA o Renault e fornitori come Symbio, appunto, ritengono che i sistemi di celle a combustibile a idrogeno prenderanno piede per primi nel mercato dei veicoli commerciali e industriali perché ancora ci sono poche stazioni di rifornimento per auto private mentre un'azienda potrebbe installare stazioni di idrogeno nei suoi magazzini o piazzali e i veicoli potrebbero essere riforniti di carburante alla fine della giornata.
La Francia dà una mano
L'annuncio di Symbio dell'accordo con il PSA arriva sdopo che il governo francese ha annunciato che avrebbe investito 7 miliardi di euro (8,3 miliardi di dollari) per sviluppare un'infrastruttura per l'idrogeno per aiutare a raggiungere gli obiettivi ambientali. Michelin e Faurecia prevedono di investire 140 milioni di euro per costruire una fabbrica di celle a combustibile a idrogeno in Francia, la cui produzione inizierà nel 2022 o 2023 -.
Come vedi se c'è futuro per l'idrogeno, la sarà per i commerciali e i veicoli industriali, poi, forse, sarà implementato sulle auto ma lunga è la strada.... Intanto ci potrà essere la "versione a idrogeno" dello Scudo (e probabilmente anche l' "e-Scudo") visto che, in seguito a Stellantis, Renault non produce più il Talento per Fiat, "riportando" la fabbricazione dello Scudo in Sevel Nord. Se effettivamente i piani andranno a buon fine, a quel punto è plausibile un futuro di un Ducato & fratelli a idrogeno.
simpatica la conversione dei TIR. Se va bene il parco attuale circolante ha un'età media di 15 anni.
Lo so Pic, è dura. Si cercano alternative alle batterie, che non piacciono a Noi appassionati d'na volte, di una volta.
Ma il "piccolo" problemino di un impatto a 300km/h (o pure a 150) con un serbatoio di idrogeno, se lo è posto qualcuno?
Ci sono Gruppi che stanno progettando (o già vendono) veicoli industriali a idrogeno ma in questo segmento di mercato "lo spazio" di stoccaggio in sicurezza c'è, nelle F1 non penso. Sembra che anche i tir nel 2030/35 si "debbano" convertire all'elettrico o idrogeno per l'abolizione dei motori a gasolio...
Poi esiste la questione dei distributori eventuali che costano 10 volte in più rispetto ad uno di benzina/gasolio. Ci potrà stare qualche compagnia che si accolla tali spese pur sapendo che "non c'e mercato"? Basta dare un veloce sguardo ai dati Unrae...
Ma sono fuel cell, lo immagazzinano in forma gassosa e usano una reazione chimica per generare energia elettrica, c'è un motore elettrico a spingere il veicolo. Quello che dice Lei è iniettare in forma liquida l'idrogeno in camera di combustione, andrebbe tenuto a -253 gradi mi pare. Fece un esperimento mi pare negli anni 2000 la Bmw, con poco successo.
Come fanno le auto idrogeno già in circolazione? E tutti i camion che lo adottano oggi negli Stati Uniti?
Temo ci sia almeno un problemino, tra il rendimento della benzina e quella dell'idrogeno c'è un rapporto di quasi 3,5:1 per cui quanto idrogeno si dovrebbe caricare per completare un gp? O quanti rifornimenti si dovrebbero fare?
Si ricorda quando in F.1 si mettevano 300 litri per disputare un Gp? Adesso il massimo è 100 e in molti Gp non si parte nemmeno con il pieno, eppure la potenza attuale è attorno ai 1000 cavalli. I progressi della F1 sono straordinari per questo, per come si accorciano sempre i tempi.
speriamo che lei abbia ragione direttore, di guidare gli anni che mi restano senza sentire il motore mi deprime parecchio, già oggi temo il momento della sostituzione della attuale vettura poiché la prossima avrà quasi certamente il cambio automatico.
saluti
Il punto è che non è detto che a tutti piaccia sentire il rumore del motore della sua auto...