
Cambiano i tempi e cambiano le esigenze. Volevamo andare un po’ più forte in autostrada, ma adesso a (quasi) tutti va bene così, anzi i giovani vorrebbero limiti più stringenti. E anche contro i multavelox c’è meno insofferenza. L’osservatorio SWG lo ha rilevato nei giorni scorsi.
Non è una novità che col passare degli anni il rapporto degli automobilisti con le leggi che regolano la circolazione mutino. Semmai ci si può sorprendere che mutino tanto.

La SWG è una società fondata a Trieste nel 1981, che progetta e realizza ricerche di mercato, di opinione, istituzionali, studi di settore e osservatori, analizzando e integrando i trend e le dinamiche del mercato, della politica e della società. I suoi studi e le sue ricerche sono al top, sia quando guardano ai trend della politica sia quando si occupano della vita quotidiana.
Uno studio appena uscito chiarisce allora che alla maggioranza il limite attuale riguardo la velocità in autostrada va bene così. Poco servirebbe obiettare che se il limite massimo dei 130 orari, con vetture molto meno sicure di quelle odierne e con strade che si dovrebbero supporre molto meno aggiornate di quelle attuali, era considerato adeguato 33 anni fa (fu introdotto nell’ottobre del 1989 per le vetture con cilindrata oltre i 1300 cc. limitando i 110 orari alle vetture di cilindrata minore) pensare a tratti più veloci non sarebbe fuori logica.
Ora nessuno immagina situazioni come in Il Nepal, l'Isola britannica di Man e lo Stato indiano di Uttar Pradesh che sono le uniche tre realtà politiche al mondo a non avere nessun tipo di limite di velocità, però in Italia sui tratti più larghi e tranquilli alzare da 130 a 150 il limite massimo non sarebbe un’eresia.
Eppure parrebbe che alla maggioranza questo non interessi, o almeno che soltanto un terzo degli italiani vorrebbe correre un po’ di più. Da macinatore costante di lunghe tratte da casello a casello mi stupisco un po’ a giudicare dal passo medio di chi ci viaggia, e mi sorge il dubbio che a rispondere all’indagine siano stati molti che con l’auto circolano poco o soprattutto per distanze brevi.

Trovo invece più comprensibile che a tanti vadano bene i controlli dei limiti (sulle autostrade, è bene chiarirlo) grazie a Tutor e agli autovelox. Credo che loro favore vada la sensazione che sappiano meno di trappole rispetto a quelli piazzati sulle strade provinciali oppure urbane dove a nessuno sfugge il senso di rapina al fine di fare cassa piuttosto che per aumentare la sicurezza.

In quanto alla rete autostradale che fino agli anni 70 era il nostro fiore all’occhiello al punto da essere considerata la migliore in Europa, oggi ottiene una sufficienza risicata nel solo NordEst e non è un bel risultato. Purtroppo la guerra all’auto che ha caratterizzato politicamente gli ultimi quarant’anni è sotto gli occhi di tutti. Le nuove tratte, gli allargamenti di sede, la visione segnano il passo. Basti pensare ai vent’anni che sono serviti per la variante di valico tra Bologna e Firenze (la tratta più battuta in Italia) con i suoi 59 chilometri in sola doppia corsia di scorrimento e inaugurata un quinquennio fa. Come si sia potuta immaginare una nuova autostrada non dico a quattro corsie ma nemmeno a tre resta e resterà un mistero.

Infine è desolante la percezione che hanno i frequentatori della rete autostrade riguardo i servizi che offre. Chi è più vecchio, soprattutto chi è molto più vecchio, ricorda la bellezza delle vecchie aree di servizio tutte progettate da grandissimi architetti e le confronta con le nuove, desolanti nell’aspetto e carenti nei servizi offerti. In quanto poi ai cantieri, alla manutenzione e al costo dei pedaggi, beh, nessuna sorpresa.
COMMENTI(15)
di certo il sondaggio e' stato fatto correttamente,SWG e' un'agenzia seria:quindi intervistando un campione variegato di popolazione.quanti di questi viaggiano in autostrada con una minima frequenza?io molto meno di un tempo(e quasi sempre in moto,con cui e' noiosissima per cui cerco di evitarla):ma noto che in settimana il limite e' quasi sempre superato,nel weekend molti autoobilisti non sanno affattto comportarsi(immissioni in corsia d'accelerazione senza accelerare,auto,non solo Panda Hobby,beatamente in seconda cosia a 90kmh con la prima vuota per chilometri,cambi di corsia senza segnalare o dare un'occhiata agli specchietti..):credo quindi sia meglio tenere un limite di 130kmh.,che fa fare strada senza troppo stress e consumando ed inquinando ragionevolmente(altro discorso i limiti messi a c...sulle strade normali:a nord di Milano i 90kmh. extraurbani sono un'autentica rarita',spenta quasi subito da un 50 messo un km.prima del necessario-e mai preceduto da un 70 per iniziare a rallentare ).Direttore,il traffico e' aumentato moltissimo da quel 1989,le strade sono persino peggiorate,la segnaletica ancor di piu',i guidatori si perdono nello smartphone o in quell'infotainment cosi' decantato anche da 4R:teniamoci quel 130 che e' meglio.E i giovani,in genere,sono molto poco appassionati ad auto e moto(non tutti,naturalmente:ma rispetto alle generazioni precedenti molti meno)e tendono a vederli come commodities.
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+ Inserisci un commentodi certo il sondaggio e' stato fatto correttamente,SWG e' un'agenzia seria:quindi intervistando un campione variegato di popolazione.quanti di questi viaggiano in autostrada con una minima frequenza?io molto meno di un tempo(e quasi sempre in moto,con cui e' noiosissima per cui cerco di evitarla):ma noto che in settimana il limite e' quasi sempre superato,nel weekend molti autoobilisti non sanno affattto comportarsi(immissioni in corsia d'accelerazione senza accelerare,auto,non solo Panda Hobby,beatamente in seconda cosia a 90kmh con la prima vuota per chilometri,cambi di corsia senza segnalare o dare un'occhiata agli specchietti..):credo quindi sia meglio tenere un limite di 130kmh.,che fa fare strada senza troppo stress e consumando ed inquinando ragionevolmente(altro discorso i limiti messi a c...sulle strade normali:a nord di Milano i 90kmh. extraurbani sono un'autentica rarita',spenta quasi subito da un 50 messo un km.prima del necessario-e mai preceduto da un 70 per iniziare a rallentare ).Direttore,il traffico e' aumentato moltissimo da quel 1989,le strade sono persino peggiorate,la segnaletica ancor di piu',i guidatori si perdono nello smartphone o in quell'infotainment cosi' decantato anche da 4R:teniamoci quel 130 che e' meglio.E i giovani,in genere,sono molto poco appassionati ad auto e moto(non tutti,naturalmente:ma rispetto alle generazioni precedenti molti meno)e tendono a vederli come commodities.
Gentile Direttore, anche se da tempo (classe 1954) non appartengo più alla categoria dei giovani sono d'accordo con loro nel ritenere che gli attuali limiti autostradali siano più che sufficienti. Questo soprattutto, se non esclusivamente, per le condizioni di traffico intenso e manutenzione delle nostre autostrade: se percorre in un qualunque giorno feriale la A1 o la A22 vedrà file ininterrotte di mezzi pesanti che costringono le auto a mettersi in colonna per sorpassarli; se poi, come sulla A22, ci sono due sole corsie ed un camion cerca di superarne un altro nel tratto in cui ciò è consentito, si è costretti ad andare a 90 km/h nella corsia di sorpasso, altro che 130!. D'altra parte, anche elevare il limite a 150 km/h non abbrevierebbe granchè i tempi di percorrenza, dato che ben difficilmente, per i motivi sopra esposti, sarebbe possibile mantenere questa velocità con costanza. La libertà che dà l'automobile si può assaporare anche senza sentirsi dei rallymen. Il vero problema sono i limiti sulle strade extraurbane, messi spesso e volentieri, come giustamente osserva, per tosare gli automobilisti: gli attuali limiti di 90 e 110 km/h dovrebbero essere inderogabili, lasciando al conducente la responsabilità di adattare la velocità alle condizioni del traffico, della visibilità e del fondo stradale
non che in autostrada i limiti siano più sensati che fuori: i 60-80-90 si sprecano...
Sorge il dubbio trattarsi di un classico sondaggio da disinformazione o quantomeno pensato da classici utenti medi mal mondati, della domenica e mangia chilometri professionali. Che senso ha “i sistemi di controllo della velocità sono troppi, o distribuiti correttamente” e “segnaletica”?, forse 3 decenni fa o dall’avvento dei Tutor Minniti il cui “sapore di trappola” ben conoscono dal 2016 gli utenti della A16 e gradualmente verrà portato (sempre a debito pubblico) alla mensa dei tanti distratti fatalisti; e quale segnaletica, quella sempre più simile alle altre strade, come i 40 Km/h delle corsie d’immissione o quelli dei cantieri con demenzialità, variabilità e durata (riferita anche alle ore non operative, come dovrebbe essere ad es. nelle aree scolastiche) da rimbecillire? E qualche domandina sulla tutela della comportamentalità dell’utenza (o rilievi d’infrazione)? Cosa pensano gli italiani, la percepiscono, la trovano ben distribuita sugli agli Art. (tutti!) da P. a P.? Meno dubbi vi sono per contro su come le disinformazioni vengono veicolate alle masse.
Io per fortuna ormai uso raramente l'autostrada.
Nonostante abbia una sportiva di grossa cilindrata in garage, nel quotidiano uso una vettura piccola, e comunque in autostrada sono sempre andato piano, a prescindere dall'auto.
Circa la qualità della autostrade, per quanto ho visto, non mi pare in Europa siano messi meglio di noi, Germania compresa, anzi. Peraltro, non credo sarà l'infrastruttura chiave del futuro.
Sui limiti, per me vanno bene quelli attuali.
Semmai vorrei li rispettassero i mezzi pesanti (davvero troppi; spostiamo troppe merci e troppo su gomma), che sforano di 10-30 km le velocità cui dovrebbero andare.
"modalità complottista ON".
i giovani chiedono l'abbassamento dei limiti, autostradali chiedono i 30 in città e chiedono la riduzione dell'uso dell'auto per un mondo migliore.
Penso che di sondaggi con tali risultati ne vedremo molti. Utilità? Condizionare la gente alle decisioni che verranno prese tra breve, ovvero abbassamento dei limiti e costrizioni a tenere l'auto in casa per ridurre il consumo di carburante.
Come anche ci metteranno a stecchetto su utilizzo dei condizionatori e poi dei riscaldamenti.
"modalità complottista OFF".
Sondaggi pilotati come molti, fa comodo far credere che il mondo giri così. Magari i giovani sono davvero disaffezionati all'auto e quindi rispondono quello che sembra più "correct".
Riguardo alle autostrade può andarmi bene anche il limite a 130, basta che però non diminuisca. Piuttosto facciano la manutenzione e diminuiscano i pedaggi, che sono follia.
PS: il petrolio oramai è tanti giorni che è più o meno costante. Qualcuno glielo fa presente al governo che i prezzi salgono lo stesso? Non vorrei che come con gli incentivi auto, tutti se ne approfittino governo incluso, che comunque incamera maggiore IVA se il prezzo, quindi recupera parte dello sconto fatto.
Lucio, complottista o no, i tentativi di condizionamento delle persone negli ultimi tempi sembrano la norma.
"che comunque incamera maggiore IVA se il prezzo, quindi recupera parte dello sconto fatto."
Doveva essere: che comunque incamera maggiore IVA se il prezzo SALE, quindi recupera parte dello sconto fatto".
Con le autostrade scalcagnate che ci ritroviamo, sottoposte a perenne manutenzione, con i rimbambiti che guidano zigzagando fra le corsie con il loro megaSuv o la loro Panda sprint come se fossero nei circuiti di F1, mi stupisco che ci sia qua chi proponga di elevare o eliminare addirittura i limiti di velocità (nella convinzione mal celata e altrettanto mal riposta di essere esente dal rischio di subire od infliggere danni): per fortuna le nuove generazioni sembrano pensarla diversamente, è secondo me un buon segnale.
Viaggio molto in autostrada sia per lavoro che con la famiglia. In autostrada sarei per alzare il limite a 150 km/h tanto spesso quando ho strada libera ci si arriva senza manco accorgersi. Il problema sono le manutenzioni: una volta l'autostrada era come una tavola da biliardo sempre liscia e ben tenuta con asfalto con pochi anni di vita perché veniva rinnovato spesso,quindi più sicuro. Ora ci sono un sacco di buche mal rarroppate manco si percorresse una strada comunale. Inoltre bisogna che la Polizia Stradale con l'ausilio delle telecamere sui tabelloni a messaggio variabile o del traffico sanzioni tutti quegli idioti che viaggiano in corsia centrale con la corsia di dx libera. Sono veramente odiosi perché se te li trovi mentre sta arrivando uno in sorpasso più veloce di te o devi frenare o devi sorpassarlo a dx. Per quanto riguarda i giovani di oggi sono attenti solo al telefonino o ai social media. Del resto non gliene importa niente. Mica come noi che non si vedeva l'ora di arrivare a 18 anni per prendere la patente e sognare di guidare una Uno Turbo o una 205 GTI o la Golf GTI. Che ne sanno questi...
Per me i limiti generalizzati sulle autostrade non dovrebbero esistere. Semmai in certi tratti, tipo la FI-BO panoramica e simili. Mio figlio, molto giovane (18 anni e mezzo) è d'accordo con me. Suo cugino, molto giovane (22 anni) è d'accordo con me, anzi, anche di più..., altri ne conosco che sono d'accordo con me. Non so SWG chi abbia intervistato. Peraltro, non è che senza limiti uno non possa andare a 130 se vuole.
Va benissimo i 130/km orari in autostrada,tanto pochi lo rispettano.Io viaggio spesso in autostrada ,percorro molti km l’anno su e giù sulla rete autostradale italiana.La mia media?Viaggio tra i 140/145km /h ,troppo?No a questa velocità ho la fila dietro di auto che mi chiedono di liberare la corsia di sorpasso,ma quello che mi stupisce è la quantità di veicoli commerciali (furgoni)che mi superano.Provate poi ad andare da Roma a Napoli il pomeriggio dopo le 15.00, sembra di essere entrati in un GP. di formula uno dove anche le Panda volano molto al di sopra del limite.Velocità sostenute anche in condizioni meteo avverse.La sistuazione migliora di molto di notte .In questa condizione di oscurità i limiti di velocità delle vetture sono quasi tutti nella norma.
Non sono un gran macinatore di km, ma da quel che vedo in giro ritengo che i 130 vadano benissimo in quanto ad una oggettiva sicurezza dei veicoli moderni non corrisponde un' adeguata maturità e correttezza di chi guida.Non so se è una mia sensazione ma tra le varie scorrettezze sta prendendo piede sulle rotonde ( abito a nord di Milano) il "simpatico vizietto" di fintare una svolta a sx per poi girare a dx...
A volte fanno più rumore le minoranze, mi riferisco a giovani che vorrebbero limiti bassi...Ad ogni modo la gioventù di oggi non ha l'auto tra le priorità, l'interesse tecnico è scemato e lo sport motoristico fa meno presa, dato che le tante categorie minori e le varie espressioni del motorismo sportivo (F3, Turismo, Prototipi, Rally) sono molto meno seguite rispetto a qualche lustro fa. Di fatto si parla solo di F1, Moto GP e qualche volta della Formula E (per carità...). Abbiamo più volte ricordato i tempi passati, quando l'aspetto prestazionale quasi monopolizzava l'interesse, anche a livello pubblicitario. Non sorprende che ai ragazzi freghi poco dell'andatura autostradale. Non vedo in loro neanche la percezione della libertà concessa dall'auto, quella di spostarsi come e quando si vuole. Piuttosto, si adattano ai mezzi pubblici (e questo "scollerà" sempre di più le città dalle campagne e dai centri minori. Ma i fautori del car sharing quando devono far esempi, tirano in ballo sempre Milano. Mai Formazza, Visso o Erice...). Quanto al limite, tutto sommato i 130 mi stanno bene: potrà sembrare strano per uno che ha sempre dato importanza alle prestazioni e ancora oggi, di suo, giudica un'auto anche dalla velocità massima. Ma di fatto i miei viaggi autostradali scorrono tutti tra i 120 e i 130; mi concedo, quando non c'è davvero nessuno e comunque non più di 2 o 3 volte l'anno, una tirata di qualche km (una volta i saggi dicevano che il motore ogni tanto andava sfruttato...). Personalmente, preferirei che in determinate strade extraurbane i 90 diventassero 100 (a mio avviso molte vetture reggono meglio la marcia superiore), e i 50 di molte periferie di fatto deserte si assestassero almeno sui 60, maggior scorrevolezza. E invece tocca leggere le stramberie di non so che genialoide del comune di Milano, ovviamente politicizzata, che vuole i 30 orari tanto la velocità media è bassa. Questi nobel dell'idiozia credono, o vogliono far credere, di ridurre l'inquinamento, ma in realtà mirano solo a far cassa. Poco sopra ho scritto un cenno sulle pubblicità "prestazionali" del passato: con la Cina che la fa da padrone e tutti che si sdraiano verso l'improbabile elettrico, ecco che le prestazioni spariscono, a parte gli zero-cento inutili e pericolosi di alcune costose auto a batteria. E case come Volvo, da sempre attive sul fronte sicurezza ma in grado di offrire anche veicoli di un certo piacere (480, e la sfortunata erede C30, nata tardi), se non di esplicita brutalità (850 T5; ricordate le wagon in gara nel campionato turismo inglese?), oggi provano a fare il politicamente corretto bloccando la punta massima a 180. Cosa che le assimila a molte elettriche (mezzi che a certe andature diventano davvero problematici a livello di autonomia). Che dire d'altro? Di sicuro un grazie a Porsche e Toyota, che in due giorni hanno presentato due modelli d'eccezione con il cambio manuale, un vero e proprio scossone emotivo che mi ha ridestato dal torpore paludoso di questi anni. Faranno "volume" con altri mezzi, ma le due case vanno ringraziate perché sanno ancora offrire vetture d'eccezione (911 Sport classic e Supra) ai fortunati superstiti amatori, e qualche pagina da leggere agli appassionati ormai concentrati solo su Youngtimer e Ruoteclassiche...
Credo che al giorno d'oggi più che una verifica dei limiti di velocità, serva una pesante verifica dell'idoneità alla guida (volgarmente, rilascio o rinnovo patente) visto la quantità di persone che pensano l'auto come prolungamento del divano, del salotto di casa o dell'ufficio, facendo qualsiasi cosa a bordo, meno che prestare attenzione ad una cosa sempre molto rischiosa come guidare un'autovettura.