
Oggi riconoscere il tipo di auto in arrivo soltanto dal suo rumore, fatte poche eccezioni ed escludendo ovviamente tutte quelle elettriche, è praticamente impossibile. Appartengono a un passato sempre più lontano i ricordi dei rombi delle Alfa Romeo, del bicilindrico delle 500 e così via. Vi manca tutto questo?
Me ne sono reso conto qualche giorno fa a casa di un conoscente che abita in una villetta della prima periferia. Stavamo chiacchierando quando si è sentita una vettura arrivare e poi parcheggiare nel vialetto comune ad altre villette tutte intorno. “È tua moglie?” gli ho chiesto e lui mi ha risposto “Non so, guardo.”
Lì ho realizzato una cosa normale cui però non avevo mai fatto caso, o comunque non ci avevo dato peso: oggi le auto sono tutte silenziose uguali, neppure i motori diesel, se sono caldi, si riescono a distinguere, a meno di non prestarci molta attenzione.
Certo, se ad arrivare era una Ferrari magari uno non saprebbe riconoscere la marca con esattezza, ma di sicuro non la confonderebbe con l’utilitaria della moglie, ma in cento altre situazioni chi è che ha più un orecchio allenato o sufficientemente capace di distinguere una vettura da un’altra?

La guerra all’inquinamento acustico ha fatto progressi incredibili e in assoluto è un bene indiscutibile, tanto è vero che oggi quando si sente una grossa moto accelerare e scalare le marce su prova spesso un senso di fastidio perché è un fatto raro, fuori dal comune. Eppure c’era un tempo che si apprezzavano i mezzi anche per il rumore caratteristico che li distingueva. L’udito era uno dei cinque sensi che veniva allenato, così come l’odorato perché gli oli più prestazionali si apprezzavano subito e i più esperti non sbagliavano mai il lubrificante usato. Ma anche il tatto, perché anche bendati, scorrendo con la mano sulla carrozzeria non ci si poteva sbagliare su che tipo di vettura fosse, e la vista da lontano distingueva chi arrivava perché i colori (e i bicolori) erano spesso differenti senza la marea dei grigi metallizzati a farla da padrone. Vogliamo poi parlare del gusto? Beh, in senso proprio non andrebbe contato perché nessuno assaggiava pezzi di auto, però nel senso estetico bisogna dire che la differenza delle carrozzerie e la loro linea si apprezzava con molta più facilità.
L’omologazione ha vinto sia perché imposta dalla sicurezza, dai consumi o dal gradimento che va per la maggiore, sia perché di osare qualcosa di differente non ha più voglia nessuno, nemmeno i tedeschi che scendevano in Italia con le loro Bmw giallo canarino, arancioni, verde pisello. Piuttosto che uscire dal coro e farsi ammirare si preferisce non correre il rischio di farsi criticare. Tutti mediocri uguali: è più tranquillizzante.
È un passo avanti? Sarà che i ricordo le notti in attesa del passaggio delle auto da rally, e da lontano non solo io, ma tutti quelli a bordo strada, capivano se arrivava una Lancia Stratos dell’University Motors con lo scarico 6 in 1, l’Alfetta turbo dell’Autodelta con il turbo che cinguettava, il borbottio roco dell’otto cilindri e delle Triumph TR7 mentre adesso, anche in gara, i rombi sono sempre gli stessi e bisogna aspettare le vetture per capire chi è che ci sfreccia davanti.
Insomma:”Era tua moglie?” “No, era una Peugeot di uno che suonava alla casa di fianco.” Già.
COMMENTI(46)
Gent. mo Cavicchi,
La ringrazio per questo spunto di riflessione.
Non importa se sia un bene o un male: la strada è stata imboccata e sarà percorsa tutta. Fine della storia. Personalmente ritengo sia un declino inesorabile che tuttavia renderà meno indigesto il passaggio all'auto elettrica. Mi spiego: una volta che le auto avranno tutte il cambio automatico, una guida infarcita di "aiuti", ed un motore che non riesci più nemmeno a sapere se gira o meno se non guardando la strumentazione, allora non avrà più senso rimpiangere il termico, figuriamoci il suo rumore. Emozionalmente i sensi saranno "spenti" su quel fronte e il passaggio riguarderà solo autonomia , colonnine e tempi di ricarica. La colpa non è solo dei burocrati, della lotta ai dB o alle emissioni. Tempo fa, parlavo con un ragazzo del suo ultimo acquisto: una fiammante Peugeot 206 accessoriata di tutto punto. Cercava di parlarmi dell'infotainment...io volevo sapere qualcosa sul motore. A parte "è Diesel" , non seppe dirmi altro. E no: non era un caso isolato. Se dai configuratori on-line non si riesce a sapere nè quanti cilindri nè com'è la curva di coppia nè addirittura il valore della coppia stesso e a volte nemmeno la cilindrata, allora il "problema" non è di quel ragazzo. Se la Mercedes può condividere un (seppur validissimo) propulsore con la Clio e la Dacia, non è solo un esempio di joint venture . E' un qualcosa di culturale. Stiamo vivendo un cambio epocale e rapidissimo che va ben oltre il passaggio all'elettrico. Cambia la concezione di auto, la conoscenza e la percezione che si ha di essa.
Rimarrà uno zoccolo duro di appassionati rumoristi ma... fino a quando?
Non avevo ancora 5 anni quando pretendevo di dire a mio padre quando cambiare marcia perchè dovevo sentire il boxer della sua Alfa 33 1.3S cantare fino alla zona rossa del contagiri. E' ovvio che sono esperienze che ti segnano e che ti porti dietro per tutta la vita.
I bimbi di oggi ne vivono altre. Migliori? Peggiori? Altre, diverse. Cedere alla tentazione dicendo che "ai tempi" era meglio, è facile . Forse perchè in fondo è proprio così.
Un caro saluto.
COMMENTI
+ Inserisci un commentoGent. mo Cavicchi,
La ringrazio per questo spunto di riflessione.
Non importa se sia un bene o un male: la strada è stata imboccata e sarà percorsa tutta. Fine della storia. Personalmente ritengo sia un declino inesorabile che tuttavia renderà meno indigesto il passaggio all'auto elettrica. Mi spiego: una volta che le auto avranno tutte il cambio automatico, una guida infarcita di "aiuti", ed un motore che non riesci più nemmeno a sapere se gira o meno se non guardando la strumentazione, allora non avrà più senso rimpiangere il termico, figuriamoci il suo rumore. Emozionalmente i sensi saranno "spenti" su quel fronte e il passaggio riguarderà solo autonomia , colonnine e tempi di ricarica. La colpa non è solo dei burocrati, della lotta ai dB o alle emissioni. Tempo fa, parlavo con un ragazzo del suo ultimo acquisto: una fiammante Peugeot 206 accessoriata di tutto punto. Cercava di parlarmi dell'infotainment...io volevo sapere qualcosa sul motore. A parte "è Diesel" , non seppe dirmi altro. E no: non era un caso isolato. Se dai configuratori on-line non si riesce a sapere nè quanti cilindri nè com'è la curva di coppia nè addirittura il valore della coppia stesso e a volte nemmeno la cilindrata, allora il "problema" non è di quel ragazzo. Se la Mercedes può condividere un (seppur validissimo) propulsore con la Clio e la Dacia, non è solo un esempio di joint venture . E' un qualcosa di culturale. Stiamo vivendo un cambio epocale e rapidissimo che va ben oltre il passaggio all'elettrico. Cambia la concezione di auto, la conoscenza e la percezione che si ha di essa.
Rimarrà uno zoccolo duro di appassionati rumoristi ma... fino a quando?
Non avevo ancora 5 anni quando pretendevo di dire a mio padre quando cambiare marcia perchè dovevo sentire il boxer della sua Alfa 33 1.3S cantare fino alla zona rossa del contagiri. E' ovvio che sono esperienze che ti segnano e che ti porti dietro per tutta la vita.
I bimbi di oggi ne vivono altre. Migliori? Peggiori? Altre, diverse. Cedere alla tentazione dicendo che "ai tempi" era meglio, è facile . Forse perchè in fondo è proprio così.
Un caro saluto.
ma qua non sono nemmeno le mere regole commerciali.
Qua sono proprio i governi che con tasse e regolamenti vogliono imporre un qualcosa. E poi si vendono per "liberali".
@Lucio Bruschi: il cambiar dei tempi è inevitabile e poichè il mercato va là dove c'è più business, pian piano determinate scelte saranno inevitabili. Ebbene sì: quella dell'ambiente è una scusa vigliacca ed ipocrita. Vogliamo esser amici dell'ambiente? Bene: un SUV è meno efficiente di una berlina. Seguendo la logica della salvaguardia ambientale, chi dei due dovrebbe sparire? Perdonate lo sfogo fuori tema. Un saluto
Condivido, Lucio.
@Guglielmo V: ben scritto, aggiungerei solo che, a maggior ragione, devono essere potenziati gli spazi e le risorse (riviste del settore per prime) dove gli appassionati possano trovare il modo di approfondire gli aspetti anche tecnici. Anche nelle nuove generazioni l’interesse c’è, basta saperlo coltivare (il direttore di Ruoteclassiche ci riesce benissimo)...
Come sempre Lucio, abbiamo le stesse idee. Soprattutto di libertà.
a me può anche andar bene il cambiare dei tempi. Non tollero il farli cambiare per forza.
Non ho niente in contrario se varie persone acquistano ed acquisteranno vetture elettriche. Loro guidano quelle, io mi guido la termica a benzina. Loro vogliono il silenzio, io mi godo il borbottio dello scarico.
Ma qua, il problema è che ti impongono il passaggio. Si parla di eliminare il rumore, di eliminare il termico ecc ecc. Non si parla di "società liberali"? Ed invece di fari scegliere ti impongono la scelta. Questo è sbagliato e mi fa letteralmente arrabbiare.
La transizione dovrebbe essere spontanea, senza incentivi e disincentivi. Ma si vede che a chi gestisce il business non va bene.
E non ditemi che c'è un pianeta da salvare perchè non lo salvi rompendo i maroni a cittadini sulle auto ad utilizzo privato in occidente. Intanto dovresti vedere cosa succede nei Paesi in via di sviluppo, dove milioni di vetture Euro 0 (oltretutto che dovevano essere rottamate da noi) circolano tranquillamente. Per non parlare del traffico di merci e per non parlare di tutto il resto. Le emissioni delle nostre vetture sono una piccola parte del totale, non ricordo che in questa sede, venne quantificata sul 12% includendo tutto il trasporto su gomma (anche quello commerciale ed industriale).
Se poi pensiamo che la Fiat fece un motore bicilindrico (il TwinAir) anche con lo scopo di ricordare il rumore della 500 d'antan ( e visto che gli altri aspetti vintage - estetica, interni, ecc- erano apprezzati), ma spesso il commento era "troppo rumorosa" oppure "rumore fastidioso", allora si capisce che il suono, forse, non è più un appeal...
E' la prima volta che leggo di questo "retroscena" circa le origini del twin air: a me risultava solo che da subito in Fiat gli addetti ai lavori si fossero resi conto di aver "toppato" e che l'avrebbero "ucciso da piccolo", se solo avessero potuto (con buone ragioni, come è noto a chiunque l'abbia provato).
Certo è che il sig. Feroci oggi avrebbe tante difficoltà a distinguere i suoni tra materiali e motori condivisi :)
L'unica certezza è che non cadrebbe più sulla Ibiza - Uno, anche perché una discentente della Uno[leggi Punto] non c'è più...
https://m.facebook.com/circoloculturalemariobrega/videos/1714718785213704/
scena epica :D
Il suono che mi piaceva più di tutti era quella della Ferrari BB, ma riconoscevo quasi tutte le auto. Adesso distinguo benissimo l'orrendo rumore del 3 cilindri della mia Yaris, quello di una Subaru Impreza pompata di uno che sta qua di sotto, della 500 Abarth e poco altro. Se fossero oggi tutte rumorose come allora mi piacerebbe? Non lo so, certamente per me è un aspetto importante ma non in cima alla classifica per valutare un'auto. Per le gare, l'uguaglianza dei rumori è figlia delle stolte regole che ci sono che impongono a tutti motori con le stesse caratteristiche. Anche i regolamenti di F1 sono ormai figli di un'epoca in cui si vuole regolare (cioè imporre alla fin fine) anche quante volte si va in bagno.
Ci sono due categorie, quella del profumo di benzina del suono del motore del guidare una macchina con il fondo schiena del portare una macchina Dove vuoi tu, e quella del farsi portare a spasso dell'essere seduti su una poltrona di sfiorare uno schermo e se possibile nemmeno girare il volante, che tristezza, (la seconda)
il prossimo passo sarà l'impedire di toccare con mano una donna. In Svezia ci stanno già riuscendo :P
@Lucio Bruschi: Gli acronomi inglesi oramai, piaccia o no, sono entrati a pieno titolo presenti nell’industria automotive: ICE, MHEV, FHEV, PHEV, EREV, BEV (in ordine di “elettrificazione”) sono oramai di uso comune, facendoti vergognare come un ladro quando ne salta fuori uno nuovo (non parlo solo dell’elettrificazione del veicolo, ma in generale) e non sai cosa vuol dire, a maggior ragione nell’epoca del Covid, nella quale, facendo le riunioni in virtuale, non puoi nemmeno dare una gomitata al collega di fianco chiedendogli “ma che cavolo vuol dire questa sigla?” (a parte che il più delle volte ti risponde “e che ne so io? Lo stavo per chiedere a te”)
Sempre meglio del DEF ( documento di economia e finanza, che è un modo elegante per definire la stangata fiscale), anche se speriamo tutti nel MES (meccanismo europeo di stabilità)...
Ma io parlavo anche di acronimi come NIT (nodo info telematico, che tra l'altro è in italiano), DRL (day running lights), RHT (retrachable hard top), CCM ( carbon ceramic matrix), FAP ( filtro anti particolato. Anche questo in italiano), ecc
già... acronimi ed elettrificazione. Motivo in più per detestare gli acronimi :D :D
Da persona giovane e abituata a usare prevalentemente veicoli elettrici, trovo la silenziosità una delle caratteristiche più belle di queste vetture. Noto anche che molta gente è solo infastidita quando sente il rumore di un ICE, mentre le persone con cui parlo fanno sempre complimenti riguardo alla silenziosità della mia moto o dell'auto di mio padre, e anche spesso i passanti sono incuriositi da questo silenzio e vengono a chiedere cose del tipo "Ma è elettrica? Che modello è? Come va?" eccetera... E poi, sono fermamente contrario all'inquinamento acustico: a uno piace sentire il sound della sua auto? Liberissimo di apprezzarlo, ma non devo subirlo anche io. Quindi, se va in pista, faccia pure il rumore che vuole, ma sulla strada è spesso fastidioso, specie ai semafori: io giro con un'auto silenziosa per ridurre l'inquinamento (anche acustico) e per apprezzarne l'assenza di rumore e sono costretto ad ascoltare quello di altri che pensano che la loro auto produca "musica" e che sia piacevole per tutti? Poi, ok, in una situazione in stile Norvegia, dove l'auto elettrica o ibrida ce l'hanno tutti e le vetture rumorose sono quattro in croce non ci sarebbe tanto da lamentarsi, e sentire un'auto d'epoca ogni tanto non darebbe nemmeno fastidio...
Lucio bruschi, era una Mini Cooper D del 2017...
Posso essere d'accordo sul fatto che il rumore, qualsiasi esso sia, non è educato farlo "subire" agli altri. Sicuramente non considero un "difetto" delle auto elettriche la mancanza di rumore, anzi, tant'è vero che, come dice Lucio, le vetture ICE di un certo livello non sportive sono estremamente silenziose (e, invero un po' egoisticamente, più da dentro la vettura che da fuori). Sul fatto che per te è assurdo che uno non possa sopportare un rumore continuo, ti do' ragione se parli ad esempio, di una Panda 4x4 prima serie: io la ho avuta, vettura fantastica, ma da non farci viaggi troppo lunghi ( tra l'altro condivide con le vetture elettriche una non troppo alta autonomia...), ma già con la mia auto attuale, che ha 18 anni ed è una Fiat, il fruscio aerodinamico supera quello del motore. E comunque uno è libero di apprezzare il "rumore" (o musica) che gli piace: c'è chi ama Mozart, chi il rap è chi un assolo di batteria di Nick Mason (e non lo cito a caso)
Perdonami ma nei video di Tesla (e qua nomino il non plus ultra) in autostrada, il rumore dei pneumatici e un ronzio del motore lo si avverte lo stesso. Un motore a benzina moderno su di una vettura non sportiva ed equiparabile (BMW, Audi o Mercedes) non vibra e non si avverte più del rumore degli pneumatici.
Se prendi una categoria inferiore il rumore aumenta ma pure in una elettrica peggiora l'insonorizzazione. Ovviamente parlo ad andatura costante o comunque non in accelerazione piena (situazione che non avrebbe senso valutare).
Vabbè... si vede che hai l'orecchio sensibile a quel tipo di suono o che l'ultima vettura a benzina che hai guidato era vecchia (per vibrare pure).
Ma io potrei anche capire il rumore in accelerazione, ma non capisco come possa essere gradevole viaggiare per anche solo 1 ora con un continuo rumore di sottofondo. Non si può negare che sia più rilassante viaggiare in silenzio e con meno vibrazioni. Solo questo.
cercare il confort acustico in un mezzo come la moto mi pare paradossale. E sicuramente viaggiare con il casco in una moto turistica non è così rumoroso da dare fastidio.
"Rombo" l'auto di scuola guida?
Non oso pensare le convulsioni se passasse una Maserati.
Scusa ma sembra inverosimile una cosa del genere. In molte auto contemporanee in versione normale è predominante il rumore di rotolamento dei grossi pneumatici piuttosto che quello del motore.
A me pare più fastidioso il ronzio di una elettrica, lo trovo insopportabile, sembra le automobili radiocomandate in versione grande.
lucio bruschi, non ho detto che non sopporto nessun tipo di rumore, ma che mi dà fastidio quello dei veicoli perché produce una grande parte dell'inquinamento acustico e soprattutto perché è facilmente evitabile. Ho guidato veicoli termici (alla scuola guida) e trovavo fastidiosissimo guidare con un continuo rombo di sottofondo (in particolare penso a quando ho fatto la patente per la moto), mentre è molto piacevole e rilassante un veicolo che garantisce un buon comfort acustico.
"ICE"? Questo vizio di parlare ad acronimi come gli inglesi.
Immagino viva in un eremo da solo visto che le da noia il rumore. Mi dispiace veramente pensare ad un giovane che detesta il sound delle auto (di solito ai giovani piace il rombo di una Ferrari). Deduco che eviti anche le discoteche e tutti i luoghi affollati in cui, per ovvia conseguenze, si ha rumore.
Ho una alfetta, e quando la uso il suo suono mi fa impazzire, mi sono reso conto che quando passo per le vie del paese tutti mi sentono e mi sono anche chiesto "forse fa troppo rumore", ma che troppo rumore questa è musica ed è un piacere sentirla altro che ibride ed elettriche
Il brontolio dei bialberi Alfa Romeo o anche il suono metallico del boxer Alfa Sud(sarebbero stati da impiccare chi aveva deciso questo nome a una vettura meccanicamente due spanne sopra modelli analoghi) l'ho ancora nelle orecchie !
Alfasud Sprint 1^ serie: non l’ho presa nel 1980 per lo stupido pregiudizio legato al nome, ma nel 2017 ed è stato uno dei migliori acquisti automobilistici che abbia mai fatto: per me è fantastica, proprio a partire dal rombo (e pensare che ha solo 76 cavalli...)!
"Tutti mediocri uguali: è più tranquillizzante"
Già, l'omologare i gusti porta a questo: tutti mediocri. Ma pare che molti godano nel sapere che alla fine siamo tutti mediocri uguali e che venga perseguitato chi prova ad ergersi ad uno status differente.
Ricordo i tempi della Formula 1 con i motori tutti diversi, in cui da bambino, ad occhi chiusi, riconoscevi se era una Beetton, una McLaren od una Ferrari.
La guerra al rumore sulle auto la trovo giustificata ma mi sembra abusata. Versioni sportive delle vetture hanno sound inesistente e costruito dagli altoparlanti. Perchè? Alla fine quante versioni sportive di un determinato modello circoleranno? E quell'esiguo numero giustifica il doverle silenziare? O forse è solo voglia di risparmiare soldi nel progettare e costruire una buona linea di scarico pur vendendola a prezzi stratosferici?
Poi passano moto che paiono non avere nessun limite al chiasso che provocano (comunque sono sempre poche). Ma gli scooter? I cinquantini insopportabili che urlano come un animale in agonia e i grosso scooter che addirittura montano Akrapovic come fosse una Panda con scarico Remus.
Il controsenso.. questo non capisco e mi fa letteralmente arrabbiare. In ogni cosa, dall'ecologia alla società al Covid alle auto, è tutto un controsenso continuo. Anche oggi un esempio. Mi si guasta il rasoio elettrico per la barba e dovrò comprarne un altro. Possiedo anche kit pulizia e testine di ricambio ma il modello che avevo oramai non esiste più e quelli nuovi ovviamente richiedono nuovo sistema pulizia e nuove testine. Quindi per una cosa rotta c'è da cambiarne 3 (e solo perchè hanno voluto modificare le geometrie, nessun miglioramento effettivo). E poi si parla di ecologia....
Mi arrivano delle batterie... vari involucri di plastica uno dentro l'altro per la sicurezza "bambini" più volantini di pubblicità.... e poi si parla di ecologia. Oltretutto mi sono arrivati 3 pacchetti in 3 spedizioni... peccato che sia il solito negozio. E poi si parla di ecologia.
Pare che l'ecologia esista solo quando c'è da pagare tasse o viaggiare con l'auto.
Golf 8 GTI ottimo sound. Skoda Octavia RS benzina... sound inesistente nonostante il doppio scarico vero. Sentiremo la Leon Cupra quando uscirà la versione benzina. Perchè tali scelte?
Inoltre ripropongo il quesito sull'aumento spropositato di prezzo delle versione sportive. Golf R... 53mila euro. Ma non veniva 43mila la precedente?
È tutta questione di orecchio. Dal rumore del motore capisci che auto o moto sta arrivando e, a seconda del caso, sorridi oppure fai una smorfia. Perché o c'è musica oppure c'è solo rumore...
Il suono dei motori (non riesco a definirlo rumore) è qualcosa che ormai è andato perduto. Ricordo ancora con malinconia il tempo passato alla finestra alla fine degli anni '60 giocando a riconoscere le auto dal suono del motore. E sì, riconoscevo anche quella di mio padre, quando tornava dal lavoro, una Fiat 2300 S coupé che, con il suo 6 cilindri aveva una suono tutto suo. E poi le notti ai rally, dove nel secolo scorso era facile indovinare l'auto in arrivo. Ora per caratterizzare una sportiva ti senti dire dal concessionario: "...nella modalità sport cambia anche il rumore del motore nell'abitacolo...". Infatti, dopo che ti hanno fatto pagare centinaia di euro per un impianto HiFi questo viene utilizzato per riprodurre artificialmente il suono della meccanica! Ecco, questa proprio non riesco a digerirla, meglio il silenzio!!
Nell’articolo... non voglio dilungarmi, io sono un “giovane” annata ‘83, non ho vissuto gli anni d’oro, ma ho avuto mezzi old School... civic 1.6 VTI, Renault 5 gt turbo, punto GT, Subaru Impreza, bmw m3 e36, ecc... per me questa “evoluzione” è mortificante... spero di morire prima che accada l’irreversibile...
Mah... io che da casa mia sento il rumore delle vetture che girano all'autodromo di Monza e sono irresistibilmente attratto ad attraversare il Parco per "andare a dare un'occhiata"...; che entrai nel tunnel sotto il Lowes a Monaco e, avendo dimenticato i tappi per le orecchie, non potei fotografare Senna perchè con le mani dovevo coprirmi le orecchie per proteggermi dall'urlo lacerante del suo Honda V12; che a Le Mans capivo che arrivava la Mazda 787B sentendo da lontano il suono (per me bellissimo) del suo motore rotativo;... ecco, io dovrei rammaricarmi per tutto questo, per il rumore dei motori ottenuto artificialmente (negli abitacoli) con degli altoparlanti, per le vetture elettriche che hanno bisogno di un generatore di rumori per avvertire i pedoni; dei motori Diesel quasi silenziosi, però "è il progresso, bellezza" , speriamo solo che ci saranno altre cose (prestazioni, ecc) che ci entusiasmeranno . Comunque vorrei far notare che -anche se in senso metaforico- Diodato ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone intitolata "Fai rumore" e non, per dire, "Fai silenzio"
Quella delle Alfa è musica, anche se l'involuzione c'è stata pure lì ed il suono del motore della QV non è da finestrino abbassato come quello del bialbero o del boxer. Ma non mi parlate di rumore dei motori a gasolio di ora come di allora: a costo di beccarmi dello snob lo considero tuttora il rumore "della miseria" come lo chiamava mio padre; considero le auto sportive o di prestigio con il motore a gasolio, con il rumore da trattore al minimo più o meno mascherato, come aberrazioni; meglio elettriche, arrivo a dire...
Ma come, il suono della 127 diesel 1300, rigorosamente aspirato, non ti piaceva?
si, il sound dei diesel lo trovo pure io spiacevole.
Peccato che ora lo si tolga anche ai benzina.
Si, anch'io sono di questo parere per i motori a gasolio (non ho mai sentito il suono di quello dell'Audi LMP1 che ha corso e vinto a Le Mans, però...)
Mi manca, mi manca eccome! Dal timbro inconfondibile dei bialberi storici all'urlo rabbioso dei Twin Spark 16v che allungavano fino a quasi 7500 giri/min, passando anche per i boxer, sono cresciuto con le iniezioni di adrenalina che i motori Alfa Romeo mi hanno saputo regalare. Se penso agli "zzzzzz" e "vvvvvvvvv" tutti uguali e tutti mortalmente piatti delle elettriche di oggi e di domani mi vien da piangere. Saranno anche politicamente corrette, ma saranno la morte della passione. Chi ha la fortuna di custodire in garage motori rabbiosi e adrenalinici (e non necessariamente con centinaia e centinaia di cavalli!) farebbe bene a non separarsene mai in futuro: diventeranno un farmaco antidepressivo, benefico e da assumere periodicamente per non morire di tristezza.
La rumorosità è un "difetto" di tutti i macchinari(come le vibrazioni), ma il marketing vi ha fatto credere per anni che fossero dei pregi; è così evidente che i nostalgici lo rimpiangono!
È kafkiano...chissà se i nostri nonni rimpiangevano il fatto di non dover più guidare con occhialoni e cappotto di pelle e se in nostri padri morire di caldo in estate!
@Luca B. : citazione perfetta; questo articolo eccezionale dovrebbe essere uno spunto per un'inchiesta della rivista sui tanti lati oscuri di questa corsa all'elettrico con la completezza ed il risalto che merita (io di pseudoinchieste in incognito presso concessionari, saloni d'auto e officine non ne posso più...)
E' marketing anche quello che si vede sull'elettrico e i suoi presunti vantaggi. Consiglio di acquistare il numero di dicembre di Quattroruote e leggere l'articolo di Cavicchi, editoriale che chiude la rivista. I fautori dell'elettrico mica vanno in giro a dire che in Africa un numero imbarazzante di bambini viene impiegato nelle miniere di cobalto, altro elemento cardine per le batterie...
Bell'e pronto per l'elettrico, quasi cotto, ma non speri di convincere nessuno, almeno qua dentro, con questi argomenti "gretini" (cioè degni dell'approvazione di Greta, che però tace da un pezzo, dev'essere tornata a scuola). ; )
E' forse l'elemento che più deprime la mia user experience con l'elettrico: il rombo, per meglio dire, la voce. Tralasciamo i monumentali V12 di Maranello e rimaniamo sulle auto popolari. Io che godo in maniera irrazionale al suono del Busso, io che ho uno Spider col suo bialbero che è il quattro cilindri meglio suonante della storia (a volte me ne vado in un parcheggio sotterraneo di un centro commerciale solo per sentirlo quando accellero..): uno così come fa ad entusiasmarmi al silenzio dell'elettrico? E, ancora prima, al suono piatto ed indistinguibile di quasi tutti i termici moderni - e per quelli sportivi è oramai solo una questione di scarico. Poi, oltre a quest'aspetto emozionale, c'è anche quello oggettivo di una infinità apparente di modelli che in realtà sono la stessa auto, anche quando appartiene a marchi diversi - e figuriamoci cosa sta per avvenire con le auto a batteria. Il conflitto fra auto come oggetto magari bello, ma sostanzialmente come mezzo di trasporto e auto come gioco, sogno ed emozione; una visione, quest'ultima, sempre meno condivisa
Quanta verita` e quanta tristezza nelle tue parole caro Direttore; pero`, credo, che bisogna accettare che il mondo sta proseguendo nel suo cammino, ben diverso da quando siamo nati Tu ed io.
Anch'io ricordo con affetto quando i parenti arrivavano a casa nostra e al tornantino del cancello mettevano la prima, era facile riconoscere chi stava arrivando, ricordo anche che due zii avevano la Giulietta TI, ma riconoscevo chi stava arrivando per come inserivano la prima marcia. Oggi accetto i cambiamenti per il bene dei nostri figli e nipoti, ma un po' di malinconia rimane.