I monopattini elettrici sono un problema, e anche le amministrazioni più favorevoli al loro uso adesso stanno ritornando sui loro passi. A Parigi, per esempio, la città dove la sindaca Anne Hidalgo più sta portando avanti una vera crociata contro le auto e le moto, si sta pensando di vietare i monopattini pubblici.

È incredibile che succeda proprio nella ville lumière dove più si è fatto per la loro diffusione tanto che soltanto negli ultimi tre anni il noleggio pubblico di questi mezzi ha superato il traguardo dei trenta milioni di utenti. Lì spopolano tre grandi operatori (Lime, Dott e Tier) ma proprio in questo fine settimana è stato previsto un loro incontro con la sindaca che sembra intenzionata a mettere fine a questo servizio.

D’altronde in Francia - come in Italia, peraltro - le considerazioni sulla pericolosità del mezzo si stanno moltiplicando sull’onda dei continui incidenti che stanno insanguinando le strade. Soltanto nel 2021 sono morte in Francia 24 persone alla guida delle “trottinettes”, come chiamano lì i monopattini, per non parlare della quantità di feriti ufficialmente superiore a quota 6 mila, ma che nessuno può citare come dato esaustivo perché molti che si fanno male non finiscono in ospedale e pertanto non vengono registrati. Peraltro l’ultimo caso che ha fatto molto scalpore di là dalle Alpi è successo un mese fa a Lione dove due adolescenti, una ragazza di 15 anni e un ragazzo di 17 che viaggiavano sullo stesso monopattino, sono stati falciati da un’ambulanza perdendo entrambi la vita.

Fatto sta che adesso Lione ha vietato l’uso dei monopattini ai minori di 18 anni, una misura che dovrebbe limitare un po’ gli incidenti ma che non risolve in nessun modo il problema. Che non sta nel mezzo in sé, deve essere chiaro, ma nell’uso troppo disinvolto di troppi che si mettono alla guida. Da qui l’idea di proibirne il noleggio pubblico e di aggiungere sempre più norme restrittive (la targa, le frecce, l’obbligo del casco, i guanti, il giubbotto riflettente di notte e così via) per regolarne - e in sintesi disincentivarne l’uso più insolente e inappropriato - per trovare un rimedio a una strage costantemente in crescita.