
Anche se è finita come sempre in volata, è certo che il sorpasso di Toyota sulla Volkswagen dopo cinque anni d’inseguimento è un gran colpo per i giapponesi e una vera delusione per i tedeschi. Perché è successo tutto questo, e soprattutto sarà un segnale per il futuro?
I numeri dicono molto, anche se non sempre tutto. Nel disgraziato anno 2020 la Toyota ha perso complessivamente l’11% rispetto al 2019, una contrazione molto forte ma inferiore al 15% lasciato sul campo di battaglia dal gigante tedesco.
Questo è successo per due ragioni principali: il primo mercato del Gruppo Vw rimane l’Europa e nel Vecchio Continente la pandemia ha messo in ginocchio le vendite anche per via dei continui lockdown imposti dai vari governi. Quindi il -24% in Europa ha fiaccato i numeri. Meno quelli di Toyota perché i giapponesi vendono molto di più negli Stati Uniti dove sì il mercato è calato, ma in proporzione di meno perché, nonostante l’alto numero di contagiati e di morti, le chiusure imposte nei vari Stati a stelle e strisce sono state minori. Inoltre Toyota ha venduto di più in Cina dove il virus è stato debellato in fretta mettendo a segno uno strepitoso +10%.
Ma la leadership dei giapponesi si rinnoverà anche in futuro? Non nel 2021 secondo i più importanti analisti. Questo perché la Volkswagen recupererà dopo che il suo grande capo Herbert Diess ha avviato un cambiamento strategico per concentrarsi sull'aumento della redditività piuttosto che sulla crescita delle vendite. La spinta di VW a produrre più veicoli elettrificati dovrebbe infatti portare a un picco di vendite quest'anno.
Dopo però l’orizzonte si prospetta meno sereno. Secondo le stime di IHS Markit - un fornitore di informazioni globale con sede a Londra, nato dall’unione nel 2016 tra IHS Inc. e Markit Ltd, con alcune parti dell'azienda addirittura antecedenti al 1800 – la Toyota dovrebbe tornare davanti dal 2022 almeno fino al 2025 perché i suoi cavalli di battaglia, i mercati giapponese, cinese e nordamericano, l’aiuteranno moltissimo.
Ma le automobili continueranno a tirare anche negli anni a venire? Sicuramente sì, e sempre stanno alle previsioni di IHS Markit: si passerà dai 76,8 milioni di unità nel 2020 ai 94,8 milioni del 2025, con la maggioranza delle vetture che continueranno a essere con motori termici più o meno ibridizzati.
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Toyota è un costruttore molto più serio di VAG, non è famoso per frodi e truffe tipo dieselgate e soprattutto non è cogestito da sindacati e enti locali come un'azienda parastatale come i tedeschi.
tutto questo tifo italiota per i costruttori delle skoda fabia e del t roc non si capisce.
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+ Inserisci un commentoToyota è un costruttore molto più serio di VAG, non è famoso per frodi e truffe tipo dieselgate e soprattutto non è cogestito da sindacati e enti locali come un'azienda parastatale come i tedeschi.
tutto questo tifo italiota per i costruttori delle skoda fabia e del t roc non si capisce.
il confronto sui numeri dei pezzi venduti può essere fuorviante
Difatti nel 2019, Stellantis sarebbe stato il quarto Gruppo al mondo come "pezzi venduti" ma, come fatturato, il terzo...
Poi, sinceramente, non penso che Toyota faccia di tutto pur di essere primo. Per Vag, invece, vedo un certo accanimento, vuole essere primo costruttore per numero, a tutti i costi. Vuole superare pure Tesla nell'elettrico e questo, magari, pur con ricavi pari a zero o, addirittura, in perdita. Chissà perché dal suo ufficio stampa non esca pure la news di essere l'azienda più indebitata al mondo...
i numeri a volte possono confondere se non interpretati in maniera corretta
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Caro Direttore... ieri ho visto il film "The big short"... in pratica la storia del crollo del mercato immobiliare e delle banche ivi esposte nel 2008... posso dire che quando sento che lei snocciola quei numeri sulla crescita globale dell'auto mi pare di rivedere la stessa cosa? Da anni l'invenduto aumenta in modo vertiginoso, c'è una sovrapproduzione che non accenna a diminuire (per ragioni sociali e non), siamo sulla soglia di un cambio di rotta a 360° imposto dalla politica che è per sua stessa definizione incompatibile con l'aumento di volumi previsti da questi analisti (a meno che non si voglia credere alla storiella secondo cui tutta la popolazione avrà i soldi per comprare vetture elettriche che - incentivate - costano almeno il doppio o il triplo di una corrispondente a benzina). In tutto questo abbiamo una crisi economica globale innescata da questa pandemia, che mostrerà i suoi effetti negli anni a venire. Scusi ma... non per essere un menagramo... ma chi vogliono fregare questi analisti? Cerchiamo di essere realisti... il mercato dell'auto avrà una regressione a livello globale, e le consolidazioni che stiamo vedendo servono per restare a galla e pian piano tagliare i rami secchi. Io inizio a rivedere la stessa bolla di 15 anni fa...
Lucio... governo tecnico o politico, i debiti li paghi comunque. Forse col governo tecnico riusciranno a regalare meno soldi agli amici dei politici e quindi ad avere meno da restituire. Comunque per tua tranquillità, il prestito tramite recovery fund ha tasso negativo, quindi si restituirà meno di quanto preso a prestito.
Pic67, tranquillo che inizieremo a pagare tra breve. Non a caso sembra sbucare dal cilindro un governo tecnico.
Concordo con Lucio. Inoltre penso che da qui alla data del 2025 si potranno vedere ancora di più gli effetti (peggiori) sull'economia visto che tutti "i prestiti" che stiamo giustamente ricevendo per il. COVID-19, poi li dovremmo pagare e.... Non solo nel 2025 ma pure i nostri pronipoti avranno qualche ulteriore balzello...
Più che Cina, Giappone, Corea e Indonesia io guarderei più al Nord Africa. Ma di certo non si va verso l'elettrico per le ragioni citate proprio da Lucio.
Federico, oltretutto nemmeno costassero come una a benzina io l'acquisterei. E non parlo per passione ma parlo anche per praticità.
Dove vivo io, nel mio quartiere residenziale di una piccola cittadina, l'80% parcheggia l'auto fuori. Quindi o appare una colonnina ad ogni parcheggio o semplicemente non avremmo dove ricaricarla.
Quindi per farmi acquistare un'auto elettrica non mi servirebbe solo l'incentivo per abbassarne il prezzo ma pure un altro per acquistare una casa con posto auto al chiuso e colonnina di ricarica.
Cose fuori di melone.
Concordo con il Direttore.
La politica è solita definire cambi di rotta che vanno notevolmente a scapito delle tasche dei cittadini.
Apprezzo il suo ottimismo... ma oltre alla voglia di comprare un'auto occorre averne anche le possibilità. I messaggi che arrivano dai vari Tavares e Toyoda (e pure De Meo) sull'evoluzione verso l'elettrico non sembrano proprio confortanti in questo senso. In un mondo la cui ricchezza poi sarà ancora piu' polaizzata sono sicuro che auto come Ferrari cresceranno ancora per un bel po'. E' la fascia medio-bassa (quella che fa volumi elevati ma margini risicati) che mi preoccupa. Vista dall'Europa la situazione è sicuramente piu' nera che non dalla Cina, su questo siamo d'accordo...
Federico non la penso così. Il mercato crescerà perché aumentano i mercati e cresce la gente che non possedeva un'automobile ma aspira ad averla. Da sola, la Cina assicura di recuperare il gap con l'Europa e gli Stati Uniti in un eventuale calo. Ricordo quando Montezemolo sosteneva che la Ferrari non voleva crescere in volumi, ma questo accadeva perché erano sempre di più i posti nuovi dove qualcuno voleva possedere una Ferrari. Mancano quattro anni pieni al 2025. Ne riparleremo. Aggiungo che a mio parere già il 2021 farà numeri maggiori del 2020 e il 2022 crescerà rispetto al 2021. Basterà da sola la progressione del Far East.
Al netto dei problemi della pandemia con riflessi diversi nei vari continenti (come citava il Direttore), nell'analisi manca per me però una informazione ai noi utenti: i motivi per cui Toyota venda + di Vag in America e Asia.
VAG paga ancora gli scandali del diesel o ci sono altre motivazioni (prodotti calibrati per il mercato locale, o prezzi + alti perchè dovuti all'importazione, ecc?
Nel pre/Vaggate, Vag investì milioni di dollari con spot per il rilancio negli USA e sai come lo ha fatto? Campagna pubblicitaria basata sullo slogan "Clean Diesel" con l'intento di far affermare proprio la trazione a gasolio e....invece ha fatto la figura (...) che tutti noi conosciamo a livello planetario cheha sancito la lenta agonia dei motori diesel che ha colpito tanto anche tutta la concorrenza. Ora, mentre in USA i clienti frodati hanno ricevuto (o dovranno ancora ricevere), giustamente, dei risarcimenti consistenti, in Europa ancora sono pochi che potranno avere una (sia pur minima) "ricompensa" e si parla solo di Germania e Spagna. In Italia, per ora, solo un cliente è stato risarcito ed in percentuale sono davvero pochi quelli che hanno aderito alle class action. Da noi ed in Europa, il Vaggate è stato poco incriminato e, anzi, oggi c'è chi ha ancora il coraggio di "difendere" Vag, basta leggere il sito.... Gli americani, evidentemente, si sono risentiti dalla presa dei fondelli (diciamo così) fatta da una pubblicità ingannevole e loro sono molto attenti agli spot.
Come ho già scritto nel 2019, su 10.974.600 veicoli immatricolati nel mondo, 4.233.600 Vag li ha immatricolati in Cina con modelli specifici come, ad esempio una Skoda Rapid venduta lì come Vw Santana (253.197) o la Lavida che nel 2019 Vw è riuscita a "piazzarne" 464176, addirittura prima assoluta mentre la prima (e unica nella top 10) Toyota è stata la Corolla, quarta, che ne ha vendute "solo" 325293. Tra le suddette Lavida e Santana e Bora e Sagitar, Vw ha superato il milione di immatricolazioni...
Perché Toyota è radicata in America da molti più anni e così in Asia. Se poi ci si aggiunge tutto il Far East, quindi non solo la Cina e poi l’Africa...
Penso che Toyota abbia un grosso vantaggio: non essere condizionata dalla necessità di pagare lauti dividendi agli azionisti. Può così permettersi di guardare al futuro senza assilli, investendo sulla probabile evoluzione a lungo termine del mercato dell'auto, ed ovviamente accettando anche il rischio di investimenti senza ritorno: idrogeno, nuovi tipi di batterie
ah è una ONLUS? una ong diciamo
;)
il problema della redditivita' per Vag non e' nuovo e la svolta sull'elettrico e' parecchio costosa e rischiosa.i numeri di vendita importano fino a un certo punto,contano di piu' i soldi portati a casa...
Vag ha chiuso il 2019 al primo posto come azienda più indebitata al mondo con 168 miliardi di Euro....E il 2020, anno catastrofico in tutti i settori, non penso sia andato meglio, anzi.
Una bella gara per i due colossi. Speriamo un giorno si possa inserire anche Stellantis, vorrà dire che farà prodotti appetibili. A tal proposito mi è oscuro come DS possa essere classificato marchio premium, ma tant'è. Per quanto riguarda poi le previsioni dei vari istituti, avrei più di un dubbio.
Hai scritto: "...Percio' non importa nulla se una DS7 è rifinita meglio di una X3. La gente istintivamente pensa che la DS7 sia una generalista meglio curata (cio' che era Lancia per l'utente medio Fiat), mentre una X3 base con i sedili in stoffa e i cerchi da 16" è premium...". Tale gente è incompetente o che si lascia accecare dal fumo negli occhi che il marketing riesce ad imprimere a certe persone o a chi non pensa che possa esistere altro (vedi pure Alfa magari Lancia). Personalmente la trovo una "spiegazione" di ciò che vogliono i marketing delle tre Case ben sostenuta proprio da questa rivista (a quanto pare) ma, di base, senza un "reale" fondamento (nel senso che nella realtà ci sono altre Premium non considerate). Secondo te Audi, sotto sotto, non ha parti meccaniche ed elettriche/elettroniche di Skoda? Se la pensi così è la vittoria dei suddetti marketing. Oppure pensi "nel passato" di DS non ci sia una Citroën che ha avuto ammiraglie? Quando Citroën presentava le Traction Avant nel 1934, le DS 1955, la SM nel 1968, le CX nel 1974, Audi (o meglio Auto Union) cosa aveva in listino? E in famiglia c'è chi ha avuto una XM, oggi ha orgogliosamente una C6 ed è attesa di poter provare una DS9. È chiaro che ci voglia del tempo per costruire un'immagine ma se un pure una rivista, ben orientata verso un Gruppo, cerca di sminuire il valore di un brand, allora.... Oggi basta guardare un pò immagini di DS4 e si può ben intuire che è diretta proprio alla clientela Premium stanca di vedere restyling che durano decenni. Penso che quando si inizieranno a vedere le prime DS4 in strada "faranno girare la testa" anche agli incompetenti che acquistano una tale auto per il sol fatto che esista una tale "etichetta" ma che, nel momento in cui si trovano a dover montare le catene alla propria auto, non sanno manco dove abbia la trazione...Per ne chi circola con una DS (ancora pochi per la verità) lo fa per distinguersi proprio dai soliti, noiosi della triade. Non penso proprio che facciano una brutta figura rispetto a una Q2 (DS3 Crossback) o una Q3 (DS7 Crossback) o (da settembre/ottobre) una Classe A, A3, Serie 1 come nel caso di DS4. La quale non può "non" essere considerata una Premium a tutti gli effetti. Non sto parlando dei brand Luxury ma dei Premium "più alla portata" di tanti.
Chi scrive come te è perché non ha mai visto (non svisto) di persona una DS. Io le ho pure guidate non solo viste e toccate con mano. Non per niente DS in Stellantis è uno dei 3 brand Premium insieme a Alfa e, finalmente, Lancia. Anche se per vedere i frutti delle sinergie al 100% del nuovo Gruppo bisognerà attendere il 2024.
Sinceramente nel 2007 (ovvero quando ho acquistato l'attuale "generalista" di cui i veterani del sito conoscono cognome e nome) mi sarei vergognato a spendere tutti quei soldi (almeno oltre 10.000€ in più) per una Premium che sbatte contro un paletto perché non ha nemmeno i sensori, che devi stare a smanettare sul clima perché non è automatico, oppure avere la semplice "intermittenza" dei tergicristalli perché non si ha il sensore pioggia (e quindi manco quello crepuscolare), che devi girare a torno per chiudere gli specchietti retrovisori, con cerchi da 16" e montare al primo cambio gomme dei pneumatici GT Radial (lì ho visti personalmente sotto una Premium) anziché Michelin, non dico riempire i parcheggi dei discount (che può essere una scelta per risparmiare sulla spesa quotidiana) ma non posso ammettere di vedere tante Premium che tu citi in coda al Telepass per non pagare manco 2€ al mese di canone...
per il semplice fatto che chi la possiede non ha nell'immagine generale un'auto premium. La spiegazione nel dettaglio l'ho scritta sotto. Se bastasse produrre un buon prodotto e metterci l'etichetta "premium" perchè gli acquirenti lo considerassero tale, la triade tedesca non avrebbe fatto continui e cospicui investimenti negli ultimi 40 anni.
Qualcuno mi può spiegare perché una nuova DS4 non può essere "Premium", grazie?
Ma infatti nè tu, Maurizio, nè tu, Stefano, siete clienti premium. E non è una critica, anzi, vi fa onore (e la penso come voi). Ma il target del cliente premium non è cosi', è l'industriale o il rampollo rampante della finanza che trova nei prodotti "di immagine" la rassicurazione del fatto che verrà giudicato rampante da gran parte della gente e soprattutto dai propri clienti... e uno di questi non andrebbe mai in giro con una 128 coupè (sacrilegio... ma è cosi'). Quelli li riconosci subito (si fa per dire): Porsche Cayenne nera con interni neri. Tutti uguali, qui a Zurigo.
@Maurizio: hai ragione da vendere; come l’abito non fa il monaco, così l’auto non fa il gentiluomo, ma viceversa !
Fede, io mi sento superiore quando vado a giro con la 128 coupé. Quindi è premium.
Definire il concetto di premium è facile, spiegarlo molto meno. Premium è sinonimo di status symbol. E' un'immagine che ammanta il prodotto e che serve a chi lo possiede per mostrare di essere "superiore". In questo senso, è assolutamente irrilevante elencare le caratteristiche tecniche, la qualità reale, le finiture ecc... non perchè i prodotti premium non l'abbiano, ma perchè la percezione delle stesse è invariabilmente filtrata dall'immagine che ha il prodotto. Percio' non importa nulla se una DS7 è rifinita meglio di una X3. La gente istintivamente pensa che la DS7 sia una generalista meglio curata (cio' che era Lancia per l'utente medio Fiat), mentre una X3 base con i sedili in stoffa e i cerchi da 16" è premium. E questa immgine ce la si costruisce con tempo e tanta pazienza... e magari senza mai avere successo. Si veda ad esempio Lexus in Italia. Credo che solo pochi affezionati la considerino premium, mentre in America è un'auto scelta dai capitani d'industria che vogliono apparire...
Direttore, avevo letto questo su Linkedin dopo che qualcuno lo aveva riportato. Ho cercato il pezzo e in effetti l'ho trovato su motor1.com, scritto da Fabio Gemelli in cui dice che è il posizionamento ufficiale addirittura. Lo riporto:
Il posizionamento ufficiale dei marchi Stellantis
Global SUV:
Jeep
American Brands:
Chrysler
Dodge
RAM
Core:
Citroen
Fiat & Abarth
Upper mainstream:
Opel & Vauxhall
Peugeot
Premium:
Alfa Romeo
DS
Lancia
Luxury:
Maserati
Già si stanno muovendo per cercare di fare dei numeri "decenti". Stellantis è in trattativa con Foxconn per creare una joint venture in Cina incentrata su veicoli elettrici e connessi. Un accordo di cooperazione firmato un anno fa tra FCA e Foxconn era finalizzato alla creazione di una joint venture e alla cooperazione dei due gruppi nel mercato cinese sfruttando appieno i vantaggi di ciascuno nei campi della progettazione automobilistica, ingegneria di produzione e software mobile tecnologia. Ricordo che Foxconn è la più grande produttrice di componenti elettrici ed elettronici per i produttori di apparecchiature originali in tutto il mondo, e produce principalmente su contratto ad altre aziende tra le quali Amazon.com, Apple, Dell, HP, Microsoft, Motorola, Nintendo, Nokia (solo per il mercato cinese), HMD Global, Sony, BlackBerry e Xiaomi (da Wikipedia).
Ma le ultime indiscrezioni dicono che questo accordo di cooperazione andrebbe oltre e che la joint venture sarebbe detenuta a maggioranza da Stellantis (circa il 60%) e il resto da Hon Hai, la società madre di Foxconn. Nell'ambito di questa cooperazione, il gruppo FCA attraverso Stellantis sarebbe il principale responsabile della produzione automobilistica, mentre Hon Hai è responsabile del supporto della tecnologia elettronica, inclusi hardware e software. "
Ops! Mi scuso, ...Se Stellantis "tornasse"... Purtroppo non c'è possibilità di correzione. Pardon.
DS non vuol essere un Luxury Brand.
Nel 2019, su 10.974.600 veicoli immatricolati nel mondo, 4.233.600 auto Vag sono state per il mercato cinese (praticamente senza Cina sarebbe rimasta a meno di 6,750 milioni di auto). Visto che sia FCA + PSA hanno immatricolato 8,7 milioni di veicoli nel 2019 praticamente "senza" Cina (hanno accumulato "numeri" ridicoli in confronto all'enormità del mercato), se Stellantis "tornerebbe" anche nel mercato del Sol Levante, ci si avvicinerebbe molto ad insidiare i primi due colossi mondiali...
Direttore, posso capire, per lei cosa intende "premium", grazie? Personalmente per premium intendo un'auto curata nei minimi particolari sia all'interno che fuori, che abbia la tecnologia all'avanguardia, che abbia materiali pregiati e cura dei pellami a livello sartoriale, che ci siano vezzi stilistici come le maniglie retrattili, che oggi il suo 4x4 lo sviluppi come un 300cv con trazione posteriore data da un motore elettrico da 113cv e la possibilità di andare in full electric per 40/50km avendo comunque conquistato 5 stelle in accelerazione e ripresa. DS sta progettando un Suv di segmento E che potrebbe essere prodotto a Cassino insieme a Stelvio/Gragale...
Infatti non lo è. Nuota nel mare delle sub-premium come la Fiat 500 oppure la Mini.
Concordo, DS marchio Premium ? Nelle intenzioni, non nella realtà, dove non se lo fila nessuno dei clienti-tipo del segmento
La sfida sul numero di pezzi venduti può essere fuorviante, conta quella sui soldi fatti ovvero sulla redditività. Difficile adesso dire chi sarà il numero 1 fra quattro o cinque anni, troppe cose stanno cambiando e chi può escludere un altro megamerger come stellantis? Certo che l'auto a batteria è una bella scommessa: costa, quindi neanche a dire che le consideri come seconda auto da città, stai con l'angoscia della ricarica e devi augurarti che si costruiscano centrali (a combustibili fossili) in fretta. Però c'è una legislazione populista anche in questo, che la fa semplice e fa finta di non vedere i problemi
Dopo Toyoda, anche Tavares ed il bravissimo De Meo hanno più o meno esplicitamente avanzato delle belle riserve sulla corsa all’elettrico promossa dai governi e, se come ha detto in particolare De Meo, le elettriche (non le ibride) a lungo non saranno alla portata nemmeno del ceto medio, VW potrebbe essere anche costretta a correggere il tiro.
...incentivi.
Mai come nel peggiore anno della storia dell'automotive, "i numeri" sono stati molto condizionati dai diversi lockdown dei mercati dove si vende di più e ciò vale per tutti i Gruppi/Case.
Intanto la più grande fabbrica di motori diesel del mondo (che è di PSA ora Stellantis no Vag) situata a Trémery, in Francia (stabilimento ex di PSA ora di Stellantis praticamente sempre di Tavares) sta riducendo la produzione di motori a combustione per espandere la produzione di modelli elettrici. Il miglior AD del momento ha anche dichiarato che non spingerà mai l'elettrico in Paesi come il Brasile dove il governo non pensa minimamente a