
La Jeep, glorioso brand a stelle e strisce compie quest’anno 80 anni, e da 47 ha a listino un modello di grande successo: la Cherokee. Ebbene gli indiani se ne sono accorti adesso: Jeep non dovrebbe più chiamare le sue auto così perché Chuck Hoskin jr., il capo della nazione Cherokee nella riserva di Vinita in Oklahoma, è ricorso in Tribunale per uso improprio del nome.
Per il neonato Gruppo Stellantis è un fulmine a ciel sereno in quanto la diffida è arrivata a nome di 390 mila nativi stanchi, stando alla denuncia, di vedere il loro nome usato con fini commerciali. Una diffida che diventa spinosa perché i presunti danneggiati non chiedono un compenso economico, bensì di “avviare un dialogo sul tema dell’appropriazione culturale delle tradizioni dei pellerossa” aggiungendo anche che "Non ci onora legare il nostro nome a un'auto. Basta trarre profitto dalla nostra identità". Una motivazione che va diritta alla sensibilità del giudice e che mette in ambasce i legali del nuovo colosso dell'auto.

Peraltro nell’ormai lunga storia del marchio, la prima Cherokee venne alla luce quando la Jeep era di proprietà dell'American Motors, terza azienda-mamma dopo l’originaria Willis e la Kaiser-Jeep. In seguito sono arrivate nel 1979 la Renault e nel 1987 la Chrysler, quindi nel 2009 la nascente FCA e adesso Stellantis.
Come finirà? Nessuno ha la sfera di cristallo ma è probabile che si finirà per arrivare a un ritiro della denuncia dietro un compenso economico piuttosto sostanzioso, ufficialmente non richiesto, ma che verrà tenuto segretissimo perché si potrebbero aprire mille altre contestazioni, tali da far tremare tutto il mondo automotive.
La questione dei nomi è sempre complessa: tutti i temi possibili sono stati scandagliati e usati. Pensate ad esempio che potrebbe succedere su tutte le località turistiche che sono state usate facessero come gli indiani Cherokee e dicessero che vogliono i danni per uso improprio del loro nome? Capirei quelli di Sorrento per l’uso sgangherato che ne ha fatto la Kia con la “Sorento”, ma sai che cancan se s’impuntassero tutti gli altri?
Ecco, per darvi un’idea, un elenco non completo di tutte le automobili che si sono portate o si portano addosso un nome legato a località nel mondo e immaginatevi il pandemonio...
Alfa R. | Montreal |
Austin | Cambridge |
Austin | Devon |
Austin | Dorset |
Austin | Hampshire |
Austin | Hereford |
Austin | Somerset |
Austin | Westminster |
Austin | Atlantic |
Bentley | Continental |
Bristol | Britannia |
Buick | Riviera |
Cadillac | Seville |
Chevrolet | Corsica |
Chevrolet | Ipanema |
Chevrolet | Malibu |
Chevrolet | Montecarlo |
Chrysler | Wimbledon |
Dodge | Monaco |
Ferrari | Maranello |
Ferrari | Fiorano |
Ferrari | Portofino |
Ferrari | Roma |
Fiat | Duna |
Fiat | Elba |
Ford | Capri |
Ford | Cortina |
Ford | Granada |
Ford | Anglia |
Honda | City |
Hyundai | Santa Fe |
Hyundai | Tucson |
Hyundai | Veracruz |
Lada | Samara |
Kia | Rio |
Kia | Sorento |
Mercury | Capri |
Morris | Oxford |
Morris | Somerset |
Nash | Metropolitan |
Nissan | Murano |
Panther | Lima |
Panther | Rio |
Porsche | Cayenne |
Renault | Laguna |
Renault | Nevada |
Seat | Marbella |
Seat | Ibiza |
Seat | Malaga |
Seat | Cordoba |
Seat | Toledo |
Seat | Leon |
Toyota | Tundra |
Triumph | Dolomite |
Triumph | Toledo |
Zastava | Yugo |
COMMENTI(39)
Un'altra vicenda per cui qualcuno potrebbe recriminare qualcosa è il nome "Dakar" dato a una corsa che manco più ci passa nemmeno vicino a Dakar; magari c'è un accordo con gli organizzatori, non so... Come invece c'è con gli organizzatori della 24 ore di Le Mans con quelli della ELMS (American Le Mans Series') che come dice il nome, si svolge -tutta- in America
COMMENTI
+ Inserisci un commentoUn'altra vicenda per cui qualcuno potrebbe recriminare qualcosa è il nome "Dakar" dato a una corsa che manco più ci passa nemmeno vicino a Dakar; magari c'è un accordo con gli organizzatori, non so... Come invece c'è con gli organizzatori della 24 ore di Le Mans con quelli della ELMS (American Le Mans Series') che come dice il nome, si svolge -tutta- in America
Per quanto mi risulta, i Nativi Americani avrebbero ben altro di cui preoccuparsi che lo sfruttamento del nome di una tribù ai fini commerciali - anzi, da un certo punto di vista è una forma di pubblicità gratuita, magari nel mondo non tutti sanno chi sono i Cherokees e sono andati a cercarlo su internet incuriositi dal nome dell'auto. O forse questa denuncia è un modo al quale si è ricorsi per rafforzare il senso di identità dei pochi Cherokees superstiti, identità che si sta pian piano perdendo con le nuove generazioni (sono laureato in Letteratura Nord-Americana ed il corso monografico del terzo anno era appunto sulla moderna letteratura degli odierni pellerossa, sempre più in difficoltà nel riconoscersi nelle tradizioni della loro gente).
A proposito, qui da noi c'è un negozio che si chiama "Pellerossa", sta già tremando all'idea di azioni legali nei suoi confronti ...
Ed anzi, gli stessi Nativi Americani sono a rischio di denuncia, visto che per secoli sono stati chiamati (ed a volte lo sono tutt'ora) "Indians" !
Tavares si è detto disposto a rinunciare al nome (ce ne faremo una ragione): ora speriamo che Toro seduto, o chi per lui, spiazzato, non si organizzi per chiedere i danni per omessa citazione...
Ho istruito il mio avvocato di denunciare il governo americano per uso improprio del nome Fausto. Per chi non ne fosse a conoscenza il nome Fausto e` stato usato senza il mio permesso per 4 cicloni tropicali, nel 1984/1990/1996/2002.
Spero che il governo americano sia disponibile ad un patteggiamento economico.
Fausto the best!
Giusto!
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comunque i cherokee è come se fossero i sardi o gli occitani non puoi trattarli come un brand anche se sono passati 50 anni e forse si è persa la tutela integrale del diritto industriale
Mi chiedo quanto ci metterà l'associazione delle antilopi, animali che vengono sbranati dai predatori e ogni tanto pure uccise da cacciatori di frodo, a lamentarsi del fatto che il nome "Impala" sia stato dato a una berlina sulla quale gli avidi industriali fanno i soldi. WWF, ci sei? Batti un colpo. Dicono che tanto la Chevrolet sia ben disposta a patteggiare un conclave nel quale si parlerà del destino di questi erbivori
Pur avendo stima e massimo rispetto dei Nativi Americani, trovo la "causa" abbastanza singolare se non quella di poter incamerare qualche dollaro a distanza di anni (magari come titolo di risarcimento in qualche modo). Altro non vedo. Se sarà accolta allora come diceva il Direttore, i vari marketing dovranno rivoluzionare tanti nomi dei loro prodotti per evitare cause o royalties.
Come diceva qualcuno, vedere il nome della propria città accostato ad un'auto. magari iconica, era motivo di vanto e pubblicità ... ora con la fame di soldi che c'è in giro, viene vista come "opportunità"
Se VW dovesse chiamare una propria vettura con un nome di un popolo o nazione invasa negli anni passati, o usasse accostarlo al popolo ebraico o se francesi, italiani usassero nomi di popoli colonizzati nel secolo scorso, qualcuno avrebbe da ridire? Forse il nome Cherokee andava bene 50 anni fa, quando John Wayne e compagnia giravano 2-3 western al giorno. Oggi la vedo abbastanza dura per Jeep nel mantenere quel nome.
forse voi non lo ricordate... ma una volta su Topolino era apparsa una storia dove Paperone cercava di sponsorizzare una scuderia di F1 per pubblicizzare i propri succhi di melanzana. Ricordo che la Renault si era rifiutata a causa del prodotto scadente, invece Enzo Ferrari, intenerito dai nipoti, aveva accettato di fare pubblicità gratis. Poi pero' Paperone ebbe la sciagurata idea di dire che siccome il rosso Ferrari non si adattava bene al colore del succo di Melanzana, avrebbero dovuto cambiare il colore alla macchina. Ecco... la storia di Hamilton mi ha fatto ricordare questa :-)
Vero, non mi ricordavo la vicenda di Hamilton e degli orologi Hamilton... Hamilton, grandissimo pilota e anche grande persona, quella volta lì ha fatto un po' una figuraccia. Probabilmente è stato consigliato male, credo.
Statmaz. Il punto è che io non sono Cherokee, per cui non ho niente da rivendicare. Chi ha da rivendicare lo ha fatto ora e penso non gli interessi se a usare quel nome sia un colapasta, un wc o un catamarano. P.s. Sempre per la guerra dei nomi, tempo fa un noto pilota di F1 chiese a un noto produttore di orologi di cambiare il proprio nome. Cosa non indifferente, il marchio di orologi esiste da fine ‘800, il noto pilota dal 1985. Il noto pilota ovviamente ha perso.
Statmaz, forse se i Cherokee avessero "rivendicato" il loro nome cinquant'anni fa, gli avrebbero "riso dietro". Ora, con la sensibilità che che c'è, questa rivendicazione si può fare. Resto comunque del parere che la scelta di Jeep fatta quasi sessanta anni fa non voleva essere offensiva, anzi voleva trasmettere la fierezza e il coraggio di questo popolo...
Mi chiedo se davvero non vi possa essere un condiviso senso del ridicolo. Il nome è assegnato alle varie serie del modello da decenni senza che nessunoprima d’ora - nemmeno F40 - si sia mai fatto venire lo scrupolo di discuterne la legittimità. Ci voleva la tardiva, interessata, rivendicazione del rappresentante della comunità, sull’onda della moda di mettere in discussione tutto ciò che è avvenuto storicamente con il metro di giudizio, spesso approssimativo e disinformato, del presente. Insomma, non è il nome assegnato ex novo ad un colapasta o ad un wc, ma quello assegnato da mezzo secolo ad un auto di prestigio (con declinazioni più o meno riuscite...) di un marchio conosciuto in tutto il mondo !
@F40. Infatti, anche se sicuramente Jeep all'inizio non penso che la vedesse come un'offesa... Ma spero si possa arrivare a un accordo che soddisfi tutti, anche se pare difficile, visto che la controparte non è lo Stato USA ma una compagnia privata... Sembra brutto, ma alla fine ci sarà una contropartita economica, da destinare a opere di utilità sociale...
Luca Francesco Concioli,
Se il capo della tribù Cherokee non vuole farsi accostare a una vettura, la vedo difficile che tutto ciò possa essere visto come avvicinamento e pacificazione.
Questo può anche essere vero. Infatti il nome "Touareg" di VW, per esempio, nulla ha a che vedere con le vicende storiche del popolo in questione, ma alle sue capacità di spostarsi nel deserto... Di contro, invece, si può dire, che i moderni western danno una visione più oggettiva della storia (ad esempio, giusto per citarne uno, "Balla coi lupi" con Kevin Costner), quindi associare il nome di una tribù nativa può essere anche visto come un avvicinamento, una pacificazione... Non saprei, obbiettivamente, cosa sia giusto e sia sbagliato...
Tranquillo, il nome non cambierà.
Sono d'accordo con chi esprime il primo commento qua' in questa pagina ....non si puo' equiparate il nome di una città o una regione con quello di un popolo. I pellerossa hanno subito il peggio che l'uomo bianco potesse loro destinare. La loro richiesta e più che legittima ed è onorevole che non chiedano soldi in cambio ma so che vai apra un dibattito sulle questioni irrisolte che ancora purtroppo attanagliano il popolo rosso.
Quanta ignoranza leggo nell'articolo e nei commenti... Equiparate i nomi di città al nome di un Popolo, sterminato e ghettizzato dagli intrusi che si definiscono Americani e che poi sfruttano i nomi delle Tribù indiane per "sembrare fighi" su mezzi da guerra, armi da guerra, e nomi commerciali su cui magari registrano diritti legali per non farli usare ai concorrenti.....
Ma fatemi il piacere......
Già... Asterix... manifesto del nazionalismo francese :-D
Per quanto riguarda i soprusi inferti ai Galli dai Romani, per fortuna c'è Asterix
Su un punto ha ragione: il punto è che deve essere finalmente contestata la conquista delle Americhe da parte degli europei. Poi ci sarebbe da rimediare ai soprusi inferti ai Galli dai Romani, ma le dico subito che in quest’ultima rivendicazione non la seguirò.
Si, è decisamente tardiva. Inoltre se il nome di una città o di un popolo è legato a un oggetto diffuso, non è improbabile che a qualcuno venga in mente di fare una visita, quindi con ritorno economico. Secondo me non gli conviene alla lunga.
Mi chiedo che cosa diranno a Piper Aircraft..che ha a listino Seminole, Archer', dopo aver realizzato Cheyenne e Apache (ma esiste anche Waco aircraft, Pawnee evaltri nomi ancora...
È la celebrazione del coraggio e dell'orgoglio di un popolo.
Avete scordato Opel vectra,da 1 città non ricordo se in Spagna o portogallo
L'avete è esagerato essendo il mio un blog di una persona fisica. La lista non era esaustiva e non pretendeva di esserlo. Era semplicemente esemplificativa.: i nomi che mi sono venuti in mente su due piedi.
Per il modello odierno, non mi pare una gran perdita - in Italia se ne vedono poche; poi magari in USA vende benissimo.
Il modello anni '80, quello sì che era una bella macchina.
Poi ne hanno stravolto il disegno e l'identità con serie successive bruttine e con poca personalità.
Beh mi pare una lamentela tardiva. A meno che i Nativi non abbiano atteso pazientemente un periodo come questo, dove ti devi autocensurare su quasi tutto. Jeep ci rimette se perde quel nome, vedremo. Quanto alle località come nome per le auto, non so perché ma mi è venuta in mente la Iso Varedo, peraltro rimasta prototipo...o la DeTomaso Vallelunga (che è nome di pista, più che di città). Poi, ci sarebbero modelli come la Pininfarina Spidereuropa (la 124 a fine carriera, per intenderci), la Ritmo Cabrio Palinuro, o la 131 Maratea...PS: tra le attuali, manca la Seat Arona
Immagino, Direttore, ma volevo "alleggerire", immaginando l'arrivo di commenti piccati al post (infatti...) e almeno la Ritmo Cabrio Palinuro ci stava...tra l'altro qualcuna si vedeva in giro, quando ero piccolo, e mi piaceva molto: solo dopo mi è venuta in mente la Seat Arona, località a 45 km da casa mia...PS. E la Lancia Trevi (nome scelto forse più per la fontana di Roma che per la cittadina umbra, bellissima peraltro) non la mettiamo?
Luca, la mia non era una lista ufficiale, ma i nomi che mi sono venuti in mente tanto per fare un esempio...
Concordo con l’ipotesi sulla via d’uscita: una “dazione” da parte dei visi pallidi e i pellerossa se ne faranno volentieri una ragione...
solo in America una causa del genere puo' avere una qualche speranza di vittoria. Grandissim iniziativa dei nativi comunque, che hanno trovato un modo per far parlare di loro. Poi va beh... stiamo tranquilli che chiedere di cambiare il nome all'auto cambierà nulla per Stellantis, ma renderà il nome Cherokee sempre meno noto in futuro. Contenti loro...
Magari in altri paesi sarebbe caduto in prescrizione ergo:o protesti subito o lascia perdere.
Tanto per pignolare: L'alfa Montreal fu chiamata così perché venne realizzato appositamente il prototipo per onorare l'expo. Dubito possano rivendicare qualcosa. Nelle Ferrari manca la California. Per Atlantic, Continental, Riviera, City, Duna, Metropolitan, Laguna, Tundra e Dolomite non saprei proprio chi potrebbe rivendicare il nome... Peraltro viste le liti culinarie sulle ricette e affini, vedo in grave rischio la Suzuki Cappuccino...
C'è anche la Ferrari Monza. Ma io che ci abito (a Monza, non dentro una Ferrari), ne sono orgoglioso
Vero. Però manca, in tutte le due liste, la Ford Torino(magari qualcuno della "concorrenza" avrebbe potuto offendersi. Ma il mio commento voleva significare che quel nome su una Ferrari (ma anche sulla Opel, per dire) non mi offende di certo. In ogni caso c'era stato anche chi aveva fatto causa alla Renault per avere chiamato un'auto col nome della figlia (nella fattispecie era Zoe). Ma la stessa Renault ha anche i nomi di Clio, Megane. Poi c'è la Nissan Silvia, per non parlare delle italiane Fulvia. Flavia, Giulia, Giulietta... Per i maschi ci sono Corrado, Vito, Romeo ( il furgone dell' Alfa)...
Lo so, ma non l'ho messa lì, ma nella lista delle auto con motori legati al motorsport:
Bentley Brooklands
Bentley Mulsanne
Chevrolet Monza
Daewoo Le Mans
De Tomaso Longchamps
Dodge Daytona
Ferrari Monza
Ferrari Daytona
Ford Mexico
Lancia Montecarlo
Maserati Kyalami
Maserati Sebring
Maserati Indy
McLaren F1
Opel Monza
Pontiac Grand-Am
Pontiac Le Mans
Pontiac Grand Prix
Singer Le Mans
Sunbeam Alpine