
Nei giorni in cui la Comunità Europea ha ribadito che non ci saranno deroghe al divieto dal 2035 alle auto benzina o diesel, scoppia la guerra dei costi delle ricariche per le auto elettriche: oggi aumentate del 166% secondo Facile.it, meno secondo Motus-e, l’associazione delle auto alla spina. Un salasso comunque.
Che nel momento dell'acquisto le vetture elettriche costino un botto è una cosa risaputa, così come è risaputo che la crescita esponenziale non ci sia stata e che a breve non ci sarà. Quello che comincia a vacillare però è il paradigma su cui poggia buona parte del castello, e cioè che con le auto a corrente si risparmia tanto nell’uso quotidiano.
Ed eccoci alla guerra dei numeri. Secondo Facile.it, noto portale internet che confronta prezzi e tariffe, oggi rispetto a un anno fa la ricarica è cresciuta, come scritto sopra, del 166%, pertanto per percorrere 1000 chilometri con una vettura utilitaria (sotto i 150 cavalli) se ieri bastavano 33 Euro, oggi bisogna tirarne fuori 88.
Tanti, troppi? Beh, secondo Facile.it percorrere la stessa distanza con una vettura a benzina se ne spendono 83 che scendono a 71 con un’auto a gasolio. Non una grande differenza ma quello che doveva il grande vantaggio delle auto che non fanno rumore si è dissolto.
Di diverso avviso l’opinione e i dati di Motus-e che rappresenta il mondo legato all’elettrico. A sentire questa associazione i numeri sono diversi perché tanti proprietari di vetture elettriche hanno tariffe a prezzo bloccato.
In questo caso si spenderebbero soltanto 55 Euro con una elettrica da città, quindi sarebbe ancora un buon affare. Quanti siano quelli che godono di tariffe bloccate non si sa, ma bisogna presumere che siano un buon numero, altrimenti Motus-e non sarebbe intervenuta.
Resta il fatto che l’uomo della strada, sensibile all’ambiente ma pure al portafoglio, si chiede come faremmo a far circolare l’intero parco auto se mai fosse tutto full-electric, se per risparmiare corrente le città verranno sempre più oscurate durante la notte, se i condizionatori dovranno mantenere temperature più alte, se dall’estero non ci forniranno quell’energia che non riusciamo a crearci in casa. Sono domande elementari che si aggiungono ai dubbi sui prezzi delle auto nuove che nel caso delle elettriche rimangono alle stelle sempre aspettando che il parco auto cresca e li faccia abbassare. Un cane che si morde la coda e che l’Unione Europea con i suoi diktat demagogici si rifiuta di capire.
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Ed ancora non c'è il carico di accise.
Ne leggo troppi di possessori di Tesla (e devo capire ancora come mai molti proprietari del marchio si sentano come una sorta di religione) che si vantano di ricaricarle a casa grazie al solare. Ebbene mi pare di capire che il fanatico dell'elettrico (si, il fanatico) sia una persona molto benestante con tanto di villa e pannelli solari a coprirne il tetto.
Poi vi sono i "moderati" che infatti evidenziano anche i difetti dell'elettrico (normalmente non posseggono Tesla).
Oramai la politica ha segnato la via ma sono convinto (o spero ancora) che la realtà possa far cambiare idea a tali biechi personaggi che decidono per tutti in maniera illogica.
Il discorso di Motus-e non ha alcun senso. Dato per vero che chi ORA ha un'auto elettrica ha tariffe bloccate per l'elettricità, lo stesso non vale nè per chi un'auto elettrica la dovrà acquistare, nè probabilmente per chi adesso ha questa agevolazione. Non ci vuole un gran genio per capire che se la forbice tra prezzo reale e prezzo pagato è troppo ampia, il banco salta. E' dai tempi della Peste di Milano coi provvedimenti di Ferrer che lo si sa.... Quindi il problema resta. Spostare la mobilità verso l'elettrico costerà un botto, e le conseguenze sono facili da capire: 1) solo i ricchi potranno permettersi un'auto e 2) con le tasse di tutti, poveri inclusi, si finanzierà questo passaggio all'elettrico a vantaggio dei ricchi. Il tutto per ridurre le emissioni di un comparto (l'auto in Europa) che contribuisce per lo 0.8% alle emissioni di gas serra. Well done!
Capisco che in questo momento il costo dell’energia è assurdo ma questo non vuol dire dimenticarsi della realtà. A parità di energia consumata con la Ev facciamo ca. 60 km al posto di 20. Gli altri 40 km gli spendiamo in calore ed inquinamento di fumi e pmi varie. Certo si consuma energia che si deve produrre ma la strada è segnata. Le Ev sono legate alle batterie e i progressi in questi ultimi periodi sono stati notevoli e incoraggianti. È altresì evidente che per far girare il tutto occorre che la catena sia efficiente e non sarà facile arrivarci specialmente nel nostro paese propenso alle parole ma poco rispettoso nei fatti. Ma si deve pur crescere e guardare avanti.
Buonasera a tutti
Al momento le 2 auto che sto utilizzando sono una model 3 rwd ed una 595 abarth, a seconda dell’utilizzo. Con la Abarth spendo circa 55/60 euro alla settimana x percorrere 330/350 km appunto x week per un consumo medio di 11 km. Con un litro di verde. In un mese circa 220/250 € secondo percorrenza. Con la mia tesla ad oggi ho percorso 44.000 km circa e da Giugno scorso credo di aver speso non piu di 400 euro (quindi in 4 mesi effettivi escluse vacanze) per eccesso. Di cosa sta parlando direttore? Gli aumenti, se un’elettrica si usa x quello che e’ (un cell. Su ruote che si carica lentamente in ufficio con aiuto del fotovoltaico) ha davvero un costo minimo. Mi creda che ai supercharger ci si reca solo x i viaggi autostradali lunghi. Da padova a balocco ho caricato 2 volte (1 andata ed 1 ritorno) con tempi autogrill (no attese extra caffe e bisogni) con costi di 0,43 x 40 kw quindi 16/17 euro x 2 volte? Le mando e/c della carta di credito agganciata all’account tesla? Ma io spendo un terzo rispetto a quando utilizzavo la stelvio, e se questo terzo diventera’ un 60% di cosa stiamo parlando, ripeto?
La abarth non la puoi ricaricare, ti ricarica lei, di adrenalina certo, ma anche di stimoli a produrre x spendere in carburanti.
Non se la prenda ma parlo chiaro.
Buona notte
Giuseppe L
@Larocca: anche i valdostani trovavano conveniente la benzina quando la Regione, in virtù della generosa autonomia, concedeva loro - fino a qualche anno fa - buoni carburante annuali fuori dalla grazia di Dio a spese di tutti gli altri connazionali... Si tenga quindi stretto il bonus dell'azienda ma non generalizzi e soprattutto non contesti l'evidenza; anche su tutto il resto completamente d'accordo con Gallerani.
Penso che non siano molti i cittadini che possano godere di una ricarica gratuita in ufficio. Fra l'altro, non riesco a capire quanti km abbia percorso da giugno 2022 ad oggi: se sono i 44.000 di cui fa cenno, corrispondono a 132.000 km/anno che mi sembrano poco compatibili con i lunghi tempi trascorsi in ufficio, dato che lei stesso parla di "carica lentamente in ufficio" . Ciò premesso, in questi tempi eccezionali penso che ogni calcolo sulla convenienza di una soluzione piuttosto che un'altra sia assolutamente inutile: tanto per darle un esempio, nella mia zona a pochi km l'uno dall'altro due distributori di metano esponevano uno un prezzo di 1,99 euro e kg, l'altro di 2,99. Resta però un fatto, pesante come un macigno: le imposte sui carburanti assicurano agli stati un rilevante introito, che in Italia nel 2019, ultimo anno normale, è stato di circa 40 miliardi di Euro, ed ancora 32 nel 2020. Si tratta di cifre che equivalgono, grosso modo, al budget per istruzione, università e ricerca. Quando questi introiti caleranno, con la diffusione dei BEV, come pensa che i governi cercheranno di rimpiazzarli? Ad oggi, pur avendo posato altre volte questa problematica, nessuno ha saputo rispondermi. In ultimo, mi lasci dire che comportamenti come i suoi, descritti nella frase "La abarth non la puoi ricaricare, ti ricarica lei, di adrenalina certo, ma anche di stimoli a produrre x spendere in carburanti" mi sembrano ben poco coerenti con la necessità di salvaguardare l'ambiente, e sanno tanto di "green whasing". Dovremmo tutti orientarci su auto più piccole, dato che anche la loro produzione è fonte di CO2 (dati del TCS: Clio 90 TCE 8,4 t; Zoe 16,9t; Model 3 long range 21,4t), curarle in modo che risultino efficienti a lungo, usarle quando serve ed invece utilizzare altri mezzi (treno, metropolitana, tram, bicicletta) quando questi offrono alternative convenienti. Il rispetto dell'ambiente e di chi verrà dopo di noi è fatto anche di questo
La sua situazione è ideale, ma quanti in ufficio possono sfruttare la ricarica gratuita fotovoltaica? Chi deve utilizzare le ricariche rapide a pagamento ai supermercati o durante le soste per le commissioni settimanali, spende molto più dei suoi 400€. Per attrezzarsi a casa con fotovoltaico + batterie + wallbox anche con gli incentivi non bastano poche migliaia di €, aggiungiamoci che una zoe attualmente costa come 2 clio, devo farne parecchi di km per rientrare, mettendo sul piatto subito una somma che molti non possono permettersi, specialmente chi si deve accontentare di un'auto vecchia per recarsi al lavoro. Leggo troppo integralismo, sia a favore che contro
Buongiorno, forse il direttore faceva riferimento al lettore medio che usa la macchina per andare al lavoro e a far la spesa, non per divertirsi a fare le corse per strada. Ho una suzuki swift che, con l'ausilio un piccolo motore elettrico che ha pochi cavalli e tanta coppia, e 900 kg di peso, permette di usare marce lunghe e consumare come un ottimo diesel. Non mi carico di adrenalina, ma con 40 euro di pieno (25 litri ai no logo), faccio sempre "trnquillamente" 700 km. Sono 0,057 euro al chilometro, e, anche se persone più benestanti possono stare meno attente, intendo solo dire che prendere ad esempio una abarth, piuttosto che una dodge charger, non rappresenta molto la situazione "media"... Certo che con i suoi 400 euro per 40000 km (0,01 euro al km) la tesla sembra molto risparmiosa. Percorro 25000 km all'anno e si tratterebbe di un risparmio di più di 1000 euro all'anno. Notevole... Saluti, Giovanni.
Attenzione, il decollo delle bollette elettriche era solo colpa del gas ed era temporaneo, tanto è vero che già sta avvenendo una discesa vistosa. Col disaccoppiamento dal gas, che tutti sono d'accordo a fare, l'energia elettrica tornerà nuovamente molto piu economica del gas ed altri carburanti fossili, perché sempre più influenzata dal basso costo delle energie rinnovabili, la cui percentuale è in costante aumento e sempre piu lo sarà. Quindi non confondiamo un problema congiunturale con le prospettive di medio e lungo termine
La bolla speculativa potrà anche cessare ma non l’interesse del fisco nel caso probabile che la diffusione delle elettriche cresca: è già stato scritto qua ed è difficile e te contestabile.
Costo chilometrico già superiore a quello delle endotermiche e, come scritto da Massimo, è sicuro che si manterrà tale con la crescente diffusione delle elettriche imposta dall’Unione. Poi lo sbarco in massa delle cinesi green che tanto allarma il “nostro” Tavares con molte buone ragioni, non ultima la loro più che adeguata qualità costruttiva come documentato dai risultati appena pubblicati dell’ultimo test dell’Euro nCap. Staremo freschi noi e starà fresco Tavares, che vorrà convincerci a comprare i suoi tristi arnesi elettrici solo puntando sul residuo richiamo di marchi dal passato glorioso.
Caro Dr Cavicchi.Ritiene anche lei che quando le elettriche avranno una buona diffusione,lo stato caricherà accise come fa oggi con benzina e gasolio?Si ripeterà la storia delle vetture Diesel che sino al 1973 avevano numeri irrisori tant'è che il "bollo auto" non ancora tassa di possesso,a parità di cilindrata ergo i cv fiscali pagava meno di una pari cilindrata a benzina e il gasolio costava meno della metà della benzina? Abbiamo visto tutti con la diffusione delle motorizzazioni Diesel superbollo e gasolio con costo (non ora) di poco inferiore alla benzina?
Direttore,il problema del costo della ricarica e' un ostacolo alla diffusione di auto costose e di cui non si ha idea del valore residuo (se volessi vendere un'auto elettrica di quattro-cinque anni,quindi con batteria che ha tre o quattro anni residui di vita-e capacita' gia' ridotta-quanto verra' valutata?):ma ben piu' importante e' il problema della produzione di energia elettrica -che dev'essere"pulita"ma soprattutto,altrimenti sarebbe idiota passare alle auto elettriche,essere priva di emissioni climaalteranti.SE si ottiene questo risultato si puo' passare all'uso di riscaldamenti elettrici,ecc.