
Oggi le auto non si rompono quasi più. Chi fa molta autostrada, e la fa da anni, si sarà accorto che mentre un tempo le vetture ferme in corsia d’emergenza erano parte del panorama, adesso invece sono sparite e i carri attrezzi ormai intervengono soltanto dopo un incidente.
Gilberto Simonetti, che se la cava alla grande con il volante in mano e ha una sincera passione per le corse in auto, tra le sue attività comprende da oltre trent’anni quella del recupero stradale di macchine e camion in panne sul tratto Bologna-Firenze dell’Autosole, comprese la Variante di Valico e la vecchia Panoramica. Pochi come lui possono vantare una vera esperienza, peraltro su un tratto anche impegnativo per via del grande traffico, per le salite e per le discese.
«Tutto è cambiato da una decina di anni in qua – afferma senza dubbio alcuno – prima c’era tantissimo lavoro, era una chiamata continua di gente rimasta a piedi, adesso invece, ad esclusione di chi è vittima di un incidente, si può stare un mese intero senza che il telefono squilli. E quando capita è raramente un problema meccanico, nove volte su dieci si tratta di una foratura. L’asfalto drenante ha risolto tantissimi problemi a cominciare dalla migliorata visibilità per arrivare alla tenuta di strada sul bagnato. Però usura un po’ le gomme, nel senso che troppi automobilisti ancora non si curano della pressione dei loro pneumatici e soprattutto d’estate, quando fa molto caldo, succede che la spalla più schiacciata subisca delle piccole lesioni che strada facendo portano a uno sgonfiamento della copertura. Un guaio perché spesso a bordo non c’è più la ruota di scorta e quindi bisogna richiedere aiuto.»
Altre rogne?
«Pressoché inesistenti. I motori di oggi sono robustissimi. Io ricordo che d’interventi perché si bruciava la guarnizione della testa ne facevamo una decina alla settimana, adesso zero. Ogni tanto c’è un alternatore che fa i capricci, ma roba da poco. E questo anche per quello che riguarda i camion. Niente, sono diventati indistruttibili.
Rimangono i mezzi danneggiati per colpa di un incidente, ma quasi sempre è uno scontro tra mezzi in sorpasso oppure un tamponamento. Di camion o vetture che vanno a sbattere da sole ne contiamo pochissime. È davvero cambiato tutto. Ricordo che quando smetteva di piovere mettevamo già in moto i carri attrezzi perché sapevamo che come gli automobilisti spegnevano il tergicristallo avrebbero ripreso la velocità e soprattutto con le auto a trazione posteriore sarebbero presto finiti a sbattere nei guardrail. Dio solo sa quante Bmw e quante Mercedes abbiamo recuperato! Adesso invece non succede più perché i sistemi antisbandamento e gli altri controlli elettronici a bordo fanno magnificamente il loro lavoro. Chi guida nemmeno se ne rende conto, ma è tutto enormemente più sicuro. E questo vale anche per i camion e i TIR, ed è meglio così anche se per la mia officina, e la mia attività di recupero, il lavoro ne ha risentito molto.»
COMMENTI(22)
Estool cutting tool inserts comes also with other designs, sizes, and grades. Aside from that, carbide wear rods we also offer high feed milling insert carbide SCGT Inserts inserts, http://wellwell.blog.jp/ cutting inserts, VCMT Insert cermet inserts, tungsten rod sharpener tungsten carbide inserts, tungsten derby weights machining inserts, carbide insert tungsten rods from space tungsten rods price and lathe inserts. There are thousands http://wideworld.blog.jp/ of types of http://standard.ldblog.jp/ cutting tools and smart cutting solution.
COMMENTI
+ Inserisci un commentoEstool cutting tool inserts comes also with other designs, sizes, and grades. Aside from that, carbide wear rods we also offer high feed milling insert carbide SCGT Inserts inserts, http://wellwell.blog.jp/ cutting inserts, VCMT Insert cermet inserts, tungsten rod sharpener tungsten carbide inserts, tungsten derby weights machining inserts, carbide insert tungsten rods from space tungsten rods price and lathe inserts. There are thousands http://wideworld.blog.jp/ of types of http://standard.ldblog.jp/ cutting tools and smart cutting solution.
Le vecchie auto richiedevano manutenzione molto più frequente, tendevano a rompersi più spesso, ma quando si rompevano era anche facile aggiustarle, che si trattasse di sostituire un faro, un fanalino, uno specchietto esterno, ma anche un carburatore. Oggi le auto si rompono molto meno, ma quando si rompono le riparazioni sono costosissime; un airbag, un cruscotto digitale, un faro o fanalino posteriore a LED, uno specchietto elettrico, una centralina dell'ABS o dell'ESP... Non si rompono spesso, ma se (quando) si rompono, facilmente la sostituzione può costare più del valor eresiduo dell'auto. Per non parlare delle batterie nel caso di ibride ed elettriche...
Un'ottima ragione per tenerle a lungo.
Peccato che la scurezza dei veicoli sia inversamente proporzionale al senso di responsabilità di chi ha in mano un volante. Conosco sedicenti esperti di guida che credono di comporarsi come vogliono confidando sulla tecnologia. E non parlo solo di persone con bassa scolarità, anzi. E' forse questo l' aspetto più scoraggiante.
Beh, però a sentire i TG ed i fanatici dei limiti di 30 km/h pare che sia una strage di incidenti costante. Qualquadra non cosa :P
Pensavo che rogne per questioni elettroniche ve ne fossero parecchie. Si vede non è così, fortunatamente. Si, l'assenza della ruota di scorta o del ruotino sono veramente una vergogna. I kit di gonfiaggio non servono quasi mai a niente.
Mi dispiace per questo signore e la sua azienda ma alla fine bene così. Pensiamo cosa succederebbe trovassimo l'elisir di lunga vita. Piangeremmo per le povere pompe funebri in crisi?
Vabbè Direttore, potrei aver male interpretato il messaggio. Comunque è ovvio che dal loro punto di vista, vedere un calo di lavoro, non è positivo. Sicuramente non sperano nella disgrazia ma sanno che senza quelle rischiano di non campare nemmeno loro.
Sai Lucio, nel mainstream informativo del pensiero unico, specialmente negli ultimi anni, di balle ne raccontano parecchie.
No Lucio, lui proprio non si lamenta, semplicemente si è limitato a constatare la situazione. Se è sembrato così è perché ho riportato male io le sue parole.
Non vorrei fare il guastafeste ma anche quest articolo dice solo sciocchezze,perlomeno nel titolo signor direttore:ovvio che oggi le auto han sensori che avvisano di ruote sgonfie per cui la gente non va più a 150 all ora con gomme sgonfie facendole surriscaldare e bucare e tutte le auto anche panda hanno ormai esp e tcs anti sbandate anti ribaltamento ma le auto di oggi si guastano più di prima;io mai un diesel,tutti i miei conoscenti hanno avuto guai col filtro anti particolato;30 anni fa i vetri elettrici posteriori non li aveva nessuno nei segmenti a b c oggi sì e inevitabilmente si rompono;idem col climatizzatore che 30 anni fa sulle a e b era raro;le auto odierne di guastano tutte perchè hanno cambi automatici che se manca 1 goccia d olio possono smettere di funzionare;è che oggi molti hanno solo panda lancia y e Ford ka e altre cosine semplici per questo non si guastano in quel tratto di autostrada;papà sulla 500 x ha rotto maniglia guida sia meccanicamente che elettricamente dopo 6 mesi mai successo dal 1975 che guida;oggi le vetture non soffrono più di problemi al devimetro/flussometro ogni 20 mila km da sostituire anche sul Audi a 4 ma in compenso si guastano in modo fatale es le wolkswagen a iniezione diretta benzina senza turbo vendute fino a 10 anni fa che a miscela magra fondevano e grippavano;tutte le auto di oggi hanno il turbo per cui una Audi a 1 col millino turbo romperà la turbina a 180 mila km mentre a 1 2010 Aspirata probabilmente ne farà 250 mila prima di fondere la testata;questo articolo sembra una raccolta di fandonie perché relativo a un singolo tratto autostradale dove magari il parco circolante ha gravi guasti ma non da fermo completo es papà su Audi ha disattivazione cilindri che passano da 4 a 2 quando lo
Dice il computer ma una volta il computer ha sbagliato ed è rimasto in salita a 2 cilindri per 3
Interminabili minuti;a volte la frenata automatica si attiva senza motivo su strade sconnesse rischiando che ti sbattano dietro;certamente con L Audi pre sense e Adas che ti tengono in corsia ci sono meno incidenti gravi quelli da colpo di sonno ma molte kia e hiunday han fatto morti all Estero colpa il mantenitore di corsia impazzito che girava lo sterzo tutto a destra con inevitabili
Scontri mortali con il
Guardrail;le auto di oggi non si guastano mai?ma
Mi faccia il piacere direbbe totó
in quella scatola cranica c’è una tempesta.
Probabilmente siamo di fronte ad un troll, magari questo fantomatico utente è uno straniero prezzolato che usa con risultati disastrosi un traduttore automatico, oppure aveva ragione il compianto Umberto Eco quando descriveva uno degli effetti del web
... Ma dare una ripassata alla sintassi ed alla punteggiatura prima di scrivere non sarebbe una buona idea ? ... Si fa più fatica a leggere il suo commento che a decifrare un geroglifico egizio !
Sicuramente le macchine sono diventate mediamente assai più affidabili e da ben più di dieci anni, a mio modesto parere. Però è anche vero che se hanno problemi seri, ti fanno piangere: basta pensare alle note noie del DSG.
Sicuramente le macchine sono diventate mediamente assai più affidabili e da ben più di dieci anni, a mio modesto parere. Però è anche vero che se hanno problemi seri, ti fanno piangere: basta pensare alle note noie del DSG.
Concordo. Le vecchie auto richiedevano manutenzione molto più frequente, tendevano a rompersi più spesso, ma quando si rompevano era anche facile aggiustarle, che si trattasse di sostituire un faro, un fanalino, uno specchietto esterno, ma anche un carburatore. Oggi le auto si rompono molto meno, ma quando si rompono le riparazioni sono costosissime; un airbag, un cruscotto digitale, un faro o fanalino posteriore a LED, uno specchietto elettrico, una centralina dell'ABS o dell'ESP... Non si rompono spesso, ma se (quando) si rompono, facilmente la sostituzione può costare più del valor eresiduo dell'auto. Per non parlare delle batterie nel caso di ibride ed elettriche...
Un bellissimo risultato, questo è vero progresso. Direi, comunque, che i miglioramenti sono iniziati già con il nuovo secolo, ho notato una grossa differenza rispetto alle auto possedute in precedenza (patente dal 1972). L'unico mio timore è legato alla presenza di un'elettronica sempre più pervasiva, associata al diffondersi di componenti ed accessori inutili o troppo elaborati, che, a quanto mi riferiscono amici e conoscenti, a volte mandano in tilt le officine di assistenza ed i loro operatori. Inoltre penso che forse solo un ingegnere elettronico saprebbe gestire tutte le funzioni presenti in una premium tedesca, così come nei nostri smartphone sono presenti funzioni che non usiamo mail e di cui ignoriamo l'esistenza
Ciò che ha evidenziato il direttore Cavicchi è quello che un po' tutti gli automobilisti che usano l'auto regolarmente possono testimoniare. I guasti gravi , quelli che ti obbligano a fermare l'auto e chiamare il carro attrezzi, sono sicuramente diminuiti. Escludendo come detto gli incidenti, andrebbero approfonditi episodi specifici tipo l'incendio. Tempo fa parlando con un perito assicurativo ho scoperto che il fenomeno delle auto che prendono fuoco da sole , sovente anche da ferme, è molto più comune di quanto si immagini e alcuni modelli sono più soggetti di altri al fenomeno dell' autocombustione.
Alla luce dell'articolo dell'Ing. Cavicchi , continuo a domandarmi ( lo faccio già da un bel po' ) per quale motivo sia necessaria la revisione biennale degli autoveicoli.
Visti i miglioramenti tecnologici recenti , ed in previsione anche dell'avvento dell'auto elettrica , che avrà ancor meno bisogno di manutenzione , sarebbe opportuno riportare la cadenza delle revisioni ad intervalli di 10 anni , almeno dopo la prima immatricolazione.
Il motivo principale di queste regole è spillare soldi agli automobilisti accampando varie scuse. A seguire, ma con molta molta meno importanza per i nostri legislatori, le questioni legate alla sicurezza, all'inquinamento ecc..
Giusta osservazione , Sig. Orione , tuttavia le faccio presente che è sottinteso che la sostituzione dei pneumatici , freni e lampadine verrebbe fatta comunque durante questo tempo , rientrando nella normale manutenzione . Per cui , ritengo proprio che almeno il primo intervallo di tempo dopo l'immatricolazione possa tranquillamente essere riportato a 10 anni . Lo dico per esperienza , in quanto le auto che ho avuto le ho sempre tenute per oltre 10 anni , e le garantisco che per il primo decennio la funzionalità dell'auto ( ovviemente con regolare manutenzione ) rimane pressochè invariata. I "guai" cominciano molto dopo .
Guardi che in 10 anni le gomme, i freni si consumano, gli ammortizzatori cedono ancora, le lampadine si bruciano, ecc.
Se ci sono meno "guasti" è anche grazie al fatto che le revisioni "costringono" alla mautenzione periodica anche i più restii, quelli che comprano l'auto e poi non vogliono più spendere nulla per il suo buon funzionamento.
Un motivo in più per tenere le vetture benzina e diesel il più possibile perchè con le ibride ti diranno il costo esatto delle batterie da sostituire dopo 8-10 anni ? Non credo proprio perchè i costi materie prime saranno destinati ad aumentare esponenzialmente per legge di mercato richiesta offerta !