
Dopo 13 anni e 800 post (uno alla settimana e ogni tanto due) sono arrivato alla fine di una bella avventura. Il blog Via Mazzocchi 2.0 va in soffitta battuto dall’età del sottoscritto e dai nuovi impegni di lavoro che mi rubano troppo tempo. Grazie per la pazienza, per i commenti positivi e anche per quelli negativi che restano il sale di un blog.
Nel momento in cui si tirano le somme so che il rapporto con molti di voi mi mancherà. Mi riferisco soprattutto ai fedelissimi che sul sito sono presenti dall’inizio e con i quali è nata una sorta di complicità. Negli anni ho apprezzato la competenza di tanti e ho approfittato anche delle risposte avute per arricchire la mia conoscenza.
Vorrei citare tutti i più assidui e proverò a farlo, anche se so che dimenticherò dannatamente qualcuno con cui provo a scusarmi in anticipo. L’ordine è sparso e va preso come tale, ma la frequenza dei commenti di Statmaz (con il suo odio-amore per l’Alfa Romeo), di Lucio Bruschi con lo sprint nel sangue, di Maurizio Mattioli (massimo avversore dei limiti di velocità), di Roberto Gallerani (competente come pochi), di Massimo Bernieri (concittadino mai conosciuto di persona), di Luca Borgia (che padroneggia Quattroruote come nessuno, e a cui perdono anche la sua avversione viscerale per il cambio automatico...) di Federico Caobelli (medico in Svizzera con le auto italiane nel cuore), di Eraldo Raimondi (Alfa, Alfa, fortissimamente Alfa), di Luca Iori e il suo amore per le corse, di Adriano Menini, di Antonio S, di Pic 67 con le francesi di Stellantis sugli scudi, di Giuseppe Larocca che vive in Germania eppur con ciò è sempre stato assiduo dalla prima ora, di Luca Francesco Concioli e pure Andrea B e Luigi Ferraro.
Non posso fare un elenco sterminato, ma aggiungerei due amici che sono stati colonne di questa storia, Fausto Carello dal Sudafrica (compagno di rally nei nostri anni giovanili quando mostrava un piede pesantissimo e un cuore generoso) e Dario Gugliotti cui va il grande merito di aver dato vita a un club di ostinati frequentatori del blog con cui una volta all’anno ci si vede in giro per l’Italia in visita a musei o a centri nevralgici del motorismo.
Quando si arriva alla fine di un percorso, soprattutto di un lunghissimo percorso perché 800 argomenti trattati sono davvero tanti, viene molta malinconia che sarà inevitabilmente l’anticamera della nostalgia, però è stato un cammino intenso e questa è l’ennesima perla di una vita che è stata sempre molto generosa nei miei confronti. Ho avuto l’opportunità di conoscere e pure frequentare molti grandi del mondo automotive (Ferrari, Piech, Jacocca, Nader, Ghidella, Soichiro Honda, Marchionne …) e tantissimi grandi assi dello sport a quattro ruote, inoltre ho potuto guidare una quantità incalcolabile di auto, spesso in grande anticipo sul loro arrivo sul mercato. Ho gareggiato anche per una dozzina d’anni potendo guidare vetture da sogno che mai mi sarei potuto permettere ma che mi hanno sempre affidato, evidentemente (bontà loro) considerandomi in grado di portarle al traguardo nelle prime posizioni. E poi la direzione dei giornali (tre, per un totale di trent’anni: Autosprint, SportAutoMoto e Quattroruote).
Mi fermo qui e lo faccio con le parole di un amico che ha sua volta sta vivendo una carriera strepitosa, Luca De Meo. Le considero importanti perché vengono da uno che sul ponte di comando non sfugge al futuro ma che ne disegna perfettamente i contorni: «Noi contestiamo che non si tenga conto di tutte le emissioni, misurando invece soltanto quelle dal serbatoio alla ruota. Tutto il resto non viene considerato. È un errore grave. Sarebbe giusto calcolarle dalla culla alla tomba. Qual è il prezzo ambientale che viene pagato per produrre le batterie elettriche e i singoli componenti? E quello dell’energia per ricaricarle? Detto ciò le regole sono altre e noi ci adattiamo anche se non sono giuste, cercando di cogliere ogni opportunità.»
La gente che sa guardare avanti non potrà non avere un futuro all’altezza.
A tutti, fedelissimi e no, i migliori auguri per un 2023 che sia benevolo con le vostre aspirazioni.
Grazie ancora di tutto.
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Caro Direttore,
come ahimè dimostra questa tardiva risposta,
da frequentatore quotidiano di questa Piazza d'Etere fin dal suo aprire, man mano ho diradato sempre più la partecipazione.
Due figlie, nel frattempo.
Ecco il motivo...
Cosa diceva il vecchio Ferrari riguardo alla nascita dei figli?
Rallentano... :)
Porto nel cuore col sorriso le sempre interessanti, garbate ancorchè a volte accalorate, discussioni per queste bande, parlando di design, tecnica, industria, storia, abitudini e malabitudini di noi veteroappassionati di quella che fu, e tra poco non più sarà, l'Automobile.
Ma finché avro broda da somministrare al mio Busso e al mio Bialbero, non temo il cambiamento.
Conservo come reliquia le parole che io e lei abbiamo avuto modo di scambiare direttamente, pur se solo virtualmente, e m'ammanto vanaglorioso di averle suggerito un argomento poi effettivamente uscito sulle pagine della Rivista.
Difficile trovare le parole per descrivere lo stato d'animo,
pur sempre meno presente, ho sempre considerato questo spazio come "casa", un luogo dove poter sempre tornare anche quando i casi della vita ti portano altrove.
Grazie, Direttore,
e arrivederci.
Questa è davvero una gran brutta notizia. Caro Direttore, tanti auguri di ogni bene.
Caro Direttore, ho appena finito di leggere l'articolo che riguarda il rallentamento del programma Isotta Fraschini, mi siace perche` facevo molto il tifo su questa avventura Italiana che ti vede coinvolto insieme ad altri illustri nomi dello sport automobilistico. Non mi e` ben chiaro perche` la WEC non ha "temporaneamente" accettato l'iscrizione, ma mi auguro che tutto finisca bene e presto vi vedremo in pista. Forza Direttore noi tuoi tifosi siamo tutti con te.
Visto ora, niente Le Mans purtroppo
Spero ci possiate essere a Monza
Capisco Carlo, e non aggiungo alcun commento perche` andrei OT, ma vi seguiro` col cuore e la passione, sicuro di vedervi presto in azione e tifare per voi.
Spero che ci sarete a Le Mans (anche se come debutto è forse impegnativo, non foss'altro che per la lunghezza della gara), e ovviamente "in casa" a Monza
Fausto, il programma procede secondo i piani. Il WEC non ci ha accettati perché non potremo essere al via delle prime gare. Contiamo di entrare in corsa durante la stagione ma senza prendere punti iridati. Potrei anche aggiungere che forse davamo fastidio a qualcuno, ma non aggiunge e non toglie nulla; e tu sei troppo vecchio di competizioni per sapere che queste cose sono sempre accadute.
Isotta Fraschini. Qui si gioca alla grande Carlo Cavicchi. Un glorioso nome italiano che faceva auto di altissimo pregio. Poteva probabilmente ancora esserci se il noto costruttore di Torino non avesse messo dei veti. Mi ricorda un po’ la Bugatti italiana che ha avuto le stesse vicissitudini. I tempi adesso sono cambiati e fa piacere vedere persone capaci ed appassionate che vogliono riportare in pista e sulla strada la Rolls Royce italiana.
In bocca al lupo per il prossimo entusiasmante impegno!! Ho avuto l'onore di averla conosciuta in 2 incontri tra blogger una decina di anni fa. Quattroruote senza di lei perderà ulteriormente mi spiace.
Buon Anno Direttore.
Sono decisamente scosso da questa triste notizia e ciò mi ha impedito di commentare in questi giorni. Un vero peccato, ormai siamo amici noi storici. Ci vedremo altrove di persona e non so se in qualche altro blog da altre parti. Nuovi impegni di lavoro cosa significa, se posso chiedere?
Un saluto e grazie tantissimo. A presto.
Chapeau direttore! Ammiro la sua dedizione ed il suo entusiasmo, sono anche lieto di apprendere che un marchio storico ma sostanzialmente inattivo da decenni come Isotta Fraschini abbia ancora appeal e respiro internazionale. Il nostro paese ha tremendamente bisogno di nuove avventure di successo nel settore automotive, i migliori auguri per questa nuova avventura professionale.
Da lettore del sito spero vivamente che il suo blog venga ereditato da un giornalista ed esperto di settore del suo calibro.
eh eh, un nuovo impiego a tempo pieno alla sua età e mostra l'entusiasmo di un ragazzo. Fantastico Cavicchi!!!!!
Un grande progetto, tanta passione. La curiosità è tanta. Complimenti.
Un bellissimo progetto se si concretizzerà. Così al prossimo incontro ce la fa provare....
Bellissima notizia, un nobilissimo marchio italiano che torna in vita!
Complimenti e in bocca al lupo!!!
Un importante gruppo di investitori ha riportato in vita il marchio Isotta Fraschini. Il programma prevede la partecipazione con una Hypercar al mondiale Endurance e in parallelo una versione stradale a livello della storia gloriosa del brand. La vettura competizione gareggerà già nel 2023 e le prime auto stradali saranno consegnate subito dopo l'estate. È un programma esagerato e affascinante. Conosco da una vita molti dei personaggi che sono coinvolti nell'operazione e mi hanno "obbligato" a essere della partita come direttore della comunicazione. Il progetto va avanti da un anno e mezzo, io lavoro ormai a tempo pieno da settembre. Il lancio mondiale sarà a Milano il 28 febbraio. Davvero non avrei mai immaginato, alla mia veneranda età, di infilarmi in un impegno così (il brand ha un respiro mondiale come mai potevo pensare) ma adesso che ci sono dentro mi applico molto...
Dott. Cavicchi, tale notizia mi coglie impreparato e mi crea tristezza; la seguo dai tempi di Autosprint, quando dalla mia abitazione vedevo il treno merci al martedì pomeriggio arrivare da Milano: dopo mezzora correvo alla vicina edicola e facevo bonariamente arrabbiare la signora che doveva ancora togliere le copie dal cellofane. Le auguro i migliori Auguri di ogni bene per la sua nuova attività.
Gentile Ing. Cavicchi,
Questo è il mio primo commento sul sito di Quattroruote, che seguo da sempre oltre ad essere assiduo lettore della rivista cartacea omonima.
Specialmente seguivo con affetto la rubrica online da Lei curata, in cui trasudavano la Sua competenza e passione, che ben si amalgamavano con il Suo buon senso ed educazione.
Ci tenevo a ringraziarla sinceramente per tutto quello che ha saputo donare in questo spazio a noi Lettori.
Auguri per un felice e sereno 2023 e…ad maiora!
Ho partecipato raramente al blog di Cavicchi (tra l'altro mio corregionale, la terra dei motori), non certo per i contenuti, ci mancherebbe altro, ma solo perchè non ho mai amato il sistema di pubblicazione differita dei commenti.
Ciononostante non posso che unirmi ai ringraziamenti per il suo lavoro passato e augurargli almeno pari successi in quello futuro.
Eh sì appunto. Spero nn sia mai capitato tra Noi dos, quello dicevo. Mi ricordo di averti risposto qualche volta ma nn mi ricordo il mio "tono". Perché come dici Te il clima è tale che ogni tanto esagericchio.
Ciao Davide, ti avevo accennato che "di la" partecipo molto poco perchè è uno scontro tra tifosi pro o contro, difficile avere un scambio di opinioni sereno.
Sarei dovuto arrivarci molto prima data la tua predilezione per i cambi automatici. Spero almeno nn abbiamo mai trovato da dire pesantemente, ogni tanto perdo la maniglia in quel di FP, causa trolloni a destra e manca. Da adesso in poi farò più attenzione nè, ah ah; ciao Vin.
Sinceramente mi dispiace.
Ho letto sempre con interesse e curiosità i Suoi blog ma non sono mai stato costante nel commentarli, anzi.
Lei è sempre stato "sul pezzo", sempre ha dato "il là" a tante discussioni su innumerevoli argomenti riguardanti il mondo dell'automotive e sempre con competenza, a 360°. Certo sono decenni che è nel "motorismo" visto, più che altro, da dietro ad un volante "utilizzato" nelle gare ma non solo. Di sicuro avrà avuto modo di guidare "anche" centinaia di auto non "prestazionali", quelle che mettono certi brividi (buoni) per l'eccezionale accelerazione, tenuta di strada, quelle che non avrebbe mai acquistato. Non essendo per nulla "del mestiere" (e non avendo avuto msi la possibilità di guidare un'auto 'potente" in pista), personalmente vedo l'auto in modo del tutto diverso, quello del confort e della vita a bordo, quindi diametralmente all'opposto da chi preferisce auto sportive come lei e (per fortuna) non solo... Si "deve" mettere avanti le esi
Mi scuso se è capitato di farla arrabbiare su un mio commento ma non metto in dubbio la Sua buona fede. Le auguro il meglio per il Suo nuovo lavoro.
Ci mancherà...
Auguri anche per un ottimo 2023.
PS : Può fare come il Diretore Gianluca Pellegrini... Il Suo: "Weekend con l’elettrica: un racconto illuminante" sta lì dal luglio 2022...
Ben scritto, Pic. Quella "stanza" ha da sempre le finestre chiuse (ammesso che le abbia).
Chiedo scusa ma mi "è partito" il commento... La frase monca:
- Si "devono" mettere avanti l'esigenze che può avere una famiglia.... -
Peccato. Spero ci abbia preso sull'idrogeno Dir, un ultima speranza. In bocca al lupo @360°.
Gentile direttore, io ho avuto il piacere e l'onore di conoscerla la prima volta intorno ai 37-38 anni, in toscana, presso una pista di kart dove suo figlio stava girando sotto i suoi occhi (e i miei). Allora era il direttore di Autosprint (o forse già ex, non ricordo), rivista che divoravo essendo un pilota dilettante.
Poi ci siamo rivisti in redazione circa dopo 20 anni (nel 2011) perchè appunto dal 2011 sono uno dei moderatori del forum di Quattroruote (pilota54) ed è stato ancora un piacere.
Mi dispiace che debba lasciare il blog, che spesso ho letto, intervenendo di tanto in tanto, ma capisco le sue ragioni, visto che anche io non sono più tanto giovane (vado per i 69). Che dire ancora? Grazie di tutto e buon proseguimento del suo lavoro.
Se mi legge, invio anche un caro saluto a Fausto Carello. Ci leggiamo sul forum, "Principe"!
Certamente caro Manlio
Caro direttore mi sento davvero lusingato nell'essere stato citato da Lei nel suo intervento di addio al blog. Che posso dire mi mancheranno le sue riflessioni e i suoi spunti di discussione, sempre attuali e acuti. Sono certo che un uomo con le sue passioni non resterà con le mani in mano, non la vedo proprio pensionato che si ferma davanti ai cantieri. Le faccio i miei migliori auguri per i suoi nuovi progetti e le rinnovo la mia stima . Ad maiora!
il 28 Settembre 2010, grazie ad una sua iniziativa, ebbi il piacere di visitare la sede di Quattroruote e l'onore di conoscerla. Fu una giornata indimenticabile. Grazie per tutto quello che ha fatto e scritto per noi.
Dispiace ma non la vedo giocare a carte in qualche trattoria. Il De Meo pensiero può essere condivisibile in prima battuta. Ma se andiamo un po’ più a fondo anche il termico ha i sui limiti di riciclaggio. Se poi analizziamo i rendimenti dei singoli motori l’elettrico non ha rivali con il suo 90% contro i 30 o poco più del termico. Ma anche qui dobbiamo fare una considerazione: il 30% è dal distributore alla vettura. Se consideriamo però dal pozzo di estrazione al serbatoio della vettura il rendimento passa a ca. Il 6%. Fonte del grande Mauro Forghieri. Certo la strada per le EV è lunga ma è più consona per il medio e lungo termine. A lei Carlo Cavicchi in bocca al lupo e buon anno a tutti.
"Stare al passo coi tempi". State distruggendo tutto e sentivi pure il bisogno di fare un ultimo hype presso Cavicchi ai saluti. Siete incredibili.
Non te la potevi proprio risparmiare eh?
Mi fa propio piacere poterla ancora leggerla su qualche rubrica di 4R e RC. Ritengo prezioso il tempo che può dedicare alla amata auto data la sua freschezza mentale e lo stare al passo dei tempi.
Non giocherò a carte in trattoria perché da settembre ho iniziato un lavoro a tempo pieno assolutamente inedito per me. Il giornalismo lo limito alle rubriche su Quattroruote e a RuoteClassiche e qualche pezzo ogni tanto su un quotidiano. Con 75 anni sulle spalle mi pare che possa bastare :-)
Cosa dire, caro Direttore? Lei era l'ultima appendice che mi legava ancora a Quattroruote. Staccata quella, non vale piu' la pena continuare a leggere questa rivista. E' un po' come quando un pezzo della propria infanzia se ne va. Ma non un pezzo qualunque. Quello che dava il senso a tutto. Pazienza, il senso lo si troverà fuori da Quattroruote, nel nostro prossimo incontro che mi auguro davvero possa avvenire prestissimo. Civile ne sarà responsabile. :-) Buone Feste!!!
Vorrei cogliere l’occasione per due domande sul "futuro" al Direttore.
Ricordo infatti, negli anni, alcune sue “previsioni” azzeccate, su questo blog: ad esempio, quando scrisse (sarà stato il 2016 o 2017) che Lancia non avrebbe chiuso; o quando scrisse, all’uscita del modello, che la Ford Puma avrebbe avuto un ottimo riscontro commerciale.
Così, sarei curioso della sua opinione riguardo:
1) Il nuovo corso Lancia.
Personalmente, considerate le premesse pre-fusione, sono ottimista. Pur con le poche informazioni che si hanno, l’impressione è che (con gli inevitabili paletti delle sinergie e dei bilanci) il team guidato da Napolitano stia lavorando bene.
Lei che ne pensa?
2) La nuova Panda/120.
Credo che, in un altro mondo, cioè nel mondo del 2019 (senza pandemia, senza crisi dei chip e dei prezzi delle materie prime, senza guerra e crisi energetica...), la 120 così come stava nascendo in FCA sarebbe potuta essere un successo clamoroso, davvero la prima elettrica di massa.
L’auto era bellissima e assolutamente innovativa in tantissime idee.
Con tutto quel che è accaduto, invece, ho l’impressione che quella che arriverà (ammesso la nuova Panda si basi su quel concept) sarà un oggetto piuttosto ridimensionato, sia in termini progettuali (perché nato su una piattaforma di compromesso, come la eCMP, e non una piattaforma elettrica pura ex-novo) che di mercato (i costi, temo, saranno parecchio superiori a quelli immaginati nel 2019).
Qual è la sua opinione al riguardo?
Grazie se avrà voglia e tempo di rispondere.
Bah, Andrea, escludere un accordo con PSA non significava voler andare da soli. Marchionne lo aveva detto e ridetto che "c'era bisogno di consolidamento". Magari non con i Francesi, che notoriamente fanno unioni soli se comandano tutto loro, ma FCA da sola non poteva più esistere. Affermazioni del tipo "l'elettrico se vogliamo lo facciamo in due minuti" erano sintomatiche.
Debito zero grazie ad investimenti zero: questo serviva solo ed esclusivamente a cedere baracca e burattini
correzione: escludendo categoricamente un accordo con PSA...
Oddio, se si crede all'ultima "intervista" a Marchionne, cioè una conversazione resa pubblica qualche mese fa con una persona a lui amica (una giornalista), lui ormai aveva deciso che FCA dovesse andare da sola, escludendo categoricamente un accordo con FCA, e puntando soprattutto su Alfa Romeo.
La 120 rispetta in pieno la brand promise di Fiat: perdere tutte le occasioni.
Direttore, io penso che Marchionne già dal 2015 avesse in mente solo la cessione: tutto il resto sono state solo mosse tattiche, Giorgio inclusa, che non è un caso sia stata fatta non elettrificabile
Grandissima risposta, soprattutto per il giudizio molto diplomatico su Altavilla, che altro non era che un Morchio ancora meno abile
Grazie per la risposta Direttore.
Non sapevo che la 120 fosse un progetto già in sviluppo nel 2015.
Concordo con lei, sarebbe stata rivoluzionaria.
Il nuovo corso Lancia. Concordo sull'impegno di Napolitano e conto sull'amore che Tavares ha detto di avere per Lancia e Alfa. Se ho ben capito Lancia dovrebbe diventare il marchio di punta per l'elettrico, una sfida non da poco.
In quanto alla 120 è un progetto vecchio quasi 9 anni. Una grande idea di Olivier François che Altavilla a suo tempo stroncò perchè tra i due c'era una grande antipatia. Ricordo che era il 2015 quando François me la fece vedere sul suo computer al Salone di Los Angeles: era orgogliosissimo di questa vettura. che peraltro era 10 anni avanti a tutti. Adesso no so più, forse il treno è passato. Mi sembra che di tutti i marchi ex FCA Fiat sia quello meno nelle corde di Stellantis. Spero di sbagliarmi ma vedo progetti e mosse su altri brand piuttosto che su quello che in assoluto potrebbe togliere più luce ai francesi. La 120 a suo tempo era davvero una proposta rivoluzionaria e Marchionne sbagliò a darla vinta ad Altavilla.
Caro Carlo, un'altro pezzo di Quattroruote che se ne va. E' stato un piacere conoscerti e lavorare con te quando eri direttore di Quattroruote: una grande esperienza che mi è servita nella vita. Il tuo blog, come la tua pagina sulla rivista, era un must.
Purtroppo il tempo passa e noi tutti dobbiamo "aggiornarci". Grazie ancora di tutto. Spero di rivederti e di leggerti ancora per tanto tempo. Tanti cari auguri di buone feste e ancora un grazie di cuore. Maurizio Movis
Grande Maurizio, caro compagno di lungo corso in Domus. Grazie. Dobbiamo risentirci presto.
Caro Direttore, cambiare “scrivania” alla nostra età è molto difficile, bisogna avere una forza non comune, ma siccome Ti conosco da 55 anni, anno più anno meno, so che questa grande forza fa parte del Tuo DNA. Che scriverai un’altra pagina di successo nel libro della tua storia è assolutamente certo. La mia grande fortuna è che ci siamo sempre tenuti in contatto direttamente o indirettamente per tutti questi anni e ovviamente continueremo a farlo,per cui sarò sempre al corrente delle tue mosse. Dove sarà la tua nuova scrivania non lo so, ma non mi stupirei che fosse alla Casa Bianca al posto di Biden. Scherzi a parte so che sarai una pedina fondamentale in questa tua nuova avventura.
Per quanto riguarda il tuo blog, i miei compagni della “ banda della tastiera” che mi hanno preceduto hanno già espresso i sentimenti che in questo momento tutti proviamo.
Personalmente vorrei ringraziarti perché far parte del tuo blog ogni volta che ti leggevo e commentavo mi sembrava di essere in Italia vicino a tutti voi. Sai, nel bene e nel male, italiano sono nato e italiano morirò. Sento già certi commenti di alcuni “compagni” sulla povera situazione del nostro stivale, ma come diceva quel nostro Conoscente che camminava sull’acqua, chi è senza peccato scagli la prima pietra, e ve lo dice uno che ha avuto la fortuna di viaggiare parecchio. Mi sono dilungato grande Direttore e me ne scuso, ma dal profondo del cuore Ti auguro ogni bene e tanto successo perché te lo meriti.
Ti abbraccio affettuosamente.
Tuo Principe.
Per un momento ho dimenticato che oggi è Natale, tanti auguri a Te e alla tua bella famiglia.
Nooooooooooo ..... che notizia triste labbandono del blog ...... però la capisco anche.
è un onore l'esser nominato nei suoi ringraziamneti che sono di una persona profonda e per bene. Mi mancherà
Auguro anche a Lei un proseguio di vita pieno di salute e serenità e spero di rivederla in altre modi
Ancora tanti auguri e grazie di tutto !
C'era una volta Quattroruote .......
Un altro pezzo di Quattroruote che s'è ne va!
Mi mancherà il piacere di trovare spunti di riflessione e aneddoti di "vita dell'auto" nell'aprire 4ruoteWeb, non posso quindi che ringraziarla per il tempo passato insieme a lei ed agli altri partecipanti che hanno partecipato a questo fantastico blog. La ringrazio inoltre per l'invito ricevuto tanti anni fa per la visita del centro di Vairano che reputo sia stata una delle più belle iniziative per dei lettori ed appassionati di auto. Le dico però che questo "regalo" di Natale non mi è piaciuto (naturalmente per il dispiacere di non poterla più leggere settimanalmente), le auguro delle Buone Feste e
le auguro a tutti i blogger qui presenti. Tanti Auguri a tutti.
Caro Direttore, spero comunque di continuare a leggere i tuoi commenti sull'ultima pagina di Quattroruote e i tuoi aneddoti su Ruoteclassiche... mancherà però il rapporto reciproco , cioè il poter essere d'accordo o meno e magari ricevere una risposta, e il potere leggere o meno il parere degli altri lettori ( che quasi si inizia a pensare di conoscere - purtroppo non ho mai avuto occasione di partecipare alle iniziative "di persona"...)
Carlo carissimo,
avviso che questa volta mi prendo la licenza di abbandonare volutamente i formalismi perché questo blog ha rappresentato una parte molto piacevole della mia vita. In questo spazio non solo ho potuto condividere la passione per le auto con altre persone ma ho conosciuto un padrone di casa meraviglioso.
Mi mancheranno i tuoi aneddoti sulle corse vissute, sugli incontri con personaggi importanti dell'automotive e sui trascorsi con le riviste del settore.
Mi mancheranno i tuoi spunti di riflessione che da anni hanno tenuto acceso questo blog. Mi mancherà il tuo essere stato un padrone di casa sia gentile che severo. Mi mancheranno gli incontri istruttivi che abbiamo avuto anche con altri frequentatori del blog, incontri arricchiti da ospiti che hanno reso perfette le esperienze che abbiamo vissuto. Mi mancherà la passione che ci hai trasmesso sempre trasmesso qua sul blog, passione sincera, aperta all'innovazione ma legata alla tradizione.
In parole povere Carlo, mi mancherai dato che questo blog era diventato un appuntamento in cui figurativamente era come sedersi in salotto e cominciare a parlare.
Comprendo in pieno le tue ragioni, il tempo, la fatica. L'età non aiuta ma i complimenti li meriti tutti per come sei sempre sul pezzo, attivo ed in grado di far mangiare la polvere a tanti "giovani" come me.
GRAZIE!!!!!
È stato un onore.
Grazie di cuore.
G.
Grazie a lei direttore! Leggo il suo blog dai primissimi tempi, complimenti per essersi calato nella parte con uno stile ed una scelta degli argomenti sempre appropriata. Una nota di merito anche per i commentatori, raramente capita che la qualità delle opinioni di chi commenta sia così elevata. Speriamo che la sfida di creare un luogo libero ed aperto per parlare del mondo automotive sia raccolta da un giornalista competente come lei.
Caro Carlo,
Pur avendo scritto poco negli ultimi tempi, ho sempre letto con piacere gli argomenti da lei sapientemente proposti e gli interventi dei ragazzi. Anche se ne comprendo le motivazioni, sono dispiaciuto della scelta.
Non so se sono più onorato, gratificato o commosso per essere stato annoverato tra i suoi amici più cari, al pari del Principe, alias il mitico Fausto Carello.
Questa meravigliosa avventura è nata per caso, come molti avvenimenti parimenti eccezionali della mia vita. Grazie a lei, all’Edidomus e all’ASC per anni ho periodicamente vissuto esperienze uniche: dal suo invito un lunedì di fine agosto/inizio settembre 2010 con una sorta di “porte aperte” all’ASC, a quello successivo del novembre 2011 per una cerchi di eletti, selezionati del tutto arbitrariamente dal sottoscritto (😉) basandomi unicamente sull’elevata qualità degli interventi sul suo post dei mesi antecedenti.
Sono orgoglioso della scelta di questo gruppo di appassionati che poi sono diventati amici, dei più interessanti e appaganti, incontrati sempre grazie alle sue proposte con cadenza pressoché annuale con cui ci ha regalato giornate indimenticabili con ciceroni d' eccezione. Durante queste escursioni, ho avuto il privilegio di ascoltare dei medici cardiologi e medicina d’urgenza, dei luminari di medicina nucleare (che parlano 4 lingue, suonano pianoforte e violoncello, campioni di arti marziali ecc. ecc.), degli ingegneri esperti in informatica e sicurezza bancaria o altri che si occupano di propellente per missili per missioni spaziali, altri ancora estremamente competenti in fatto di distribuzione e gestione dell’energia elettrica delle centrali di produzione, un maestro del design industriale…ed altri ancora. Una citazione particolare per StenLau da Napoli, non ci vediamo dal 2011, ma mi telefona tutti gli anni per il mio onomastico, un altro personaggio eccezionale amante della Prinz NSU.
Insomma, io, una persona assolutamente normale in compagnia di autentici genii e dell’insuperabile Direttore Carlo Cavicchi.
Vi posso assicurare che non è “bontà Natalizia”, ma mi sono sempre sentito un privilegiato.
Voglio anche ricordare i due “Raduno dei Raduni” del 2011 e del 2013, credo che eventi del genere possano essere indicati come unici nel loro genere in Italia, voluti da lei, caro Carlo, grazie alla sua determinazione e dedizione.
Sono stato d’accordo con lei per circa il 50% delle sue posizioni espresse sul BLOG, quelle che mi hanno appassionato di più sono state quelle su cui la pensavamo in maniera diversa.
Spazi come questo dove gli appassionati così differenti tra loro si sono potuti esprimere per lunghi anni in totale rispetto e con elevata competenza, non ne ho mai trovati.
Questo BLOG è stato un po’ come un caffè letterario del XIX secolo, con gentlemen che si sono confrontati ed anche contrastati solo armati di una tastiera, magari da lontano e senza nemmeno conoscersi di persona (se non per poche eccezioni).
Lei, caro Carlo, con questi 13 anni ha segnato con stile, passione, autorevolezza e competenza una pietra miliare della comunicazione del XXI secolo e le sarò eternamente grato per avermi permesso di farne parte.
Abbraccio con affetto lei e gli amici che mi conoscono sul BLOG e di persona e spero in un futuro appuntamento, chissà…..
Con immensa stima ed ammirazione,
Civile
(P.S.: chiedo scusa se ho sbagliato qualche data)
Ed eccomi qui, ultimo anche in questo caso. Ebbene si, sono il Diegusjo citato da Federico, in arte Focusdie ma anche all'anagrafe Diego Cagnoni. Che dire... non scrivo da una vita, anche se ne avrei avuta voglia in parecchi casi, ma la vita si sa... a volte prende direzioni rigide difficilmente modificabili.
Saluto il Direttore e tutti gli Amici, ai quali confesso che il ricordo di quelle avventure automobilistiche rimane tuttora uno dei miei preferiti di tutta la vita. Sta cambiando tutto, purtroppo, e molti capitoli paiono avviarsi verso una fine. E io me ne resto sempre controcorrente, avendo raddoppiato i Subby in mio possesso alla faccia di tutte quelle restrizioni che vorrebbero farmi passare ad altro. Blocchi del traffico, Aree B/C/Etc, limiti di velocita assurdi, tutto quanto rema in direzione opposta a me... e quando tutto questo non sara' piu' gestibile, me ne andro' anche io come Lei, caro Direttore, lasciando la grande citta' in favore del mio modesto paesino tra i monti, dove per ora rimane possibile uscire di casa con la mia WRX (ebbene si, ne ho presa una del 2005 Blob-Eye, che suona una bellezza.....) e farmi il giretto senza avere timori di sorta. E saluto anche tutti i compagni di Blog che ho avuto l'onore di conoscere, e che ricordo tutt'ora. E' stato un piacere, grazie a tutti Voi!
Federico, che figura :D :D
mi sa che il secondo di questi è quello in cui io e Diegusjo siamo riusciti per ben tre volte a perderci nella campagna ed ad arrivare in ritardo, beccandoci un cavicchiano "NON HO PAROLE!!!"
Anch'io ricordo con piacere i due "Raduno dei Raduni", una vera festa dell'automobile
Mi spiace moltissimo, Direttore. Mi auguro che continui almeno a scrivere ogni tanto per la rivista, che è sempre meno piacevole e utile anche per via di un mercato fuori rotta e fuori portata per i più. Rimarrà a collaborare con Domus, nonostante i tagli (ma il blog non penso fosse qualcosa di gravoso per i costi)? Tornerà ad Autosprint come fece, per qualche anno prima che andasse a dirigerlo il figlio, Marcello Sabbatini? O sparirà dai radar motoristici? Una dritta potrà indicarcela...Detto ciò, grazie di tutto (e per aver provato, riuscendoci, a rialzare Quattroruote dopo anni un po' discutibili; certo col senno di poi, c'è da rimpiangere pure il primo decennio del nuovo secolo...), per il blog, per le risposte pubbliche e anche in privato, per la pazienza. Auguri di buone feste, oltre a quelli per le nuove attività.
PS: e sgridi i tanti suoi amici che hanno preferito abbandonare il terzo pedale...
Beh, quantomeno la troveremo ancora su Quattroruote. Ad ogni modo la cadenza settimanale potrebbe non essere un paletto fisso. Anche un post al mese...(è mio dovere provarci!). Ma capisco che si debbano - o si vogliano- fare scelte. E che, visti i tempi, altre cose possano essere più stimolanti. D'altronde qui gli scenari sono quelli che sono: amministrazioni miopi o demenziali, strade sfasciate, multe e vessazioni, il finto ecologismo, l'indigesto elettrico, la progressiva sparizione di sportive e appassionati, cassoni (Suv e fuoristrada maxi) in ogni dove, la prospettiva di un futuro sempre più elitario per il mondo dell'auto (con certi costi e certe idee, il parco auto sarà sempre più vecchio. Per forza). A noi mancherà molto, questo spazio. Pellegrini ci ha provato, sul forum, con l'altisonante titolo "Stanza del Direttore", titolo piuttosto montanelliano. Ma non l'ho mai percepito a proprio agio nel trattare con i lettori, direttamente. Per niente. Gli viene meglio scrivere le prove. Constatazione, più che una critica, ognuno ha la propria indole. Gli altri ci han provato, ma con poco riscontro, e forse poca convinzione.
Luca, continuerò - finché mi sopportano - su Quattroruote e su RuoteClassiche. Il mio stop non è una questione di costi o di tagli. Semplicemente a 75 anni suonati mi sono infilato in un nuovo entusiasmante lavoro dove mi sono fatto coinvolgere da vecchi amici e non ho più tempo da destinare a una cadenza fissa settimanale. Comincio a fare fatica e devo fare delle scelte. Tutto qui.
La mia avversione personale per l'automatico non è da perdonare, è un pregio ahahah...(lo dovevo dire, un'ultima volta).
Che peccato, direttore. Era sempre un piacere leggerla; quel misto di competenza e passione che cattura l'attenzione anche di chi, normalmente, appassionato non è.
Spero di leggerla altrove e spero che la "saggezza della nonna" di De Meo in qualche modo possa riemergere. Non ci vuole la scienza, non ci vuole nemmeno l'esperienza di De Neo per capire quello che dice: un'auto non inquina solo nel punto d'uso, dal tubo di scarico, ma in tutto il ciclo di vita che va dell'estrazione delle materie prime fino allo smaltimento, passando per la generazione, al 60% circa con idrocarburi, dell'energia elettrica.
Sarà pure per me una questione d'età ma questo mondo più sta e più mi allontana, e non è solo una questione di elettrico: i costi, le tasse, l'uniformazione tecnica che avanza e avanza. Ma chi me lo fa fare? Poi, però, ogni tanto riaccendo il mio duetto, il mio caro duetto costruito male come da tradizione, più lento di una Panda, più rumoroso di un furgone e che beve più di quattro compari che giocano a briscola; ebbene, questo duetto mi fa capire che, nonostante tutto, io le macchine le amo ancora e che ancora spero (illuso!) che quello spirito possa tornare.
Buon Natale e buona fortuna per la prossima avventura
E' stato un bellissimo percorso, Direttore. Tanti gli argomenti trattati, ogni volta proponendo spunti interessanti, un punto di vista inedito, ma anche dettagli, aneddoti messi a disposizione dei frequentatori del blog.
Leggerla è stato un privilegio, così come conoscerla di persona.
PS. Il mio amore per le corse è stato alimentato dalle pagine di AutoSprint della sua direzione. Luca
Direttore,spero di leggerla o sentirla ancora e la ringrazio per tutto il suo eccellente lavoro,fin dai tempi in cui scriveva di Rally su Autosprint.Mi manchera' questo blog,con i suoi commentatori sempre interessanti da leggere e sempre educati e che saluto.Buon Natale a lei e a tutti Carlo Caroni
Sentirò, come molti, la sua mancanza. Mi mancheranno la sua visione a 360° del mondo dell'auto, la sua indipendenza di giudizio, la sua capacità di cogliere le tendenze future e le loro criticità.
Mi imbarazza, però, vedermi attribuite competenze che non credo di avere in tale misura: mi sono sempre, considerato, e mi considero, un semplice appassionato di auto come tanti altri, cresciuto a pane e Quattroruote.
Comunque grazie per tutto quello che ci ha regalato con il suo blog, e tanti auguri di Buon Natale
Leggere il suo blog mi ricordava gli articoli di fondo di Montanelli o la "zanzara" di Marcello Sabbatini:i più grandi per me nel loro settore:uno giornalista di opinione e l'altro del motorismo sportivo senza togliere nulla a lei come "tuttologo" dalla produzione,alle corse e anche alla "politica" con le critiche a chi sta facendo la guerra alle nostra amate auto considerate:la causa di tutti i mali del pianeta.Lunga vita e spero di rileggerla o vederlo in tv in quei pochi programmi oramai sulle tv private come Paddock tv.
Invece, io non sono d'accordissimo con quello che dice De Meo (persona di cui ammiro le capacità, peraltro) cioè di considerare le emissioni "dalla culla alla tomba". Perché? Perché può diventare un boomerang per l'industria automobilistica. Forse c'è una normativa sulle emissioni "dalla culla alla tomba" per gli edifici? (Anzi, nel bonus 110% viene considerata solo, e forse giustamente, la classe energetica) Per i mobili? Per smartphone, computer, e attrezzature elettroniche varie? Per i prodotti alimentari? Si rischia che le automobili, in quanto tali, vengano penalizzate e demonizzare ancora di più. Perché allora, forse, se si dovessero considerare le emissioni in questo modo, sarebbe meglio non comprarne più di nuove e andare in giro tutti con delle belle "euro 0" (ah, io sarei contento, così non avrei limitazioni con la mia youngtimer del 1991...)
Dissento anch'io da De Meo.
Dal punto di vista automobilistico un anno “disastroso” per me: debutta finalmente la Tonale e , valutatene le caratteristiche, ho capito che mi converrà tenermi stretta per sempre la mia vecchia Giulietta QV e le sue antenate (ben detto, provo odio-amore come capita a chiunque venga tradito…). Non sono poi riuscito a mettere le mani sulla carretta d’epoca delle mie brame dopo mesi di inseguimento. Poche giorni fa sono infine uscite in sequenza le notizia dello stop alla pubblicazione di “Youngtimer” e quella ancora peggiore dello sciagurato cambio di direzione a “Ruoteclassiche”. Un mezzo disastro, appunto.
La chiusura del blog del migliore direttore di Quattroruote, maestro di vero giornalismo, solo in parte è un’altra brutta notizia: certo, anche per me viene meno una delle ragioni fondamentali per frequentare il sito, che, da un pezzo, non brilla per cura. Ma tutto il resto è stato formidabile ed incancellabile: rimarrà per sempre il ricordo della qualità (rara) delle discussioni – soprattutto quelle vivaci - fatte qua dentro; sotto la tua direzione un giorno di tanti anni fa è arrivato ai più assidui frequentatori del blog l’invito a visitare il centro prove a Vairano, la sede della redazione e del museo (prima dello smantellamento) a Rozzano: un atto di generosità e di competenza mai visto prima di te, tanto meno dopo di te. Poi negli anni, organizzatori tu e Dario, numerose altre occasioni d’incontro, davvero una più interessante dell’altra. Insomma, un grazie enorme per avermi dato il privilegio di conoscerti anche di persona. Non mancherò di seguirti da lontano nella tua nuova magnifica avventura.
Posso dire che leggere il suo blog, Direttore, è un po' l'equivalente automobilistico di leggere quello di Gramellini sul sito del Corriere: gli argomenti possono interessare più o meno (mai sono banali però), si può essere più o meno d'accordo, però sono sempre trattati con arguzia e incuriosiscono sempre...
Mi mancherà moltissimo!!!
grazie per i momenti di riflessione e divertimento che ci ha dato e buon futuro!!!
ed anche, naturalmente... BUON NATALE !!!
Peccato Direttore, il suo blog è una delle belle letture digitali che seguo da anni sempre con interesse.
La invito a un ripensamento, magari con pubblicazioni più saltuarie.
Grazie comunque di tutto!
No, mi duspiace un sacco! Adesso come farò? Tra l'altro, vedo tra l'altro che sono stato citato come "assiduo" (meno male che alcune volte mi sono astenuto da fare commenti per mancanza di tempo)
Caro Carlo io, come tanti, tantissimi altri, sono sempre stato un assiduo lettore (mai perso un post) fin dalla prima pubblicazione. Mancherà davvero qualcosa, per me, nell'aprire la homepage di 4R e buttare l'occhio verso il basso, per vedere se il titolo del post era "quello lì, che avevo già letto" oppure uno nuovo. Grazie per la costanza, per gli aneddoti, i dati e le riflessioni, sempre pacate e intelligenti, che ho potuto leggere fino a qui. Lo ripeto, mi mancherà questa lettura. Un caro saluto.