
Il mercato dell’usato sta sfuggendo a ogni regola. Un tempo Quattroruote ed Eurotax facevano testo. Adesso si sta ribaltando tutto. Ecco che cos’è successo a un mio amico nei giorni scorsi. Leggete e resterete sorpresi almeno quanto lui…
I prezzi folli delle auto elettriche hanno ottenuto come prima diretta conseguenza di far salire enormemente i listini delle auto tradizionali, comunque sempre meno costose delle pari categoria mosse da un motore alla spina. Il risultato è che la gente, che deve fare i conti con il portafoglio sempre più in difficoltà, si rivolge al mercato dell’usato nel momento di dover cambiare vettura.
A molti sarà capitato, se in possesso di un’auto con pochi anni sulle spalle, di essere contattato dalla stessa marca per sapere se ci fosse mai l’intenzione di venderla. Succede sempre più di frequente perché c’è fame di mezzi non obsoleti e fin qui è tutto molto comprensibile. Meno comprensibile è questa felice esperienza (felice per lui) capitata a un mio carissimo amico.
Pietro, si chiama così, ha in casa una terza auto che di solito lui o sua moglie usano per giri in città seppure sempre più di rado. Si tratta di una Toyota Yaris che ha adesso 10 anni e centomila chilometri sul groppone, auto che hanno deciso di vendere. L’avevano comperata quasi nuova approfittando del classico deprezzamento immediato che subiscono di norma le automobili. Ben tenuta, con nemmeno 20 mila chilometri percorsi, la pagarono 5 mila euro.
Adesso che se ne vogliono liberare si sono informati del suo valore attraverso i listini Eurotax e Quattroruote per avere un’idea del suo valore. Il risultato è stato quello che un po’ si immaginavano: una forbice che va da un massimo attorno ai 3600 euro per chi vende e un minimo sui 2800 euro per chi acquista.
Con molta serenità hanno valutato che una perdita di nemmeno 2 mila euro per una vettura che si sono goduti per quasi 8 anni e su cui hanno circolato per più di 80 mila chilometri oltre ai 20 mila che già aveva addosso era tutto sommato un affare.
Invece no, l’affare viene adesso. Si sono guardati un po’ attorno, si sono informati in giro (fonte Infocar e Indicata) e hanno scoperto con grande stupore che adesso la forbice per la loro vettura è salita a 7.600 euro per chi vende con un minimo di 5.600 per chi acquista.
Sono andati in una concessionaria e se ne sono tornati a casa strappando senza troppa fatica 6 mila euro. Increduli e contentissimi perché mai si sarebbero aspettati di incassare addirittura di più di quanto avevano speso otto anni fa cedendo peraltro una vettura ben più consumata. Infatti avevano investito su una macchina, mica su un’opera d’arte. Così hanno brindato anche alla mia salute, perché io ero molto scettico al riguardo, convinto che se si portavano a casa 3 mila euro potevano essere contenti. Non è proprio più il mercato auto di una volta.
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Comunque, circa le cause, secondo me sono altre dall'elettrico - che semmai, dovrebbe rendere vetusto il termico abbassandone i prezzi.
Il nuovo termico si trova poco e a prezzi alti per tantissime ragioni: carenza dei chip, prezzi alle stelle delle materie rare e in forte aumento quelli di altre produzioni (acciaio ecc...), costi energetici, volumi ridotti delle vendite su cui spalmare i costi, inflazione vicina al 10% ecc... chi ha necessità si butta sull'usato che, di riflesso, sale anch'esso alle stelle.
In secondo luogo, assistiamo a una distribuzione sempre più diseguale della ricchezza: una minoranza ricca, di cui una parte ricchissima e sempre più ricca; una massa di classe media che perde sempre più potere d'acquisto.
Sul primo punto le cose miglioreranno, ma secondo me non torneremo più al mondo pre-pandemia perché il mondo, appunto, è cambiato, e non produce più a basso costo per i benestanti paesi occidentali.
Sul secondo punto, la questione è politica e sociale: un ricchezza sempre più polarizzata (la flat tax è una pessima strada in questo senso, ad esempio) e una grande classe media impoverita, non solo faranno calare l'acquisto di certi beni, ma alla lunga finiranno per minare la stabilità sociale del paese.
Detto ciò, ai 2 milioni e passa di auto vendute all'anno in Italia, secondo me non torneremo mai più. Conosco tanti amici, per lo più fra i 30 e 40 anni, anche tante famiglie, che ormai hanno rinunciato all'auto e non la ricompreranno più; molti per lo stile di vita mobile, flessibile, liquido se vogliamo, che hanno scelto; altri per i costi di un auto che fra acquisto, spese fisse, carburante, eventuale necessità di un garage, hanno deciso di farne a meno.
Beh, forse la mia è un illusione, oppure una speranza. Speranza che da qui al 2035, per esempio una Dacia Spring costasse come una Sandero (con i prezzi di oggi, magari al netto dell'inflazione) e avesse la fruibilità di una Sandero (ergo: uguale autonomia, e tempo di ricarica paragonabile-magari non 1 minuto, ma 5-), ecco, allora non creerebbe sconvolgimenti socio-economici (anche perché, per come è impostato oggi il mondo, per molte persone-magari non per chi hive e lavora in città, ma per molti altri si) il mezzo di trasporto privato è uno strumento socio-economico, al pari dello smartphone ecc. (anche se molti fingono di non capire)
Salve Direttore.
No, fatico a condividere la sua opinione anche perché, poco dopo l'inizio della pandemia, ho visto schizzare alle stelle i prezzi in numerosi settori, basti pensare alle GPU per computer (arrivate fino a triplicare i prezzi).
Ma del resto ripeto, adesso abbiamo un'inflazione vicina al 10% in tutto l'occidente.
Peraltro, circa le auto, non parliamo di aumenti di poco conto - dai 5 ai 10mila euro, sui modelli di fascia bassa e media.
Quindi, credo sia un mix di tante cose.
Se si trattasse di pura speculazione, allora servirebbe un'inchiesta giornalistica a dimostrarlo (e chi meglio di Quattroruote?), e poi dovrebbe intervenire la politica o, se ci sono i termini, la magistratura.
Lei non crede a me sul fatto che siano stati gli alti costi delle vetture elettriche a suggerire a costruttori di ritoccare verso l’alto i listini delle vetture tradizionali. Ma se potesse parlare con i top manager del mondo automotive e vedere gli occhiolini di circostanza, cambierebbe idea.
Facessero anche da noi il giochino della targa acquisterei una Panda per il tragitto casa-lavoro.
Andrea B: la carenza di chip dovrebbe colpire indistintamente anche le elettriche.
ah beh, che ormai avere un'auto sia un lusso che in molti non si possono piu' permettere visti tutti i costi associati è assodato. E tale fenomeno si accentuerà sempre di piu' quanto piu' arriveranno solo auto elettriche. Prima in Paesi come l'Italia, che storicamente vivono al di sopra delle proprie possibilità e quindi già al limite, ma in seguito anche in altri Paesi. Primo passo, rinunciare alla seconda auto. Secondo passo, rinunciare del tutto all'auto. In Svizzera tale fenomeno sarà mitigato, vuoi per il differente potere d'acquisto, vuoi per i costi molto piu' bassi, vuoi perchè con una targa si possono avere due auto, di fatto pagando solo il 10% dei costi per la seconda auto.
Onestamente immaginavo che prima o poi si arrivasse a situazioni del genere , dove auto usate anche con molti anni sulle spalle iniziassero ad aumentare di valore invece di perderlo. Ovviamente mi riferisco ad auto comuni non super sportive o extralusso. Credo che ad oggi il fenomeno sia accelerato da situazioni contingenti (crisi dei chip, prezzi delle auto nuove alle stelle sopra tutto se elettrificate, crisi economica, ecc) ma man mano che ci avvicineremo alla data del suicidio collettivo del settore auto in Europa ( 2035) partirà una vera corsa dei prezzi delle auto usate con motori tradizionali. Le motivazioni sono per me ovvie, esistono oggi ed esisteranno anche da qui al 2035 milioni di automobilisti in tutta Europa che per diversi motivi non potranno acquistare un'auto elettrica ma che avendo comunque bisogno di un'automobile ne cercheranno una usata con motore endotermico. Francamente prevedo scenari da incubo dopo il 2035 ma vorrei tanto sbagliarmi.
Anche milioni che non potranno ricaricarle la sera senza box:oltre il costo.
Magra consolazione. La classe politica è più sfuggente di un anguilla nel periodo natalizio. Sarebbe meglio che ci svegliassimo tutti noi e protestassimo un po contro certe scelte.
io invece spero ancora che l'incubo lo viva la nostra classe politica non vedendo realizzato nulla di quello che si sono previsti dal 2035.
Si, in effetti anche il mercato delle storiche sta inanellando aumenti. Se non ci fossero stupide imposizioni dall'alto e le auto nuove non costassero uno sproposito rispetto agli stipendi medi, tutto questo non accadrebbe. Credo che i prezzi si calmeranno solo se e quando la tecnologia dell'elettrico sarà pienamente matura.
OT: Infine auguro buone vacanze ai buffoni del muretto Ferrari che oggi ci hanno gentilmente offerto l'ennesima pagliacciata.
in Italia non saprei, qui in Svizzera dipende dai modelli. A parte ovviamente gente fessa che spera di vendere puri catorci spacciandoli per auto storiche (ho visto una pessima Kia Sephia in vendita a 25000 euro... inutile dire che è li' da 2 anni e non la compra nessuno)
Ad ulteriore dimostrazione dell'aria che tira: una mia collega, che ha ereditato una GLA dallo zio, ha telefonato alla concessionaria da cui aveva comprato la sua Mazda Cx30 tre anni fa per cercare di venderla; nel pomeriggio dello stesso giorno è stata chiamata nella concessionaria per formalizzare il passaggio di proprietà ad un altro privato...
A proposito degli stravolgimenti in atto, un'altra perla: una Giulietta (è uscita di produzione da più di un anno...) a gasolio a km 0 con targa GE venduta tre giorni fa da una concessionaria ufficiale della mia regione a 22000 euro...
D'altronde se una segmento C elettrificata arriva facilemte a 50mila euro.. Pochi anni fa erano cifre per una segmento E premium
Se non fosse che la mia Giulietta è passata a mio figlio, l'avrei data via senza sostituirla. Quale occesione migliore per chiudere con un mondo xhe la passione te la fa andare di traverso? E poi passione per che cosa, per le auto elettriche? Semplici mezzi di locomozione, per di più carissimi
Scusi dott. Cavicchi, non mi è chiara una cosa: i costi di vendita e acquisto ripetuti due volte con valori diversi sono corretti ? io credevo il contrario ma forse mi sbaglio; grazie per una risposta
Sono i prezzi con cui un concessionario acquista e poi rivende.
Ma dove vive costui? Dire che il mercato dell’usato sia impazzito per i prezzi delle auto elettriche, è completamente fuori dal contesto storico che stiamo vivendo.
@adriano
:-D
ma tu infatti sei uno di quelli seri qua dentro :)
Lucco100 .... xche "insultare"? Può non essere d'accordo ma io (da lettore del sig. Cavicchi da qualche anno) non mi sento di dubitare di ciò che dice.
@Federico ... son ragioniere ma non mi sento di far parte della categoria di quelli che criticavano SM sulla finanza :) (so che era un es).
Penso anche io che l'aumento dei prezzi dell'usato sia principalmente dovuto al non sapere quando ti consegneranno un auto nuova, facendo un ordine ex novo. Cosi se le persone hanno "una certa urgenza" nel doversi dotare di un auto, hanno deviato sull'usato o su ciò che le aziende hanno pianificato di produrre (senza personalizzazioni dei clienti); e come sempre nel "libero" mercato (o nella giungla del mercato) poi il prezzo lo fa la domanda.
Può essere anche che i prezzi delle elettriche hanno si portato ad un aumento anche delle nuove "tradizionali" e cosi a catena anche sul resto, però a mio parere dovrebbe essere un aspetto secondario
probabilmente fa parte della categoria di persone che dall'alto del loro diploma in ragioneria dicevano che Marchionne non capiva niente di finanza...
Mah, anche io penso che il motivo degli aumenti dei prezzi delle auto non sia dovuto ai prezzi delle auto elettriche, che (per ora) sono un mondo a parte e comunque con prezzi molto più alti. Semmai è dovuto all' inflazione, alla crisi economica (anche essa dovuta a diverse cause), e al fatto che , per legge e per motivi di mercato, le vetture hanno una dotazione molto più completa rispetto a qualche anno fa
Lucco: nomen omen
Probabilmente più di lei, visto che lei si è reso conto della situazione grazie al suo amico.
Posso chiederle dove vive lei? Che conoscenza ha del mercato auto? Quanto conosce il mondo automotive? Quanto frequenta il mondo dei concessionari?
È proprio passato un secolo da quando i venditori di certi marchi storcevano il naso o rifiutavano l’usato in permuta. Per la Tonale, senza usato in permuta, lo sconto massimo offerto nella concessionaria della mia città è di soli 900€…
Si', Luca. Io pure sono curioso. La provero' io e poi leggero' prima la prova di Stefano conscio del fatto che non ci potrà essere critica peggiore ;-) e per finire leggero' quella di quattroruote. Poi come detto decidero', ma se costerà troppo ripieghero' come detto su una Stelvio usata. In ogni caso qui in Svizzera avrei un buon rispearmio sui costi prendendo una ibrida...
Sono curioso anch'io della prova della plug-in, anche se sono dubbioso; lo sono in generale, ma nello specifico di Tonale non mi convince del tutto il fatto che rivestirà il ruolo di modello sportivo della gamma. I 275 cavalli sono sì tanti, ma, visto che si parla di un'auto da usare tutti i giorni, le plug-in risultano convenienti se si riesce a sfruttarle il più possibile in modalità full electric; in questo modo hanno un senso i 200 kg ed oltre in più che ti porti appresso. Quei 275 cv li apprezzi guidandola come fosse una full hybrid; i chili in più però rimangono.
:-D eh beh ma il bolide è appunto quello che mi dà la soddisfazioe che voglio. Bolide al quale si è appena aggiunta una 500 giardiniera del 1961 che sta per essere restaurata. Per il resto, auto che svolga il suo lavoro in un modo decente. Considera che con 275 cv la T plug-in in quanto a prestazioni non dovrebbe deludere. Ma in ogni caso è proprio l'aspetto economico che per l'auto di tutti i giorni è importante. Se una vettura me la danno a 68 e dopo 4 anni ne vale 17 è chiaro che mi costa molto di piu' di una che magari ne costa poco meno ma vale di piu' come residuo. Ecco svelato perchè la Tonale potrebbe essere un buon compromesso. Poi certo che se i costi fossero simili virerei con forza su una Stelvio usata, pero' trovarne una diesel con tetto apribile (per me irrinunciabile in un SUV) non è cosi' semplice qui in Svizzera. La Stelvio benzina 200 cv l'ho provata per 3000 km qualche anno fa, non era malvagia come consumi ma ecco, il diesel è tutt'altra cosa (da li' anche il mio interesse per la T diesel, pero' è AWD e io la vorrei integrale)
Stelvio “for ever” secondo me, anche pre restyling ! Che cosa sarà della T plug-in con quasi 200 chili più di massa (raggiungerà quasi le 2 tonnellate) dal pdv dei consumi e delle prestazioni su strada,
alla luce della mezza figuraccia rimediata dalla versione da 160 cv nel confronto appena pubblicato (con quattro tristissimi suv nippocoreani) ,
è facile da immaginare…probabilmente la Captur è più maneggevole.
È una tecnologia da abbandonare in fretta secondo gli stessi produttori, oltre a rappresentare un insulto alla bella meccanica. Ps il fatto di maneggiare anche un bolide di ben altro spessore non è un’attenuante ; ) !
beh Stefano, ma io aspetto la prova della ibrida plug-in, come ti dicevo le mild hybrid per me non hanno senso alcuno. O in alternativa andrei sul Diesel. Mi pare che alla fine dei giochi il problema fosse proprio la fiacchezza del motore no? Perchè per l'handling ricordati che io tutti i giorni uso una Captur.. :-D
Comunque lo sconto quello è, ma resta sempre per me aperta la pista Stelvio (nuova solo se confermano il 17% sconto flotte e soprattutto se mi garantiscono dopo 4 anni almeno il 25% del valore, o viro sull'usato. )
beh, penso che lo scontro dovrebbe essere maggiore per convincerti, visto che l'auto - come certificato anche dalla prova di 4R - è quello che è… ; )
come sconto flotte io sulla Tonale avrei il 7% (tranne la versione Speciale che è a prezzo fisso)
E’ capitata anche a me la stessa cosa, però il “ vantaggio” è praticamente svanito con l’acquisto di un auto nuova ( molto più costosa rispetto ad un anno fa).
Credo si tratti di una storia di fantasia, una Yaris di 2 anni e 20.000km pagata 5000 non si è mai vista nel mondo reale.
beh, 15 anni fa una Yaris Sol nuova veniva sui 13000 euro con il clima (avevo fatto all'epoca un preventivo per acquistarla salvo poi dirottare sulla neonata 500), direi quindi che in ogni caso 5000 euro per un esemplare con soli 20000 km e due anni era un ottimo prezzo. Hanno fatto un doppio affarone
Beh, forse hanno fatto un affare anche quando l'hanno comprata (a proposito, per curiosità, che Yaris è? Non quella ibrida? Se non è quella ibrida, sono un po' meno sorpreso per il prezzo da "quasi nuova", ma ancor più per wuello da "abbastanza usata" (anche se, devo dire, 100000 km per un'auto moderna non sono tanti...) E forse, ora ci sorprendono i 5000 euro pagati allora, ma 10 anni fa il prezzo delle vetture nuove non era quello di adesso...
La storia non è di fantasia, peraltro mai mi permetterei di farlo. Se vuole si identifichi come faccio io, e metta una sua mail che le invio il contatto del mio amico così vi parlate direttamente.
La vera sorpresa è che il direttore di Quattroruote si accorga solo ora di un fenomeno inziato oltre 9 mesi fa e che dia "la colpa" al prezzo delle auto elettriche e non alla reale causa: la mancanza di chip che costringe ad attese di oltre 6 mesi per un nuovo, facendo aumentare i prezzi e causando una improvvisa virata verso l'usato che non riempie più i piazzali delle rivendite per lo stesso motivo!
Caro Stamaz, solo se facessi il giornalista potrebbe interessarmi; ovviamente faccio altro, forse è per questo che sono più sul pezzo!
terza sorpresa, che lei non si sia accorto dopo almeno 6 anni che Cavicchi non è piu' direttore di quattroruote :-)
Con stima per il Direttore, sono pienamente d'accordo con lei.
L’altra sorpresa è che lei, con tale competenza, direttore di Quattroruote non lo sia ancora diventato.
È vero. Ho acquistato una vettura molto ben tenuta, del gruppo Bmw per 17.500€. Un mese dopo un concessionario me ne ha offerti 19.000
I prezzi attuali sono completamente folli.
Ma non credo torneranno più quelli di prima - il mondo negli ultimi 20-25 anni è cambiato, purtroppo ce ne siamo accorti d'improvviso.
Io, per l'uso quotidiano, ho un auto di quasi 18 anni, ma finché va bene non ci penso nemmeno a cambiarla. Più facile ne diminuisca drasticamente l'uso con una bici elettrica.
sarà forse che si ritornerà (finalmente) a una tenuta decente del valore dell'usato? Perchè in effetti io avevo smesso di acquistare vetture nuove proprio perchè stanco di vedermi offire il 30-35% al massimo di quanto pagato dopo due anni e 50.000 km... E perchè ormai i leasing davano valori residui a dir poco ridicoli (a volte persino 15% dopo 4 anni)
Oramai è tutto in mano alla follia.
Se aumenta il prezzo del nuovo ecco che quello dell'usato un po' si allinea. Ma azzarderei di dire che la salita del valore dell'usato sia dato dalla somma di due fattori importanti:
- non esistono più le km.0 e le pronta consegna
- per una vettura nuova ci sono delle attese impressionanti e soprattutto non garantite
Quindi chi ha bisogno urgente di una vettura e non può permettersi di stare almeno 6 mesi (che poi in un attimo diventano 9-12) ad attenderla ecco che si trova costretto all'acquisto di un usato. E quando sei costretto è finita.
un po' la situazione mi ricorda quella che era la normalità di 30 anni fa finchè le km0, le semestrali, gli incentivi sul nuovo e i finanziamenti in venticinquemila rate a tasso zero non hanno drogato il mercato, facendo precipitare le quotazioni dell'usato. Io ricordo bene la Delta comprata da mio padre a 17 milioni di lire e rivenduta due anni dopo con 45000 km a 13 milioni e mezzo (prezzo di favore fatto a mio cugino, perchè di interessati ce n'erano a iosa). Come ricordo bene anche 20 anni fa di quotazioni dell'usato comunque buone (ad esempio il 70% del valore iniziale riconosciuto su una Lybra due anni dopo). Poi è stato tutto un crollo, con saloni intasati da troppo usato che veniva acquistato a prezzi di saldo, e venduto si' a prezzi piu' alti ma comunque interessanti. Alla fine pero' ci penserà il mercato a chiarire la cosa: se i prezzi dell'usato saliranno troppo, ecco che comunque la gente acquisterà di meno e dovranno abbassarsi. Anche se l'obiettivo finale della politica è chiarissimo. In un futuro nemmeno troppo remoto solo i ricchi potranno permettersi un'auto, per gli altri resteranno se va bene i mezzi pubblici